cubani, esuli
Espatriati che in epoche diverse cercarono di ottenere l’appoggio degli Stati Uniti per rovesciare il regime al potere a Cuba. Fu il caso di José Martí contro l’occupazione spagnola nel [...] sec. 19° e degli anticastristi dopo la rivoluzione del 1959. Questi ultimi dettero vita al fallito sbarco nella Baia dei Porci e indussero Washington a imporre a Cuba un embargo economico per circa mezzo ...
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Scrittore statunitense (Clifton, Kansas, 1896 - Desert Hot Springs, California, 1956). Fu uno dei primi espatriati americani a Parigi dove, in una casa editrice di sua proprietà, pubblicò opere proprie [...] e di connazionali (tra i quali E. Hemingway e G. Stein); tale esperienza narrò nell'autobiografico Being geniuses together (1938). Oltre a volumi di poesie (Explorations, 1920; The portrait of a generation, ...
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Falascià Popolazioni di origine etiope e di religione giudaica dell’Etiopia settentrionale che resistettero strenuamente ai negus abissini, fino al definitivo assoggettamento e alla conversione al cristianesimo [...] -85 il governo israeliano organizzò il trasferimento in Israele di circa 8000 F. (su un totale intorno ai 25.000) espatriati nel Sudan in seguito alla carestia e ai conflitti in corso in Etiopia. Dopo il ristabilimento delle relazioni fra Addis Abeba ...
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BOWLES, Paul
Salvatore Rosati
Musicista e scrittore nordamericano, nato a New York il 30 dicembre 1910. Nel 1929 si trasferì a Parigi e ha fatto lunghi viaggi in Europa, Asia e Africa dove ha anche [...] ), The delicate prey (New York 1950), Let it come down (New York 1952), The spider's house (New York 1955). Espatriati, come l'autore stesso, i personaggi dei suoi romanzi, ambientati quasi sempre in Africa, fuggono da se stessi, dalla società, da ...
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BARNES, Djuna
Caterina Ricciardi
Scrittrice statunitense, nata a Cornwall-on-Hudson (New York) il 12 giugno 1892, morta a New York il 18 giugno 1982. Studia arte a New York ed esordisce giovanissima [...] ).
All'inizio degli anni Venti è a Parigi, dove diventa una delle più singolari protagoniste del movimento modernista promosso dagli espatriati inglesi e americani (E. Pound, J. Joyce, G. Stein, F. M. Ford, ecc.). Il suo primo romanzo, Ryder (1928 e ...
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Marocco
Paolo Migliorini e Silvia Moretti
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Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa nord-occidentale. Al censimento del 2004 la popolazione del M. ammontava a 29.476.000 ab. [...] classi di età denota una componente giovanile molto elevata (nel 2005 il 31% della popolazione aveva meno di 15 anni). Gli espatriati residenti all'estero, per lo più in Spagna e in Francia, erano circa 1.700.000 nel 2002. Nella classifica mondiale ...
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La più antica Repubblica d’Europa, completamente circondata da territorio italiano, tra la Romagna e le Marche.
Caratteristiche fisiche
Il piccolo Stato è situato sulle ultime propaggini dell’Appennino, [...] ) è modesto ma costante; dai primi anni del 21° sec. è andata accentuandosi la tendenza al rientro dei cittadini espatriati. Fuori dai confini dello Stato vivono circa 17.000 sammarinesi, in massima parte nelle regioni italiane confinanti, ma anche ...
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expat
s. m. e f. inv. Chi abbandona il proprio luogo d’origine per stabilirsi temporaneamente o definitivamente in un Paese straniero.
• Di sé [Vidiadhar Surajprasad] Naipaul parla come di «un perenne [...] che fanno impallidire il resto del mondo. È questa la cartolina inviata al Belpaese dagli expat. Abbreviazione di expatriate, gli espatriati. Quelli che lasciano per un po’ o per sempre la nazione di cui hanno ancora in tasca il passaporto. (Marcello ...
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Scrittore statunitense (n. Oak Park, Illinois, 1899 - m. Sun Valley, Idaho, 1961). Romanziere tra i più celebri del Novecento, tema ricorrente di tutta la sua opera è la sfida alla morte, carattere distintivo [...] fronte italiano e rimase ferito, guadagnandosi la medaglia d'argento al valor militare. Fu a Parigi (1921-26) col gruppo degli espatriati americani e subì l'influenza dello stile di G. Stein (Three stories and ten poems, 1923; In our time, 1925); i ...
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STYRON, William
Biancamaria Tedeschini Lalli
Scrittore americano, nato a Newport News, Virginia, l'11 giugno 1925. L'influsso di Faulkner, già chiaro dal primo romanzo di S., Lie down in darkness (1951; [...] sua ricerca narrativa, dal campo di marines di The long march (1956; trad. it., La lunga marcia, Torino 1967) all'Europa degli espatriati di Set this house on fire (1960; trad. it., E questa casa data alle fiamme, Torino 1964), campo e sfondo di una ...
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espatriare
(non com. spatriare) v. intr. [dal lat. tardo expatriare, der. di patria «patria», col pref. ex-] (io espàtrio, ecc.; aus. essere, più raram. avere). – Lasciare il territorio della patria (nell’uso burocr. anche per breve tempo,...
espatrio
espàtrio s. m. [der. di espatriare]. – L’espatriare, l’uscire dalla patria: ottenere, negare il permesso di e.; e. clandestino (propr. e. abusivo), il recarsi all’estero senza essere munito di passaporto o di altro documento equipollente.