Alterazione a carattere degenerativo e necrobiotico del parenchima e proliferativo dello stroma di organi vari (fegato, polmone, rene, stomaco ecc.), con tendenza alla sclerosi interstiziale e alla retrazione [...] atrofizzano e scompaiono, mentre lo stroma connettivale prolifera, formando un tessuto sempre più sclerotico che dissocia i lobuli epatici e nel tempo stesso circoscrive più lobuli insieme (c. plurilobulare), li serra entro anelli fibrosi e infine si ...
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cancrocirrosi
Associazione della cirrosiepatica con cancro del fegato; malattia a rapida evoluzione. Anatomicamente si riscontra una cirrosi atrofica con il reperto addizionale di nodi neoplastici. [...] I sintomi sono quelli di una cirrosi atrofica. La milza è costantemente aumentata di volume, l’ascite è abbondante, talvolta di tipo emorragico, e, se evacuata, si riforma rapidamente. ...
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(o itterizia) Colorazione gialla della cute, delle sclere e delle mucose, dovuta al patologico aumento nel sangue della bilirubina che si deposita nei tessuti; quando tale colorazione è appena rilevabile [...] potendo defluire nel duodeno, passa nel sangue. Le cause più comuni di i. sono, tuttavia, le epatiti e la cirrosiepatica. In entrambe queste patologie si realizzano le condizioni relative ai suddetti deficit di captazione, coniugazione ed escrezione ...
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Organo a struttura linfatica e vascolare associato al sistema circolatorio.
Anatomia comparata
Nell’embrione la m. si origina da un ammasso di cellule mesenchimali situate in un ispessimento del mesenterio [...] di malattie infettive (tifo, malaria, sepsi), sistemiche (linfogranulomatosi, linfosarcomatosi), emolitiche (ittero emolitico), epatiche (cirrosiepatica).
Gli interventi sulla m. si dividono in demolitori (splenectomia) e conservativi (splenorrafia ...
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Neurologo (Cedarville, New Jersey, 1877 - Londra 1937). Svolse la sua attività principalmente a Edimburgo e Londra; allo Westminster e al National Hospital. Nel 1912 ha descritto una malattia eredo-familiare, [...] caratterizzata da degenerazione del nucleo lenticolare e da cirrosiepatica (degenerazione epato-lenticolare o coreatetanoide o malattia di W.) e, clinicamente, da tremori, rigidità, spasmi, riso e pianto spastico ed esito in demenza. ...
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Medico francese (Quimper, Bretagna, 1781 - Kerlouanec, Bretagna, 1826). Dopo aver prestato servizio in ospedali parigini, ebbe nel 1823 la cattedra di clinica medica all'ospedale della Charité. Pose le [...] basi della diagnosi differenziale delle malattie polmonari e di quelle cardiache, fornì decisivi contributi sulla cirrosiepatica (che da lui fu così denominata); inventò lo stetoscopio e fornì classiche descrizioni dei rumori percepibili all' ...
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Chirurgo e anatomopatologo (Dokkum, Olanda, 1847 - Utrecht 1918); legò il suo nome a studî sull'ipertensione portale e alla cura operatoria della cirrosiepatica. ...
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Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo; è avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di f., caratterizzata dal desiderio imperioso [...] e gonfi sono la manifestazione delle forme più acute di carenza protidica che, nei casi cronici, si associa a cirrosiepatica. Sono i bambini, comunque, a sopportare le conseguenze più gravi delle carenze protidiche, che vengono comunemente definite ...
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In biochimica, composto costituito da 4 gruppi pirrolici (designati con le lettere A, B, C e D) collegati ad anello mediante ponti metinici =CH−:
Non è presente in natura ma forma il nucleo di composti [...] copro- e di uroporfirine. La prognosi è generalmente buona, ma una piccola parte dei casi può evolvere verso la cirrosiepatica; c) la porfiria variegata, definita anche mista, con la sintomatologia della porfiria acuta intermittente e della porfiria ...
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Schistosomatidi Famiglia di Platelminti Trematodi Digenei con 10 generi cosmopoliti che, parassiti dei vasi sanguigni di Uccelli e Mammiferi, determinano gravi forme morbose (schistosomiasi). Il genere [...] ). Questa schistosomiasi può produrre nell’uomo disturbi di notevole gravità (attacchi dissenterici, epatosplenomegalia, cirrosiepatica) e avere talora esito letale. La cura si basa, oltre che sull’uso di preparati antimoniali, su una serie di ...
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cirrosi
cirròṡi s. f. [dal lat. scient. cirrhosis, der. del gr. κιρρός «giallastro», termine coniato (1805) dal medico fr. R.-Th.-H. Laënnec (fr. cirrhose)]. – Malattia del fegato (detta anche c. epatica), consistente in una degenerazione...
epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso e., lo stesso che epatite suppurativa;...