Cibele (gr. Κυβέλη, lat. Cybĕle) Divinità identificata con la [...] della corona turrita ) e abitante nei recessi delle montagne. In Grecia il culto cibelico assunse il greco come lingua rituale, che restò tale anche nell’ulteriore diffusione in ... ...
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CIBELE (Κυβέλη, Κυβήβη; Cybele; in hittito Kubaba). - Divinità le cui origini si identificano probabilmente nella grande divinità femminile, venerata dall'epoca micenea, sia in [...] suo cubicolo. E però discutibile che si trattasse veramente della rappresentazione di un sacerdote di Cibele, o di quella di un giovane eunuco; ed è stata posta in dubbio anche la ... ...
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Rea (gr. ῾Ρέα e ῾Ρεῖα) Antica divinità greca della terra, diffusa nel bacino dell’Egeo e in Anatolia. [...] , Era, Ade, Posidone e Zeus . R. salvò con la frode il piccolo Zeus dalla voracità di Crono, dando a divorare a questo una pietra ravvolta in un panno. Fu assimilata a Cibele . ...
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Coribanti (gr. Κορύβαντες) Divinità minori della [...] religione greca; costituivano il seguito di Cibele , ed erano talvolta identificati con analoghe collettività mitiche connesse con la Grande Madre (Cureti e Dattili Idei di Rea, ...
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CORIBANTI (Κορύβαντες, Κύρβαντες). - Divinità cretesi al seguito di Cibele e Attis, presto confusi con i Cureti, che erano invece al seguito di Rhea, con i Dattili e con i Cabirî. [...] creduti figli di Kronos e Rhea o di un eponimo Korybas, figlio di Cibele, e Giasone. Probabilmente in un secondo tempo passarono a significare un collegio sacerdotale di 9 membri ( ... ...
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Galli (gr. Γάλλοι; lat. Galli) Sacerdoti della Gran Madre degli dei, [...] . quali membri di corporazioni sacerdotali stabili, vi erano anche confraternite di evirati di Cibele (e di Atargatis), costituiti da mendicanti girovaghi. I romani diedero il nome ...
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Magna Mater Nome («Grande Madre») [...] praticato in forma privata, tramite personale sacerdotale frigio, il culto originario di Cibele, interdetto ai Romani; l’autorità romana si limitava a sovrintendere alla cerimonia ...
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Mida. - Mitico re della Frigia, figlio di Gordio e forse della dea Cibele, al quale gli antichi ricollegavano svariate leggende. Le due più note, trattate di seguito in Ovidio Met. XI 85-145 e 146-193, ricorrono in due luoghi distinti dell'opera dantesca. La prima leggenda voleva che M. a titolo di ...
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(dal gr. κριός "ariete" e βάλλω "colpisco"). - Rito proprio del culto di Cibele, affine al taurobolio, ma meno importante. La cerimonia consisteva in origine nella cattura di [...] . IV (e il culto pagano più tenace dopo la pace costantiniana fu appunto quello di Cibele) di paragonare il battesimo di sangue a quello cristiano dell'acqua. Bibl.: F. Cumont, Le ... ...
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Nicea (gr. Νίκαια) Naiade, figlia della divinità eponima del fiume [...] df="None" uri="/enciclopedia/sangario/">Sangario e di Cibele , caratterizzata nel mito dalla passione per la caccia e dal dispregio dell’amore. È collegata a Dioniso , al cui amore ...
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madre (ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: madre tenera, affettuosa, amorosa; madre snaturata; amore di madre; madre di molti figli; diventare madre, ...
taurobòlio s. m. [dal lat. tardo taurobolium, gr. ταυροβόλιον, comp. di ταῦρος «toro» e tema di βάλλω «colpire»]. – Nel mondo greco-romano e orientale, il sacrificio di un toro, proprio del culto della ...