coniugazione verbale
Riccardo Cimaglia
Definizione
Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, [...] sbandierare), ad- (dente → addentare, occhio → adocchiare, ira → adirare, celere → accelerare), de- (caffeina → decaffeinare, merito → demeritare), dis- (sale → dissalare, colpa → discolpare).
Del resto la vitalità della I classe era propria già del ...
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suggetto (subietto; sost.)
Alfonso Maierù
Come sostantivo, designa tutto ciò che, a mo' di fondamento, fa sì che un ente possa sussistere, e anche ciò di cui si predica qualcosa, il fondamento primo, [...] , e nel secondo è l'uomo suscettibile di premio o di castigo eterno, perché libero e perciò capace di meritare o demeritare. È sempre da tener presente però quanto si dice in Cv II I 11 la litterale sentenza sempre [è]... subietto e materia ...
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BOLOGNETTI, Alberto
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna il 28 luglio 1538, da Francesco e da Lucrezia Fantuzzi. Addottoratosi in diritto nel giugno 1562, ottenne subito la lettura di institutiones nello [...] più agevole con l'esempio la riforma morale e disciplinare del clero polacco.
Così il B. dimostrava di non demeritare l'alto riconoscimento tributatogli da Gregorio XIII quando lo aveva chiamato a far parte del collegio cardinalizio, decisione questa ...
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volontà (volontade; volontate; voluntade)
Giorgio Stabile
Il termine ricorre in D. con il valore fondamentale di " appetito determinato " o " appetizione deliberata ". Il tema della v. è intimamente [...] di ragione è dunque il principio della libera scelta morale, e della connessa possibilità di meritare o demeritare (vv. 64-69). Mediante tale sorta di assiomatizzazione sillogistica della ragione, infatti, ogni singolo appetito conseguente all ...
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demeritare
v. tr. e intr. [comp. di de- e meritare] (io demèrito, ecc.). – 1. tr. Rendersi immeritevole, indegno di qualche cosa: d. la stima, la fiducia di qualcuno; d. le lodi, gli onori ricevuti, ecc. 2. intr. (aus. avere), non com. Meritare...
malmeritare
(o 'mal meritare') v. intr. (io malmèrito, ecc.; aus. avere), non com. – Meritare male, demeritare: m. della patria, dei proprî concittadini. Sempre in grafia staccata quando ha uso trans., in frasi attive e, meno raram., passive:...