ateismo Nel suo significato generale, negazione del divino. Il termine individua diverse posizioni a seconda del concetto di divino cui si oppone; storicamente quindi esistono [...] Socrate dai suoi giudici, atei i cristiani dai pagani (e reciprocamente i pagani dai cristiani), ateo nel Cinquecento (è appunto attorno alla metà del 16° sec. che i termini a. e ...
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. - Filosofo greco (sec. 4º-3º a. C.). Il soprannome di "ateo" (gr. ἄϑεος) gli derivò dalla sua polemica antireligiosa, per cui egli negava addirittura l'esistenza di ogni divinità, sicché fu espulso da Atene . Seguace di Aristippo, promosse, nella scuola cirenaica, quello spostamento dell'ideale ...
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àteo devòto locuz. agg. e sost. m. (f. atea devota). – Chi, pur professandosi ateo o agnostico, non solo è attento ai problemi di una società di credenti, ma ne condivide e promuove gli interessi, soprattutto sul piano politico, per convinzione o opportunità. ...
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Diàgora ‹di-à-› (gr. Διαγόρας, lat. Diagŏras) di Melo. - Poeta lirico greco (5º sec. a. C.), detto "l'ateo" perché considerato, fin dall'antichità, uno dei più noti negatori della divinità. Ma tale tradizione non è confermata dai pochi frammenti rimasti. ...
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ARDIGÒ, Achille La formazione Nacque [...] 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, Roberto Ardigò (1828-1920). La madre, Adelaide Bertazzoni, era originaria di Gonzaga (Mantova ...
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Knutsen ‹knùuzën› (o Knutzen), Matthias. - Predicatore (n. Oldenswort, Schleswig, 1645); di umili natali, di vastissima cultura, oratore [...] a Jena , con la predicazione e con due Dialoghi, una dottrina di radicalismo ateo imperniato sulla negazione di Dio, dell'immortalità dell'anima, dell'istituto del matrimonio ...
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Geijerstam ‹i̯èiiërstam›, Gustaf af. - Romanziere svedese (Jönsarbo 1858 - [...] di Medusa", 1895), ispirandosi a M. Maeterlinck e a F. M. Dostoevskij, rinnegò il credo ateo, radicale, veristico, che in passato aveva seguito. E al suo nuovo senso della vita s ...
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ANNICERI (Αννίκερις, Annicĕris) di Cirene. - Filosofo della scuola cirenaica, vissuto, secondo Suida, al tempo di Alessandro di Macedonia, o, più verosimilmente, [...] superato l'edonismo immediato di Aristippo nel maggior approfondimento e ampliamento di Teodoro Ateo e nella tendenza ascetica di Egesia. Anniceri infatti, a sua volta, nega il ...
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RAVERA, Camilla. – Nacque ad Acqui Terme (Alessandria) il 18 giugno 1889, da Domenico e da Emilia Ferrero. Seconda di sette figli tra i quali per tutta la vita rimasero stretti i [...] fu profondamente influenzata dal padre, funzionario del ministero delle Finanze: uomo colto, ateo e filosocialista. La madre infuse nelle figlie aspirazioni all’indipendenza e all ...
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Gnifóne, Marco Antonio [...] C.). G. portò in Roma il puro indirizzo alessandrino. Dei molti scritti attribuitigli, Ateo Pretestato gli riconosceva solo un'opera in due libri, De latino sermone, andata perduta ...
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àteo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo atheus, atheos, gr. ἄϑεος, comp. di ἀ- priv. e ϑεός «dio»]. – Che, o chi, nega l’esistenza di Dio: dottrine ateo, affermazioni ateo, scetticismo ateo; essere, ...
ateo clericale loc. s.le m. Chi, pur dichiarandosi ateo, si preoccupa di tutelare e difendere tradizioni e contenuti di una fede religiosa. ◆ [tit.] Gli atei clericali e la fonte del potere [testo] […] ...