esotismo Il gusto, la ricerca e l’uso delle cose forestiere, estranee alle tradizioni locali, nelle arti e nella vita. La visione e la conoscenza di mondi [...] lontani, hanno certamente ridotto quegli spazi della fantasia che avevano alimentato il gusto dell’esotico. Malgrado ciò, una sorta di e. di consumo si è potuto intravvedere nelle ... ...
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Reynolds ‹rènldʃ›, Gregorio. - Poeta boliviano (Sucre 1882 - [...] La Paz 1948). Tra i maggiori esponenti del modernismo nel suo paese, seppe fondere l'esotismo e i temi mitologici proprî di tale poetica con motivi legati alla realtà locale. Alla ...
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Zòlla ‹z-›, (Venanzio) Élemire. - Narratore e saggista italiano ( [...] letteratura anglo-americana nell'univ. di Roma (I letterati e lo sciamano, 1969; L'esotismo nella letteratura angloamericana, 1978; Il Novecento americano, 3 voll., 1981-83). Su un ...
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Browning, Tod. - Regista cinematografico statunitense (Louisville 1882 - [...] bizzarra storia criminale; la mistura di ingredienti a effetto trovò la sua celebrazione nell'esotismo di The road to Mandalay (Il capitano di Singapore , 1926). Si può considerare ...
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Dauthendey ‹dàutëndai›, Max. - Scrittore tedesco (Würzburg [...] certo tempo al gruppo di Stefan George . Ebbe largo successo come esponente di un esotismo coloristico e sensuoso che rendeva accessibili a un pubblico non molto differenziato temi ...
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HAWKES, John Clendennin Burne Jr (App. IV, ii, p. 129). - Romanziere [...] . Con Death, sleep and the traveler (1974) H. aveva continuato nel solco dell'esotismo lussureggiante la 'triade sessuale' che, inaugurata da The blood oranges (1971), si sarebbe ...
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Heidenstam ‹hèidënstam›, Carl Gustaf Verner von. - Poeta e romanziere svedese (Olshammar, Örebro, 1859 - [...] ", 1888), sia col romanzo (Endymion, 1889) inaugurò nel Nord quel gusto dell'esotismo ed edonismo orientaleggiante che tanto aveva attratto i poeti simbolisti d'Europa. In sede ...
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MIZOGUCHI Kenji. - Regista cinematografico giapponese, nato nel 1898 e morto nel 1956. Personalità di primo piano della cinematografia internazionale, la sua attenzione [...] , con ritmo lento e pacato, al mondo nipponico senza concessioni all'esotismo occidentalizzato, sia che affrontasse con impostazione realistica problemi e ambienti moderni (Kiri ...
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PIOT, René. - Pittore e decoratore, nato a Parigi nel 1863. Lavorò alla Scuola di belle arti; nello studio di Gustave Moreau imparò a studiar da vicino i maestri [...] , che ricopiò spesso mirabilmente, e s'interessò nello stesso tempo a tutte le forme di esotismo. Fece viaggi in Algeria, in Italia e in Francia. Amico di Maurice Denis, aderì al ...
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Lugones ‹lugℎónes›, Leopoldo. - Scrittore argentino (Villa María del Río Seco, [...] ) perché riproponeva, con immagini ricche di metafore e con uno stile ridondante, l'esotismo e l'ispirazione pagana che egli stesso aveva messo in voga. Seguirono Crepúsculos del ...
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eṡotismo s. m. [der. di esotico, sull’esempio del fr. exotisme]. – 1. Con sign. concr., ogni elemento forestiero che appare nella letteratura o nell’arte. In linguistica, ogni elemento lessicale introdotto ...
eṡòtico agg. [dal lat. exotĭcus, gr. ἐξωτικός, der. di ἔξω «fuori»] (pl. m. -ci). – 1. (anche s. m.) Che proviene, che è importato da altre regioni, forestiero, straniero: termini, locuzioni, modi, costumi ...