Umanista (n. Firenze 1424 - m. nel Casentino 1498). Lettore di poesia e oratoria nello Studio dal 1458, dal 1467 fu cancelliere di parte guelfa, poi scrittore di lettere pubbliche presso la Signoria. Imbevuto di neoplatonismo, la sua opera maggiore sono le Disputationes camaldulenses (4 libri, pubbl. nel 1480 circa), discussioni che si fingono avvenute nel monastero di Camaldoli. Nella prima giornata ...
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BERLINGHIERI, Francesco
Roberto Almagià
Umanista e geografo, nato a Firenze il 17 settembre 1440 da Niccolò di Giorgio Betti Berlinghieri; fu scolaro dell'Argiropulo e di CristoforoLandino, legato [...] da amicizia a Lorenzo de' Medici e con lui e con molti dei più insigni fiorentini contemporanei frequentatore assiduo dell'Accademia platonica di cui era anima Marsilio Ficino. Ma della sua vita e anche ...
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BOTTICELLI, Sandro (Sandro di Mariano Filipepi, detto Botticelli)
Adolfo Venturi
Nacque nel 1445 a Firenze. La prima notizia della sua attività risale al 1470, in cui fece, per il tribunale della Mercanzia, [...] con le figure che un intagliatore, Baccio Baldini, mise, sui suoi disegni, a illustrazione della Divina Commedia commentata da CristoforoLandino e pubblicata, l'anno 1481, per i tipi di Niccolò di Lorenzo della Magna in Firenze. Non solo contribuì ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] per varie ragioni questo non ebbe luogo. Al tempo del certame si sviluppò l'amicizia tra l'A. e il giovane CristoforoLandino, a cui l'A. dedicò il suo opuscolo latino lucianesco Musca, improvvisato per divertimento durante un accesso di febbre (1442 ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] , buon conoscitore delle lingue classiche, poeta e commentatore di Petrarca e di Dante, e di spiccate simpatie platoniche, CristoforoLandino. R vero che il F. nella sua epistola dedicatoria a Lorenzo il Magnifico della sua versione di Plotino (Op ...
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MANETTI, Antonio
Giuliano Tanturli
Nacque il 6 luglio 1423 da Tuccio di Marabottino di Vanni e da Cosa di Francesco Adimari a Firenze, quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago, "popolo" di S. Frediano, [...] , i cui risultati prima sono riferiti da CristoforoLandino nell'ultimo capitolo del proemio al commento alla 115-140; G. Tanturli, Proposta e risposta. La prolusione petrarchesca del Landino e il codice cavalcantiano di A. M., in Rinascimento, s. 2, ...
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CORIO, Bernardino
Franca Petrucci
Di nobile e antica famiglia, nacque a Milano l'8 marzo 1459 da Marco e da Elisabetta Borri.
Sposò nel 1483 Agnese Fagnani, nipote di Piattino Piatti, che morì nel 1500 [...] storia degli Sforza. Ma non si limita certo a questo, ché, senza citare il Simonetta, né il suo traduttore CristoforoLandino (ed. 1490, segue il testo di quest'ultimo in modo tale che talvolta copia parola per parola. Questa eccessiva scrupolosità ...
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Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] historia di Plinio nelle lingue volgari in quanto se, dal 1479, sarà pubblicata la traduzione in italiano di CristoforoLandino, bisogna aspettare il 1562 perché Antoine Du Pinet ne dia una traduzione integrale in francese; la traduzione parziale ...
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Bologna
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
Fiorenzo Forti
Il declino dell'Impero medievale attorno alla metà del Duecento, se per un verso affrettò alcuni processi di ordine economico-sociale e [...] del suo lavoro su tutti gli altri. La stampa della Commedia del Quattrocento nasce bolognese, al punto che CristoforoLandino, nella dedicatoria della sua famosa edizione del 1481, dirà di aver lavorato a che D. sia finalmente " riconosciuto ...
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PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello
Lorenzo Sbaraglio
PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello. – Nacque nel 1397 circa, probabilmente a Firenze, da Dono di Paolo di Dono e Antonia di Giovanni di Castello [...] di San Romano, di cui riuscì a entrare in possesso nel 1484. Nello stesso periodo uno dei maestri del Magnifico, CristoforoLandino (1481, p. 124), ne abbozzava un primo breve, ma fortunato profilo: «Paolo Uccello buono compositore et vario, gran ...
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