CAPPELLO, Girolamo. - Secondo dei tre figli maschi di Vincenzo (1522-1604) di Domenico e Andriana di Girolamo Grimani, nacque a Venezia il 30 ag. 1546 e si sposò, [...] del patriziato veneziano del secondo Cinquecento, non immuni peraltro da preoccupazioni controriformistiche. Non per niente si preoccupa di dichiarare, nell'epilogo, quasi a ...
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DELLA ROVERE, Giulio Feltrio. - Nacque a Urbino il 5 apr. 1535 da Francesco Maria I duca d'Urbino e da Eleonora Gonzaga: morto il padre nel 1538, ereditò la provincia [...] il tramite dell'incontro fra il giovane pittore urbinate e le nuove tematiche controriformistiche e lo sostenne a Urbino, Perugia, Ravenna e soprattutto a Roma, dove lo ...
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BARBARIGO, Pietro. - Nato a Venezia nel 1671 da Gerolamo e da Lucrezia Malipiero, divenne ancor giovane canonico coadiutore a Padova, e nel 1698 fu eletto primicerio [...] . Il B., comunque seppe degnamente succedere al Badoer: ne seguì fedelmente le orme controriformistiche nella sua azione pastorale, alternando saggiamente le opere di pietà e di ...
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Zùccari ⟨z-⟩ (o Zùccheri), Federico. - Pittore (S. Angelo in Vado 1540 circa - Ancona 1609). Allievo del fratello [...] normalizzazione del linguaggio manieristico perfettamente in sintonia con le nuove istanze controriformistiche. Nel 1585-89 eseguì affreschi all'Escorial, che non incontrarono il ...
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GRASSI, Annibale. - Nacque a Bologna nel 1537, figlio del senatore Giovanni Antonio (morto nel 1562) e di Diana di Carlo Grati. La sua famiglia, assurta a notevole [...] rete di strutture capaci di incanalare la vita religiosa faentina lungo le nuove direttrici controriformistiche. Giunto a Faenza nel dicembre 1575, il G. avviò un governo pastorale ...
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GANDINO, Antonio. - Figlio diBernardino de Zambaitis, "cognomento Gandino" dal paese di provenienza, nel Bergamasco, nacque verso il 1560 [...] 23), il G. continuò ad appoggiarsi a prototipi di simmetria cinquecentesca, con esiti controriformistici non dissimili da quelli del bergamasco G.P. Cavagna, nel terzo decennio del ...
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CERTO, Bonaventura. - Nato a Messina, frate minore conventuale, è noto per la sua attività di architetto a Trapani dal 1630 al 1646. Non si hanno [...] di una corrente di transizione, che, rispondendo alle istanze controriformistiche, si riallacciava ad un linguaggio classico rinascimentale, realizzando vigorose concezioni ...
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CORDUBA, Alonso (de). - Probabilmente di origine spagnola, risiedette a Bitonto (Bari) dove tenne bottega di pittore; si sposò due volte e dalla seconda [...] se un gradino più in basso: il suo linguaggio, che interpreta le esigenze devozionali controriformistiche di una classe di nobili di provincia e di zelanti ecclesiastici, parte da ...
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CASAREGI, Giovanni Bartolomeo. - Nato a Genova, da famiglia comitale, nel 1676 e cresciuto in un ambiente ricco di molteplici stimoli culturali - il padre, Giandomenico, [...] originale. Il suo è un razionalismo moralistico capace di accensioni ancora controriformistiche, che il C. trasferisce in una dimensione tutta intellettualistica e cerebrale ...
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MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 [...] » e con il «naturale»: cosa degna del più «alto biasimo», secondo le dottrine controriformistiche sostenute dai cardinali Gabriele Paleotti e Federico Borromeo. Il fatto è che l ...
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controriformìstico agg. [der. di controriforma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla Controriforma, e in partic. ai suoi aspetti negativi (l’opera controriformistico della Chiesa cattolica), o a una controriforma ...
controriformatore s. m. e agg. Chi o che pensa e agisce con spirito controriformistico e conservatore. ◆ [Richard] Popkin racconta la storia della crisi scettica che si sviluppò durante il tardo Rinascimento, ...