Abbàsidi ⟨-s-⟩ (o Abbàssidi; arabo Banū l-῾Abbās). - Dinastia musulmana di califfi (750-1258), la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando [...] sec. 13° a opera dei Mongoli che conquistarono Baghdād e misero a morte l'ultimo califfo al-Musta῾ṣim (1258). Assai dubbio è il preteso trapianto degli Abbasidi in Egitto, quali ... ...
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Omàyyadi ⟨-àia-⟩. - Dinastia di califfi arabi, che governarono l'Impero musulmano dal 661 al 750 d. C. Fu fondata da un rappresentante del [...] passò a un altro ramo degli O., i Banū Marwān, da cui provengono tutti gli altri califfi della dinastia, i maggiori dei quali furono: ῾Abd al-Malik (685-705), Walīd I (705-717 ... ...
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Abu Bakr Primo dei «califfi ben guidati» (m. Medina 634). Meccano, fra i primi convertiti all’islam, accompagnò Maometto nell’egira e ne divenne poi suocero, come padre di ‛A’isha. [...] califfo («successore») di Maometto (632), domò la rivolta dei beduini d’Arabia (ridda) e dette inizio alle grandi conquiste in Siria e Mesopotamia. ... ...
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al-WALĪD. - Nome di due califfi arabi della dinastia degli Omayyadi. al-W. I, figlio di ‛Abd al-Malik, regnò dall'88 eg., 705 d. C., al 98 (715). Il [...] Arabische Reich u. sein Sturz, Berlino 1902, pp. 157-66, 218-28; su W. II in particolare, F. Gabrieli, al-W. b. Yazīd, il califfo e il poeta, in Riv. studi orient., XV, pp. 1-70. ... ...
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Yazīd 〈iaʃìid〉. - Nome di tre califfi arabi della dinastia degli Omayyadi. Yazīd [...] ' del nipote di Maometto al-Ḥusain, di cui la tradizione sciita fa responsabile il califfo; per questo e altri episodî delle lotte civili, una certa tradizione storica lo descrive ... ...
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‛OMAR (arabo ‛Umar). - Nome di due califfi arabi. Il primo, ‛Omar ibn al-Khaṭṭāb, una delle più potenti personalità dell'Islām primitivo, passò all'improvviso da una vivace [...] grandissima influenza come consigliere sia del profeta sia del primo califfo, il quale lo designò a succedergli. Durante il suo califfato (13-23 eg., 634-644 d. C.) si compirono le ... ...
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al-Musta῾ṣim ⟨... -à῾ṣim⟩. - Ultimo dei califfi abbasidi (n. 1212 - m. 1258), salito al trono nel 1242. Per aver ostentato indipendenza di fronte al sultano mongolo Hūlagū, fu da questo assediato in Baghdād nel 1258 e, arresosi, mandato a morte. Con lui si estinse la dinastia abbaside. ...
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arabi della dinastia degli Omayyadi. Al-W. I era figlio di ῾Abd al-Malik; il suo califfato (705-15) rappresenta l'apogeo degli Omayyadi e dell'impero arabo, che con le conquiste di Spagna e Transoxiana toccò la massima estensione. Al-W. II, figlio di Yazīd II e nipote del precedente, regnò solo ...
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Yarmuk, battaglia dello Scontro decisivo avvenuto fra l’esercito dei califfi ortodossi e l’esercito dell’imperatore bizantino Eraclio presso il fiume omonimo, il maggior affluente del Giordano, nell’agosto 636. La vittoria dell’esercito musulmano, guidato da Khalid ibn al-Walid, avvenne dopo sei ...
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tarì Moneta aurea di origine araba. Intorno al Mille i califfi fatimiti di Sicilia emisero una gran quantità di t., ognuno corrispondente a un quarto del dīnār d’oro arabo e perciò detto quartiglio. Furono poi coniati dai principi normanni di Amalfi e di Salerno . Con i re aragonesi apparve in ...
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califfo s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico ...