CREPUSCOLODEGLIDEI (ted. Götterdämmerung)
Bruno Vignola
È una espressione impropria, ma usuale nella mitologia nordica, per indicare la fine del mondo. Ha origine dall'erronea interpretazione della [...] dell'"onnipotente signore", che non può essere se non il Dio vittorioso della nuova fede.
Sotto il titolo Crepuscolodeglidei Riccardo Wagner ha liberamente rielaborato nel testo del suo dramma musicale (4ª parte della tetralogia l'Anello del ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] mazdea, che però pare una innovazione religiosa dovuta a Zarathustra), gli studiosi hanno voluto rintracciare nel Crepuscolodeglidei l'influenza di religioni e di concezioni straniere, quali la stessa escatologia iranica o l'apocalittica ...
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Divinità del paganesimo dei Germani settentrionali. È una delle figure divine meno chiare, la prima a essere nominata nella Völuspâ (1, 2) quale progenitore del genere umano. Appare soprattutto come guardiano [...] montagna del cielo che, come tale, costituisce una forma di asse del mondo. Solidale con il suo carattere di grande divinità è anche il mito delle sue due lotte con Loki: la seconda delle quali ha luogo nel corso del crepuscolodeglidei (Ragnarök). ...
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Scrittore albanese (n. Argirocastro 1936). Dopo un esordio nel campo poetico che gli è valso ampi riconoscimenti, ha acquistato notorietà internazionale con una produzione narrativa in cui, cogliendo le [...] Il novembre di una capitale", 1975), che celebra la liberazione; Muzgu i perëndive të stepës (1978; trad. it. Il crepuscolodeglidei della steppa, 1982), che narra la decadenza dell'URSS da Chruščëv alla rottura con l'Albania; Ura me tri harqe (1978 ...
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MARTUCCI, Giuseppe
Alfredo Casella
Pianista e compositore, nato a Capua il 6 gennaio 1856, morto a Napoli il 1 giugno 1909. Suo padre, professore di tromba, fu il suo primo maestro di musica, e il M. [...] il Tristano (dicembre 1907) e il CrepuscolodegliDei (dicembre 1908). Le fatiche dell'ultima concertazione numerose liriche per una voce e pianoforte (delle quali la Canzone dei ricordi, trascritta poi per voce e orchestra), e infine sei volumi ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] sonanti traccia l'immagine dell'intero mondo del paganesimo norvegese: come il mondo fu creato, l'incombente crepuscolodeglidei, finalmente la nuova terra beata che sorgerà dalla grande catastrofe. Un capolavoro della poesia dell'Edda è anche ...
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ARPA (fr. harpe; sp. harpa; ted. Harfe; ingl. harp)
Ettore PANIZZA
Francesco Vatielli
Strumento costituito da una serie di corde d'ineguale lunghezza, tese secondo una regolare intonazione, contenute [...] di Beckmesser). Nelle opere teatrali l'arpa è spesso impiegata sul palcoscenico per accompagnare le voci (v. Trovatore, Aida, CrepuscolodegliDei). L'opera in cui l'arpa ha una parte di maggiore importanza che nelle altre, è il Tannhäuser di Wagner ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] , peraltro sconosciuta in altri monumenti, è letta come l'interpretatio christiana dello scandinavo Ragnarök, vale a dire il crepuscolodeglidei. Croci in pietra dell'isola di Man raffigurano due nuovi tipi di scene destinate a essere riprese nella ...
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RONCONI, Luca
Claudio Longhi
– Nacque a Susa, in Tunisia, l’8 marzo 1933. Fin dalla tenera infanzia visse da solo con la madre Fernanda Nardi, insegnante di letteratura italiana con una forte vocazione [...] Macbeth alla Deutsche Oper di Berlino Ovest (per la direzione di Giuseppe Sinopoli) nel febbraio 1980 e il Crepuscolodeglidei del Maggio musicale fiorentino nel giugno 1981 prima che il regista presentasse un nuovo spettacolo ‘di prosa’: una Medea ...
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GIRALDONI, Leone
Carla Di Lena
Nato a Parigi nel 1824, studiò canto a Firenze con L. Ronzi, ed esordì a Lodi nel 1847 nella Saffo di G. Pacini. Si esibì quindi in teatri italiani ed esteri (Firenze, [...] 13 nel Cristoforo Colombo di Franchetti.
Al Costanzi di Roma, oltre che in Tosca e Pelléas et Mélisande, cantò in Il crepuscolodeglidei di Wagner, La Gioconda di A. Ponchielli, Un ballo in maschera di Verdi (1897), L'amico Fritz (1900) e Isabeau di ...
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crepuscolo
crepùscolo s. m. [dal lat. crepuscŭlum, der. di creper «alquanto buio»]. – 1. La luminosità del cielo a oriente prima del sorgere del Sole (sinon. in questo caso di alba o aurora) e a occidente dopo il tramonto, accompagnata da...
notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...