(sp. Córdoba) Città della Spagna meridionale (323.600 ab. nel 2007), capoluogo della provincia omonima (13.771 km2), nell’Andalusia. È posta al margine della depressione betica, dove dalla valle del fiume Guadalquivir, che la bagna, è agevole il passo verso il bacino della Guadiana, e di qui alla Vecchia Castiglia e al Portogallo centrale. Molto sviluppata l’attività secondaria con industrie metallurgiche, ...
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Vedi CORDOVA dell'anno: 1959 - 1994
CORDOVA (ν. vol. II, p. 828)
A. Balil
Il sito, che sorge al centro di importanti vie di comunicazione, è stato abitato senza interruzioni dal II sec. a.C. fino a oggi. [...] la Colina de los Quemados-, Madrid 1973; R. C. Knapp, Roman Corduba, Berkeley 1983; A. Ibáñez-Castro, Cordoba hispano-romana, Cordova 1983; A. U. Stylow, Apunte sobre el urbanismo de la Corduba romana, in Stadtbild und Ideologie, Monaco 1990, pp. 259 ...
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CORDOVA (Colonia Patricia Cordŭba)
A. García y Bellido
Città della Spagna, patria di Lucano e dei due Seneca. Fu una delle prime colonie romane stabilite in Spagna. [...] Il nome è indigeno ed è senza dubbio lo stesso che ebbe la primitiva popolazione, cui poi si sovrappose la colonia romana. I resti antichi giacciono a grande profondità; tale motivo, insieme alle costanti ...
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Uomo politico (Aidone, Enna, 1811 - Firenze 1868), prese parte ai congressi scientifici di Clermont-Ferrand (1838) e di Napoli (1845). Nel 1848 fu deputato al parlamento siciliano e ministro delle Finanze (ag. 1848 - genn. 1849). Esule in Piemonte dal 1849, si dedicò al giornalismo (scrisse inoltre I siciliani in Piemonte nel sec. XVIII), ed entrò in contatto col Cavour: ma solo alla vigilia del 1860 ...
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Suazo Córdova, Roberto. – Uomo politico honduregno (La Paz 1927 - Tegucigalpa 2018). Medico, esponente di spicco del partito di centrodestra Partido Liberal de Honduras, è stato eletto presidente del Paese [...] – primo dopo un decennio di regime militare – nel gennaio 1982, permanendo nella carica fino al gennaio 1986, quando gli è subentrato J. Azcona del Hoyo ...
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Missionario domenicano (Cordova 1482 circa - S. Domingo 1525); fu tra i primi domenicani, nelle cui file entrò poi anche B. de Las Casas, che, trasferitisi nelle colonie spagnole d'America, presero la [...] difesa degli Amerindî. Partì nel 1509 per Haiti e si recò successivamente a Cuba, in Giamaica, nel Venezuela e a Puerto Rico, combattendo contro i soprusi dei mercanti spagnoli di schiavi, fondando centri ...
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Umanista spagnolo (n. forse Cordova 1425 circa - m. Roma 1485); visse a lungo in Italia e fu in rapporti con Lorenzo Valla, col cardinale Bessarione, con la curia pontificia. Scrisse opere di teologia [...] e di esegesi biblica, di politica, di medicina, di diritto canonico, di filosofia, di astronomia: tra esse la più importante è il trattato di logica De artificio ...
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Scrittore e martire spagnolo (m. 859). Durante la persecuzione spagnola dell'850 fu imprigionato: in carcere scrisse una Exhortatio per due vergini. Liberato, raccolse in una Memoria sanctorum gli atti dei martiri di quelle persecuzioni. Autore d'un Apologeticum contro la religione maomettana, eletto vescovo di Toledo, fu ucciso dai Saraceni prima d'essere consacrato. Festa, 11 marzo ...
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FLORES, Enrico
Ferdinando Cordova
Nacque a Napoli il 30 sett. 1864 da Ferdinando, professore di lettere antiche all'università di Napoli, e da Sofia Luisa Soates, figlia di un console inglese. Laureatosi [...] , che egli aveva cominciato a scrivere ed il cui testo completo non è stato ancora ritrovato, sono in appendice a F. Cordova, Alcuni ricordi inediti di un prefetto dell'età liberale, in Storia contemporanea, V (1974), 2, pp. 329-341.
Fonti e Bibl ...
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LODI, Luigi
Ferdinando Cordova
Nacque a Crevalcore (Bologna) il 2 sett. 1856, da Filippo, medico condotto, e da Luigia Marti. Compiuti studi regolari, si laureò in lettere e in giurisprudenza all'Università [...] , pp. 239-258; G. Orsina, Senza Chiesa, né classe. Il partito radicale nell'età giolittiana, Roma 1998, ad ind.; F. Cordova, "Caro Olgogigi". Lettere ad Olga e L. L.: dalla Roma bizantina all'Italia fascista (1881-1933), Milano 1999; Id., Carducci, L ...
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alcazar
alcázar ‹alkàtħar› s. m., spagn. [dall’arabo al-qaṣr «palazzo, fortezza», che risale, attrav. il gr. biz., al lat. castrum] (pl. alcázares ‹alkàtħares›). – Nome, in Spagna, di molte fortezze o cittadelle di età musulmana, e anche di...