concentraménto, campidi Luoghi di internamento e di restrizione della libertà personale per soldati nemici catturati e civili considerati pericolosi per l'ordine interno. La prima applicazione su vasta [...] Modena, e organizzando rastrellamenti e deportazioni. Anche la Risiera di San Sabba (Trieste) fu utilizzata come c. di c. dai tedeschi.
I campidiconcentramento sovietici
I c. di c. ebbero larga diffusione in Unione Sovietica, dove furono istituiti ...
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I campidiconcentramento
Francesco Tuccari
Con l’espressione «campodiconcentramento» si indica in senso lato un’ampia tipologia di luoghi di reclusione e di internamento finalizzati alla deportazione, [...] terribili flagelli che l’umanità del nostro tempo ha inflitto a sé stessa».
I primi campidiconcentramento. I primi campidiconcentramento furono un prodotto del colonialismo europeo e delle molteplici «guerre coloniali» che segnarono la storia ...
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Poeta israeliano (Bucovina 1930 - Gerusalemme 1986). Imprigionato nei campidiconcentramento, emigrò in Palestina nel 1947. Professore di letteratura ebraica all'università di Gerusalemme, ha curato la [...] Ezra (1970) e l'antologia di poesie d'amore Kĕ-ḥūṭ ha-shānī ("Filo conduttore", 1979), che raccoglie liriche della Spagna, dell'Italia, della Turchia e dello Yemen dal Medioevo all'età moderna. Delle sue opere poetiche, alcune improntate sulla sua ...
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kapò Nel gergo dei campidiconcentramento nazisti (ted. Kapo composto delle iniziali di Kamerad «camerata» e Polizei «polizia»), il detenuto (di solito per reati comuni) che aveva la responsabilità della [...] disciplina nelle baracche, e organizzava il lavoro dei compagni di prigionia all’interno e fuori del campo, ricorrendo in genere a metodi coercitivi particolarmente violenti. ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] per motivi bellici furono stimate intorno a sei milioni di individui, fra militari, civili e soprattutto internati nei campidiconcentramento nazisti. Le variazioni di confine postbelliche influirono sensibilmente sulla composizione etnica della ...
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FERROVIA (XV, p. 123)
Guido CORBELLINI
Giovanni DI RAIMONDO
Ferrovie elettriche. - Sistema di trazione elettrica e sviluppo delle elettrificazioni ferroviarie. - Lo sviluppo della grande trazione elettrica [...] , quello cioè della crescente disoccupazione, alimentata dal rientro in patria dei prigionieri, dei profughi, degl'internati nei campidiconcentramento e dei rimpatriandi dalle colonie dell'Africa del Nord, dall'Africa Orientale, e dalle isole del ...
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LUSSEMBURGO (XXI, p. 681; App. I, p. 809)
Giuseppe CARACI
Mario DI LORENZO
Silvio FLIRLANI
Popolazione (XXI, p. 681). - Il Lussemburgo, al 20 agosto 1945, aveva una popolazione di 281.572 ab. (109 [...] Differdingen, Düdelingen, Petingen) accusano anch'essi, più o meno, perdite di popolazione; la capitale, Lussemburgo, è invece passata da 57.996 a furono inviati in Germania in campidiconcentramento o di lavoro; fu imposto il servizio ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] lo avrebbero accompagnato per tutta la vita. Sollecitato dai suoi racconti sull’esperienza nei campidiconcentramento tedeschi, scrisse con lui la sceneggiatura di Makaroni. Quasi tutti i reduci parlavano del ‘giorno dopo’ come del giorno più ...
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Guerra
Gilberto Di Petta e Ottavio Sarlo
La guerra può essere intesa secondo differenti prospettive: come evento concretamente e storicamente vissuto (livello della realtà convenzionale); come metafora [...] ex prigionieri della Seconda guerra mondiale, all'85% in quello dei sopravvissuti a campidiconcentramento nazisti. Per quanto riguarda i fattori socioambientali, relazionali e intrapsichici che determinano l'insorgenza del disturbo da stress post ...
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Strauss, Leo
Alessandro Campi
Filosofo tedesco, naturalizzato statunitense, nato nel 1899 a Kirchhain (Assia) in una famiglia di ebrei osservanti. Dopo il dottorato in filosofia, conseguito nel 1921 [...] Gran Bretagna, per sottrarsi alle persecuzioni razziali (i suoi familiari non emigrati verranno quasi tutti uccisi nei campidiconcentramento nazisti). Nel 1937 si trasferì negli Stati Uniti, dove iniziò una fortunata carriera accademica: insegnò ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
concentramento
concentraménto s. m. [der. di concentrare]. – 1. Il concentrare, il concentrarsi, l’essere concentrato; soprattutto nelle locuz., del linguaggio milit., c. di forze, c. d’artiglieria, ammassamento di truppe, riunione di mezzi...