Magistrato di Roma antica e anche di alcune città latine e volsce. Inizialmente addetti alla custodia dei templi (aedes) delle divinità plebee (Cerere, Libero e Libera), a partire dal 367 a.C. gli e. furono [...] intera cittadinanza. Si conservò, tuttavia, la distinzione tra e. plebei (2 membri, eletti dai concili della plebe) ed e. curuli (2 membri, eletti dai comizi tributi, che potevano essere sia patrizi sia plebei), che finirono comunque per formare un ...
Leggi Tutto
EDILI (aedīles)
Arnaldo Momigliano
Magistrati di città sabine e latine, tra cui Roma. A Roma gli edili non sono originarî, perché non sono in un primo tempo magistrati civici, ma funzionarî plebei. Originaria [...] della plebe nel sopra intendere a ciascuna di queste regioni, ma limitatamente alle cerimonie religiose. Gli edili, e più precisamente gli edilicuruli, furono portati da Roma nell'organizzazione dei municipî e delle colonie. In linea generale si può ...
Leggi Tutto
ALBO (lat. album, più propriamente tabula dealbata)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Carlo Alberto COBIANCHI
È la tavola di legno ingessata, che in Roma e nel mondo romano serviva alla pubblicazione degli atti [...] albo scrib.).
Particolare importanza ebbero gli albi dei magistrati giusdicenti (come i pretori, urbano e peregrino, gli edilicuruli, i governatori delle provincie), contenenti le direttive alle quali la giurisdizione si atteneva, e le formule delle ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le fonti del diritto
Antonio Banfi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nello studio del diritto si usa distinguere fra fonti di cognizione [...] giurisdizionali minori (limitate essenzialmente alle liti sorte nei mercati) sono attribuite agli edilicuruli. I pretori (e in misura minore gli edili) esercitano una fondamentale azione di modernizzazione del diritto romano attraverso la creazione ...
Leggi Tutto
Nel diritto pubblico romano, atto con cui un magistrato munito di imperium dichiarava pubblicamente i criteri cui era ispirata la sua attività di governo. Particolare rilievo assunsero, nel corso dell’epoca [...] ; in particolare di quelle che specificamente commentavano il contenuto dell’e. non solo dei pretori, ma anche degli edilicuruli e dei governatori provinciali.
In un’altra accezione, il termine passò a indicare la più ufficiale e importante delle ...
Leggi Tutto
Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] ius praetorium, ma meno propriamente, giacché non erano solo i pretori a emanare gli editti in questione, ma anche gli edilicuruli e i governatori provinciali. Il diritto onorario non era formato da regole generali e astratte, non essendo l’editto ...
Leggi Tutto
Scienza e attività professionale che hanno per oggetto lo studio e la terapia delle malattie degli animali e inoltre i problemi biologici, sanitari e igienici connessi con il loro allevamento e la loro [...] di civiltà del popolo romano, già nel 2° sec. a.C. la vendita della carne è subordinata alla visita sanitaria degli edilicuruli: sono già operanti le grandi istituzioni igieniche con a capo il praefectus annonae e il praefectus urbis e, all’epoca ...
Leggi Tutto
Nell’antica Roma, toga (praetexta) intessuta con orlo di lana purpurea. Era usata dai magistrati che avevano diritto alla sella curulis (consoli, pretori, edilicuruli, censori); da alti sacerdoti (il [...] flamen dialis, i pontefici, i quindecenviri, gli arvali); dai supremi magistrati municipali; dai fanciulli finché non deponevano gli insignia pueritiae, verso il diciassettesimo anno di età, e assumevano ...
Leggi Tutto
Giurista romano (sec. 1º-2º d. C.) vissuto probabilmente fra Nerone e Adriano. Gli si attribuiscono, sulla base di citazioni di giuristi posteriori, un commentario all'editto del pretore in circa 40 libri [...] e uno all'editto degli edilicuruli, nonché un trattato De stipulationibus. Dalle dottrine che gli si ascrivono e dal rispetto col quale è citato, s'induce che fu giurista finissimo, particolarmente esperto nella formulazione dei principî. ...
Leggi Tutto
Giureconsulto romano (sec. 1º d. C.), console (69 d. C.), allievo di Masurio Sabino e di Cassio Longino, dopo la deportazione di quest'ultimo (65) fu considerato come il principale rappresentante della [...] scuola sabiniana. Nessun frammento di sue opere si trova nel Digesto, ma dai giuristi è citato sovente un suo commento all'editto degli edilicuruli. ...
Leggi Tutto
curule
agg. [dal lat. curulis, der. di currus «cocchio»]. – Sella c.: sedile pieghevole ornato d’avorio che, nell’antica Roma, era il simbolo del potere giudiziario; magistrati c., magistrature c., i consoli, i censori, i pretori, gli edili,...
magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario latino), persona, oppure organismo, che...