Civiltàcattolica, La Rivista quindicinale dei gesuiti italiani. Fondata dal padre C.M. Curci (Napoli 1809 - Firenze 1891) a Napoli (1850), mal vista dal governo borbonico, fu trasferita a Roma. Nell’ottobre [...] 1870 sospese per tre mesi le pubblicazioni, riprendendole nel 1871 a Firenze, nel 1887 tornò a Roma. È redatta da un collegio di scrittori, costituito da Pio IX con breve del 1866 e confermato da Leone ...
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Gesuita (Bronte 1897 - Roma 1978), redattore della rivista Civiltàcattolica, dove si occupò di filosofia politica e di diritto, specie internazionale, assumendo posizioni di difesa del pensiero cattolico [...] tradizionale; tra le sue opere: Il diritto internazionale nella dottrina cattolica (1942); Monismo sociale e persona umana (1943); Il problema delle minoranze nazionali (1946); Il regime tutelare delle colonie (1948); Gli aiuti ai popoli in via di ...
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Antonio Spadaro (Direttore di La CiviltàCattolica), Massimo Zamboni (Musicista e Scrittore), Gianluigi Ricuperati (Scrittore), Massimo Bray (Ministro dei Beni Culturali e del Turismo) dal Salone di Torino [...] 201 ...
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CATTOLICA, Azione (IX, p. 477; App. II, 1, p. 538; III, 1, p. 332)
Mario Casella
Gli anni compresi tra il 1960 e il 1975 sono stati per l'Azione Cattolica Italiana (ACI) densi di avvenimenti importanti [...] dopo il Concilio Vaticano secondo, Roma 1969, e di G. De Rosa, La "nuova" Azione Cattolica, in CiviltàCattolica, 17 maggio 1969, pp. 341-53. Un giudizio complessivo sulla presenza dell'ACI nella vita della Chiesa e della società italiana nell ...
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Pubblicazione (diversa sia dai giornali quotidiani sia dalle pubblicazioni periodiche ufficiali di accademie e società scientifiche) che, a intervalli regolari di tempo, porta a conoscenza di un vasto [...] (1836-61), gli Annali civili del regno delle Due Sicilie (1833-47) e, nel 1850, per opera di C.M. Curci, la Civiltàcattolica, redatto dai gesuiti e pubblicato prima a Roma, poi a Firenze e quindi di nuovo a Roma. In Sicilia, dove già nel 18° sec ...
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Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] 1851). Altra polemica, e di più vasta portata, fu quella che S. condusse in questo periodo contro i gesuiti della Civiltàcattolica. Nominato da De Sanctis all'università di Napoli nel 1861, dopo una breve permanenza all'università di Bologna, S. vi ...
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Gesuita (Torino 1793 - Roma 1862), figlio di Cesare. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1814 ed ebbe incarichi d'insegnamento e direttivi nei collegi di Novara (sino al 1824), Roma (1824-29), Napoli (1829-33) [...] ); dal 1859 fu a Roma, redattore della CiviltàCattolica. Dapprima non sfavorevole alle idee liberali, dopo i moti del 1848-49 le avversò risolutamente, dimostrandosi tenace difensore della tradizione cattolica e delle posizioni della Santa Sede. Tra ...
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Scrittore (Ala 1798 - Roma 1862); sacerdote dal 1821, gesuita dal 1828, scrittore della CiviltàCattolica, tenace avversario del romanticismo, che ai suoi occhi si identificava con l'aborrito liberalismo [...] (Del romanticismo italiano, 1839), scrisse romanzi di carattere storico, tutti editi dalla CiviltàCattolica (L'ebreo di Verona, Lionello o delle società segrete, Lorenzo e il coscritto, ecc.) indulgendo a un'eloquenza e a un'esteriore ricchezza ...
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Ecclesiastico (Centenaro, Piacenza, 1793 - Verona 1865). Gesuita, provinciale a Roma (1852-56), scrittore della Civiltàcattolica, promosse insieme al fratello Domenico (Centenaro 1790 - Piacenza 1880), [...] anch'egli gesuita, nella seconda metà del sec. 19º, la rinascita del tomismo contro lo spiritualismo giobertiano e rosminiano. Scritti principali: Lettere intorno al Nuovo saggio sull'origine delle idee ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] e dagli oratoriani di Filippo Neri). Le sorti della Riforma cattolica non si decidono in I., bensì alla corte di mistici (Accursio, san Tommaso, san Bonaventura ecc.), esprimono una civiltà che travalica i confini dell’I. e non si propongono fini ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...