Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Regno Unito di Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. [...] quella evasione dal Romanticismo più impegnativo che formerà un carattere dell’etàvittoriana. 7.2 Il compromesso vittoriano. - L’espressione ‘compromesso vittoriano’ indica lo ...
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WHITE MARIO, Jessie. – Nacque il 9 maggio 1832 a Gosport, una cittadina vicino Portsmouth, in Inghilterra, da Thomas e da Jane Teage Meriton. Il padre lavorava [...] e Roger Dale – si soffermavano sui disagi diffusi tra operai e contadini nell’etàvittoriana, ed esaltavano l’educazione come strumento per promuovere il progresso sociale, nella ...
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umorismo La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti e comunque divertenti della [...] dell’u.), T. de Quincey, T.L. Peacock. La sentimentalità e il riserbo dell’etàvittoriana dovevano fare del humour una delle forme preferite nella vita e nella letteratura: si ...
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Tennyson ‹tènisn›, Alfred. - Poeta inglese (Somersby, Lincolnshire, 1809 - Aldworth, [...] dai suoi versi melodiosi; risentì poi della reazione che condannò in blocco l'etàvittoriana; nel secolo successivo si è avuta tuttavia una più serena valutazione storica della ...
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Macaulay, Thomas Babington. - Storico, saggista e uomo politico inglese (Rothley Temple, Leicestershire, 1800 - [...] . Quest'opera, dal successo senza precedenti, fu letta dalla società borghese dell'etàvittoriana come la giustificazione e l'esaltazione delle proprie conquiste. Vita Studiò al ...
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Dickens ‹dìkinʃ›, Charles John Huffam. - Scrittore (Landport, Portsea, 1812 - Gadshill Rochester 1870). Sin dall'infanzia, povera e dolorosa, fu a contatto con [...] ma nonostante l'ottimismo che fa dei suoi romanzi il monumento più tipico/">tipico dell'etàvittoriana, egli fu il primo romanziere che sentì la poesia di certi aspetti e ambienti ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728). - Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa App.; per l'impero inglese, v. [...] nel mondo, l'ingenuo convincimento che bastasse una parola di fermezza, come in etàvittoriana, e di militante democrazia per incutere ai dittatori timore e rispetto, arginandone ...
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CARLYLE, Thomas. - Scrittore inglese, nato il 4 dicembre 1795 a Ecclefechan (Dumfriesshire), morto a Londra il 4 febbraio 1881: personalità complessa, [...] naturale che spiaccia agli esteti; com'è naturale che spiacesse a qualche critico dell'etàvittoriana, e anche all'acuto ma compassato Arnold. È un antirazionalista; ed è naturale ...
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RUSKIN, John. - Critico d'arte e riformatore sociale, nato a Londra l'8 febbraio 1819, morto a Brantwood (Lake District) il 20 gennaio 1900. Di genitori scozzesi [...] bande gialle e rosse) che costituiscono una delle più tipiche e sgradevoli manifestazioni dell'etàvittoriana. Più tardi il R. tentò di declinare la responsabilità di tali brutture ...
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EUFEMISMO (gr. εὐϕημισμός da εὖ "bene" e ϕημί "dico"). - Espressione attenuata a cui si ricorre in luogo dell'espressione usuale per riguardi religiosi ovvero sociali. (Eufemia era chiamato [...] abbondante: un grande consumo ne è stato fatto, per esempio, in Inghilterra, nell'etàvittoriana. Ecco le principali categorie semantiche in cui si hanno eufemismi: Divinità. - In ...
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whig ‹u̯ìġ› s. ingl. [prob. abbreviazione di Whiggamore, nome di un gruppo di insorti scozzesi, nel 1648] (pl. whigs ‹u̯ìġ∫›), usato in ital. al masch. – Denominazione storica di uno dei due grandi partiti ...
saga1 saga1 f. [dal ted. Sage, e questo dal norreno saga, dello stesso tema di segja «dire» (cfr. ted. mod. sagen «dire»)]. – 1. Racconto epico, leggenda delle antiche letterature nordiche: la saga1 dei ...