Termine utilizzato già da F. de Saussure, in contrapposizione a sincronia, per indicare il fattore tempo in riferimento a una serie indefinita di espressioni linguistiche. Per analizzare una lingua in [...] più vasta. Un esame in d. verte quindi sul grado, sui modi e sui risultati dell’alterazione di una lingua.
Sviluppo diacronico, di una lingua, di un dialetto, o più in particolare di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale è il complesso dei ...
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«Per uno storico idealista, o di formazione idealista (e forse per ogni storico tout court) vige il principio che le date sono idee, nel senso che non esistono fatti storici sprovvisti di un valore culturale». Si direbbe che queste parole spese da C ...
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Il rapporto tra lingua, società e storia, tra sincronia e diacronia, tra rigidità e mobilità delle strutture linguistiche, tra lingua scritta e lingua parlata, lo scarto tra italiano e dialetto non sono [...] solo un denso impasto di concetti astratti, spesso confinati ai testi di linguistica o di filologia. Essi individuano, invece, un inizio e una fine con soggetti ben concreti: chi parla ...
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grammatica storica
Vittorio Formentin
Questioni generali
La grammatica storica tra diacronia e sincronia
Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, [...] ’intervallo fra l’epoca A e l’epoca B. Si avrà, nel primo caso, una grammatica sincronica (o descrittiva), nel secondo caso una grammatica diacronica (o storica). Sebbene ci si sia accorti (Meillet 19262: 404; Jakobson 1966: 15-16) che sincronia e ...
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sincronia In linguistica, termine introdotto da F. de Saussure per indicare, in opposizione a diacronia, il tipo di rapporto che corre tra gli elementi costitutivi di una lingua quando si prescinda dalla [...] ’opposizione uu (o u) /ii, che è perciò un fenomeno indipendente, come valore e funzione, dai fatti diacronici che hanno portato a questa differenziazione del plurale dal singolare. Nella definizione di de Saussure, linguistica sincronica (opposta a ...
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STRUTTURALISMO
Giulio Lepschy
Nella III Appendice dell'Enciclopedia Italiana (1961; cfr. 11, p. 860) lo s. veniva presentato come una tendenza degli studi linguistici articolata in tre correnti principali: [...] ivi 1976). In Francia va ricordata l'instancabile operosità di A. Martinet, uno dei pionieri della fonologia diacronica, che propone una coerente prospettiva "funzionale" degli studi linguistici (Èconomie des changements phonétiques, Berna 1955; trad ...
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L'archeologia postmedievale e industriale
Marco Milanese
Un orientamento epistemologico univoco sui più recenti sviluppi della ricerca archeologica in termini di diacronia (archeologia postmedievale, [...] In Liguria, già a partire dagli anni Sessanta, sono stati eseguiti scavi stratigrafici urbani, con un'ottica diacronica globale: è particolarmente nel contesto dell'archeologia urbana genovese che si possono dunque identificare i primi interventi ...
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In linguistica, si dice di fonema che viene dopo la vocale tonica: per es., nella voce libro i fonemi b, r, o sono postonici. In diacronia, i fonemi in posizione p. presentano spesso un’evoluzione particolare. ...
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Una storia dei confini mobili: santi e culti fra universale e particolare
Sofia Boesch Gajano
Dal punto di vista cronologico la storia della santità è caratterizzata da un’accentuata diacronia e dalla [...] esperita dai fedeli, secondo tempi e riti propri. Sulla base dell’esperienza maturata nel corso della lunga ricerca diacronica sui santuari in Italia, promossa da André Vauchez, il santuario emerge come un elemento che tende a ‘scardinare ...
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monottongo
Silvia Calamai
Definizione
Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo [...] , ch’egli trova urgente di rendere comune a tutta l’Italia (Ascoli 1873).
Fenomeni di pronuncia
Oltre che esito diacronico, il monottongo può essere un prodotto sincronico dovuto a particolari stili di pronuncia (veloce, ipoarticolata; ➔ ), i quali ...
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diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...