Denonimazione comune a varie correnti filosofiche (➔ anche Śaṅkara; Madhva; Rāmānuja; Vedānta Deśika) che si richiamano esplicitamente alle Upaniṣad, di cui sistematizzano in [...] e tre questi testi, pur divergendo in parte circa le Upaniṣad da accettare come autorevoli. AdvaitaVedānta. È la corrente del V. più nota in Occidente e spesso identificata con il ... ...
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Vedānta Deśika (noto anche come Veṅkaṭanātha Miśra) Filosofo indiano (Tooppul, vicino Kanchipuram, Tamil Nadu, 1268 - ivi 1369). È, dopo Śrī Rāmānuja, il principale esponente del [...] di un’opera in cui il Viśiṣṭādvaita Vedānta si confronta con le teorie della Prābhākara Viśiṣṭādvaita Vedānta. Altre opere sono dedicate alla confutazione dell’AdvaitaVedānta e ... ...
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Termine sanscr. che significa letteralmente «non-dualità» ed è utilizzato da diverse scuole filosofiche – soprattutto da quelle del buddismo Mādhyamika e dell’AdvaitaVedānta [...] La natura di tale realtà non duale muta a seconda della scuola. Per l’AdvaitaVedānta si tratta dell’identità assoluta fra ātman (anima individuale) e brahman (anima universale), a ... ...
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FILOSOFIA (XV, p. 354; App. IV, I, p. 796) Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in [...] di questi movimenti. Mentre quelli che si richiamano alla tradizione dell'AdvaitaVedanta si sono sposati meglio con le esigenze individualistiche e psicologiche della società ...
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Rāmānuja 〈raamàanuǧa〉. - Filosofo dell'India meridionale (n. 1050 circa - m. [...] Fondò la scuola del cosiddetto monismo differenziato (viśiṣṭa-advaita), secondo cui, contrariamente a quanto insegna l'antico Vedānta, realtà oggettiva e individualità non separano ...
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Śaṅkara ‹šaṅ-›. - Filosofo indiano (n. 788 - m. 820), nativo del [...] ("Il maestro Śaṅkara"). Capo-scuola del sistema Vedānta, Ś. fu discepolo di Gauḍapāda e fu Assertore di un rigoroso monismo (advaita/">advaita "non dualità"), fondato sull' ...
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MĀYĀ. - Nel Ṛgveda māyā è la "potenza magica" che consente agli dei di sopraffare i dasyu o assumere diverse [...] del secolo VIII) e di Śaṅkara (Advaita, v.) e designa il mondo fenomenico I, ii, Lipsia 1899, p. 204 segg.; id., Das System des Vedānta, Lipsia 1906, p. 107 passim; J. Allan e L.H. ...
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Vyākaraṇa Termine sanscr. («analisi grammaticale») che indica la tradizione grammaticale indiana. Storia. Il linguaggio è sin dall’antichità una delle [...] solo riflessi più o meno perfetti di un’unica entità linguistica e assoluta. L’AdvaitaVedānta sostiene che il linguaggio non sia possibile senza una dicotomia parola-oggetto, che ...
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causalità, dottrine indiane della Tema centrale per la riflessione filosofica indiana, che si concentra soprattutto sulla causa materiale, al contrario della filosofia occidentale, eminentemente [...] ]») è una variante della dottrina precedente, sostenuta dal filosofo Śaṅkara e dall’AdvaitaVedānta a lui successivo. Sostiene infatti Śaṅkara che realmente esistente sia solo il ...
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Yoga Sistema filosofico indiano. La delimitazione dell’ambito dello Y. come sistema filosofico è complicata dal fatto che ogni corrente filosofica o religiosa indiana che abbia come obiettivo [...] filosofico: ontologia. Nonostante pratiche di y. siano state adottate da Yogācāra e AdvaitaVedānta come strumenti per realizzare l’inesistenza del mondo esterno, lo Y. come ...
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