Storico e retore greco (n. il 60 circa - m. dopo il 7 a. C.). Autore di opere retoriche e della Storia antica di Roma, che comprende la storia romana dalle origini al 264 a.C., inizio delle Storie di Polibio.
Vita [...] che per la poesia anche per la prosa, pur essa soggetta a sue leggi di ritmo; Sullo stile di Demostene, che secondo D. armonizza i tre modi studiati nel precedente trattato, ed è paragonato allo stile sublime di Tucidide, a quello piano di Lisia ...
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MAI, Angelo
Gianni Gervasoni
Cardinale e filologo, nato a Schilpario (Bergamo) il 7 marzo 1782, morto a Castel Gandolfo l'8 settembre 1854. Nel 1799 entrò a far parte della Compagnia di Gesù e studiò [...] scoperte, delle quali ricorderemo: a Milano: Squarci oratorii ciceroniani, Lettere di Frontone, Dionigid'Alicarnasso, Frammenti plautini, Un libro sibillino, l'Itinerario d'Alessandro, antiche pitture dell'Iliade e scolî all'Odissea ecc.; a Roma: il ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] congetture, sta in fatto che, secondo un racconto dell'annalistica romana, pervenutoci attraverso Livio e Dionigid'Alicarnasso, i Romani, desiderosi, durante la loro conquista della Campania, di sottrarre all'influenza sannitica e sottomettere ...
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REGGIO nell'Emilia (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Luigi MAGNANI
Luigi SIMEONI
Luigi PARIGI
Domenico FAVA
Città posta nella Pianura Emiliana, a 44° 42′ di lat. N. e a 1° 49′ 14″ di long. O. da Roma. [...] Mazzali, cui si devono l'Appiano (1494) e il Dionigid'Alicarnasso, in latino (1498), e Sonetti e canzone del II (1899), pp. 125-46; id., La cattedrale di Reggio Emilia, in Rass. d'arte, 1904, pp. 165-167; A. Venturi, Studi sul Correggio, in L' ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] Romani, e uno agli stranieri, in tutto 14, più un libro d'introduzione. I ritratti erano inoltre disposti a gruppi di 7, e di Flacco ridusse la dottrina varroniana in forma lessicale, Dionigid'Alicarnasso, Svetonio, Plinio, Gellio attinsero a lui ...
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PROCIDA (A. T., 27-28-29; gr. Προχύτη, lat. Prochãta)
Carmelo Colamonico
È una delle isole che costituiscono il cosiddetto Gruppo partenopeo e che in parte circoscrivono verso occidente il golfo di Napoli. [...] che gli antichi disputarono sull'origine del suo nome: Dionigid'Alicarnasso la vuole così detta dal nome della nutrice di Enea , dai servizî di navigazione del golfo di Napoli, con l'isola d'Ischia, con Torregaveta o con Baia, e con Napoli.
Bibl.: M ...
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GIORGIO da Trebisonda
Remigio Sabbadini
Umanista. Volle esser detto Trapezuntius, sebbene fosse cretese. Nato nel 1395, fu chiamato a Venezia da Francesco Barbaro, forse sin dal 1412; nel 1416 era all'università [...] le slegature e le sproporzioni, costituisce un vero trattato generale, desunto in massima parte da Aristotele, Dionigid'Alicarnasso, Ermogene di Tarso; notevoli soprattutto i capitoli sulla compositio, sulla poetica e la storiografia.
Bibl.: G ...
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TARPEA (Tarpeia)
Plinio Fraccaro
Secondo la tradizione più antica (Fabio Pitto e in Dionigid'Alicarnasso, II, 38-40), T., figlia di Spurio Tarpeo, custode della rocca capitolina al tempo dell'assedio [...] Sabini di Tito Tazio, s'invaghì delle armille e degli anelli d'oro che i Sabini portavano al braccio sinistro. Chiamato perciò il fatto al tempo dell'assedio gallico. Calpurnio Pisone (in Dionigi, loc. cit.), cui sembrava assurdo che ogni anno i ...
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MEZENZIO
Nicola Turchi
. Re degli Etruschi di Cere (Agylla, l'attuale Cerveteri), nella cui leggenda s'intrecciano elementi varî, di cui ci sono testimonî Catone (in Plinio il Vecchio), Varrone, Livio, [...] il voto, fece una sortita notturna riuscita vittoriosa, chiusasi con la morte di Lauso; allora M. domandò la resa e secondo Dionigid'Alicarnasso (I, 56), strinse con i Latini un trattato di amicizia, mentre, secondo Servio (Ad Aen., I, 267), M. e ...
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CECILIO (Καικίλιος, Caecilius) di Calatte
Manara Valgimigli
Nato da famiglia servile ebraica, verso il 50 a. C., si chiamava in origine Arcàgato, e il nome romano lo ebbe certo da un Cecilio che lo [...] liberò e lo portò a Roma. E a Roma fu scolaro del retore pergameno Apollodoro, e amico di Dionigid'Alicarnasso; insegnò retorica. Quando e dove morì non sappiamo.
Delle sue opere ci restano molti titoli e scarsi frammenti. Furono, in maggior parte, ...
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