Procedimento proprio della chirurgia, mirante alla distruzione degli agenti infettivi che comunque si trovino sulla superficie delle ferite. Precursori furono C. Magati, A. Nannoni, M.-L. Mayor, A. Vaccà; suo massimo assertore fu J. Lister che, ritenendo l’aria principale veicolo di questi microrganismi, introdusse nelle operazioni l’uso di uno spray di soluzione fenicata per irrorare il campo operatorio ...
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Oftalmologo (Zurigo 1831 - ivi 1886); direttore della clinica oculistica di Zurigo, per primo introdusse l'antisepsi nella tecnica operatoria oculistica: descrisse le diverse forme di herpes corneae e [...] allargò le conoscenze sull'ulcus corneae; portò un notevole contributo alla patologia del simpatico oculare, descrivendo assieme a C. Bernard la sindrome oculo-palpebrale da lesione del simpatico cervicale ...
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Horner, Johann Friedrich
Oftalmologo svizzero (Zurigo 1831 - ivi 1886). Direttore della clinica oculistica di Zurigo, introdusse l’antisepsi nella tecnica operatoria oftalmica: descrisse le diverse forme [...] di infezioni corneali da herpes e allargò le conoscenze sulle ulcere della cornea; portò un notevole contributo alla patologia del simpatico oculare, descrivendo assieme a C. Bernard la sindrome oculo-palpebrale ...
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povidone iodio
Antisettico locale composto da polivinilpirrolidone, iodio nativo al 10%, alcol e acqua; è indicato per l’antisepsi della cute integra prima di interventi chirurgici o di manovre invasive, [...] per ferite superficiali e abrasioni. Ne è controindicato l’uso prolungato in pazienti affetti da malattie della tiroide, potendo lo iodio, anche in minime quantità, essere assorbito dalla cute ...
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Chirurgo (Palermo 1834 - Napoli 1889). Prof. di clinica chirurgica a Palermo, fu tra i primi in Italia ad adottare l'antisepsi. Partecipò alle campagne del 1860, del '66 e del '67; curò Garibaldi dopo [...] la ferita di Aspromonte. Scrisse: Notizie di chirurgia pratica (1869) ...
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Chirurgo (Lipsia 1830 - Jena 1889); prof. di clinica chirurgica a Halle (1867). Fu il primo in Germania ad adottare l'antisepsi. Suoi campi d'indagine furono la chirurgia ortopedica (osteotomia subtrocanterica; [...] artroplastica dell'anca; cura del piede piatto; tenotomia nella cura del torcicollo, ecc.), la cura delle ferite, il cancro del retto, ecc. Da lui prende il nome la paralisi di V., ovvero la retrazione ...
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Volkmann, Richard von
Chirurgo tedesco (Lipsia 1830 - Jena 1889). Prof. di clinica chirurgica a Halle (1867). Fu il primo in Germania ad adottare l’antisepsi. Suoi campi d’indagine furono la chirurgia [...] ortopedica (osteotomia subtrocanterica; artroplastica dell’anca; cura del piede piatto; tenotomia nella cura del torcicollo, ecc.), la cura delle ferite, il cancro del retto, ecc. Da lui prende il nome ...
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CHIRURGIA (gr. χειρουργία da χείρ "mano" e ἔργον "opera"; fr. chirurgie; sp. cirugía; ted. Chirurgie; ingl. surgery)
Mario DONATI
Giuseppe E. GENNA
Antonio BIANCHERI
Il termine di chirurgo (chirurgus, [...] scoperte di Pasteur, e sia pure con l'errato concetto della difesa dall'aria infetta, nacque con Giuseppe Lister l'antisepsi in chirurgia, si compiva la vera, grande rivoluzione. Ridotto poi l'uso dell'acido fenico, dell'iodoformio, del sublimato e ...
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Chirurgo (Padingbüttel, Hannover, 1810 - Wiesbaden 1887). Prof. ord. a Kiel (1842), dove ebbe anche la direzione del Friederichs Hospital, e poi (dal 1847) a Berlino. Per aver applicato e perfezionato [...] i principî dell'antisepsi e soprattutto dell'asepsi e per aver ideato brillanti tecniche operative (riguardanti particolarmente la chirurgia osteo-articolare) è considerato come uno dei fondatori della moderna chirurgia tedesca. ...
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tricotomia
Rasatura di peli o capelli su un’area cutanea che debba essere sottoposta a medicazione o sutura per una ferita, o che sia sede di un intervento chirurgico; t. perineale, quella che viene [...] sistematicamente eseguita, in ambiente ospedaliero, sulle partorienti, per agevolare l’antisepsi. ...
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antisepsi
antisèpsi s. f. [comp. di anti-1 e sepsi]. – Procedimento proprio della chirurgia, mirante alla distruzione degli agenti infettivi che comunque si trovino sulla superficie delle ferite.
tricotomia2
tricotomìa2 s. f. [comp. di trico- e -tomia]. – Nel linguaggio medico, la rasatura di peli o capelli su un’area cutanea che debba essere sottoposta a medicazione o sutura per una ferita, o che sia sede di un intervento chirurgico;...