Musicista (Fusignano 1653 - Roma 1713). Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-70) di Giov. Benvenuti. Dal 1670 accademico filarmonico di Bologna, passò nel 1671 a Roma e vi studiò composizione con M. Simonelli. Salito rapidamente in alta fama, nel 1679 presentò la prima sua opera di cui ci sia rimasta notizia: una sonata per violino e liuto. Nel 1675-78 (salvo un viaggio, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di ArcangeloCorelli, uno dei maestri indiscussi del tardo Seicento, [...] soli-tutti che si svilupperanno compiutamente nella forma del concerto grosso.
La scuola violinistica
Alla fama duratura di ArcangeloCorelli fa riscontro una ben più effimera notorietà dei suoi più diretti antecedenti e di altri musicisti a lui ...
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PERTI, Giacomo Antonio
Francesco Lora
PERTI, Giacomo Antonio. – Figlio di Vincenzo e di Angiola Beccantini, nacque a Bologna il 6 giugno 1661.
Come si legge negli appunti biografici raccolti dall’allievo [...] 1681 (L.117.49), nonché dai saluti che, il 25 ottobre e il 6 novembre 1685, gli furono recati da Tadeo Raimondi e ArcangeloCorelli (K.44.1.166, 168). Nel 1690 «fu proveduto dell’arcipretura di [S. Maria di] Vedrana», presso Budrio (K.44.1.88-89 ...
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VIVALDI, Antonio (Lucio). – Nacque a Venezia il 4 marzo 1678, secondogenito di Giovanni Battista (1655 ca.-1736)
Michael Talbot
e da Camilla Calicchio.
Morta infante la prima figlia, degli altri otto [...] le mire nutrite da Vivaldi compositore: non pago di essere un mero violinista-compositore nella scia di ArcangeloCorelli, ambiva al rango di un compositore ‘universale’ (paragonabile, poniamo, a Georg Friedrich Händel). Qualche critico opinò che ...
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TORELLI, Giuseppe
Francesco Lora
TORELLI (Torrelli), Giuseppe. – Figlio di Stefano e di Boninsegna Anna Boninsegni, nacque a Verona il 22 aprile 1658.
Sesto di nove figli, ebbe per fratello Felice, [...] collaborazione dell’altro, in nome della rispettiva specializzazione, come simultaneamente accadeva a Roma tra un’auctoritas quale ArcangeloCorelli e vari autori di musica perlopiù vocale (Lora, 2012). Perti non perse occasione di divulgare i lavori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La maturazione della suite di danze come genere strumentale è il punto [...] sonata da camera ad assorbire le mode continentali venendo a definirsi semplicemente come suite di danze per gruppo strumentale. ArcangeloCorelli (1653-1713) darà i più notevoli esempi del genere conducendo la suite italiana al nuovo secolo.
La fine ...
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TESSARINI, Carlo
Paola Besutti
– Nacque a Rimini attorno al 1690. Il luogo d’origine, non documentato, è dichiarato come toponimico nei frontespizi e nelle dediche delle opere dell’autore, che si firma [...] 4-9), ma si ignorano gli eventuali legami di parentela. Nulla è noto circa la formazione musicale; i rapporti con ArcangeloCorelli, ipotizzati sulla base dello stile delle sonate op. 1 (da Fétis, 1875, a Pincherle, 1948), non hanno fondamento, così ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’evoluzione della musica strumentale nel Seicento ha un valore culturale [...] retorici dei secoli a venire.
L’intuizione stradelliana aprirà la strada alla fortuna del concerto strumentale, che avrà in ArcangeloCorelli (1653-1713) da un lato e Giuseppe Torelli (1658-1709) dall’altro i due massimi rappresentanti di fine secolo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Affacciatosi alla fine del Seicento come possibile alternativa al concerto grosso, [...] ’organico su cui si sviluppa la forma del concerto grosso, attestata compiutamente nei dodici Concerti grossi op. 6 di ArcangeloCorelli, editi per la prima volta nel 1714, ma composti diversi decenni prima.
Il concerto solistico, il violino, Vivaldi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Si afferma nel Settecento, accanto alla veduta e al capriccio, il genere del paesaggio [...] un vasto numero di artisti tra cui l’architetto Filippo Juvarra, il pittore Francesco Trevisani e il musicista ArcangeloCorelli.
In pittura, come in poesia, le nuove regole dell’Arcadia impongono modi chiari e convenevoli, ritmo giocoso e ...
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