castrazione medicina Operazione mediante la quale vengono [...] evoluzione di determinati tumori maligni. antropologia La c. dell’uomo (anche detta evirazione) è praticata da sempre, per scopi diversi da quelli strettamente chirurgici e ...
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eunuco Uomo privo di facoltà virili o per difetto organico o in seguito a evirazione. Gli e. erano in origine i camerieri dei principi orientali. Con tale funzione sono ricordati anche nella Bibbia, dove non è fatta però allusione a minorazioni fisiche. In Cina si ebbero e. fin dalla dinastia Chou ( ...
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MANCINI, Giovanni Battista (Giambattista). - Nacque ad Ascoli Piceno il 1( genn. 1714. Dopo aver subito l'evirazione, a 12 anni fu mandato a Napoli a studiare professionalmente la musica e il canto sotto la guida di L. Leo. Bologna fu l'altro polo importante per la sua formazione: proseguì lo studio ...
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Galli (gr. Γάλλοι; lat. Galli) Sacerdoti della Gran Madre degli dei, [...] deriverebbe dal fiume Gallos, in Frigia). Condizione per adire al sacerdozio dei G. era l’evirazione (il prototipo mitico dei G., il dio Attis , si era autoevirato), benché si sia ...
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CONTI, Gioacchino (detto Gizziello o Egizziello). - Nato ad Arpino (Frosinone) il 28 febbr. 1714, forse da Nicola (compositore ed organista nella reale cappella [...] . del Settecento, Venezia 1897, pp. 118, 157, 163 s., 175, 179; G. Monaldi, Cantanti evirati celebri, Roma 1919, pp. 74 S.; B. Croce, I teatri di Napoli dal Rinascimento..., in ...
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MUSTAFÀ, Domenico. – Nacque a Sterpare di Sellano (Perugia) il 16 aprile 1829, da Francesco e da Petronilla Vitali. Non si hanno notizie sui primissimi anni della giovinezza [...] dell’Archivio di S. Pietro a Perugia. Catalogo, Perugia 1986, ad ind.; P. Barbier, Gli evirati cantori, Milano 1991, pp. 28 s., 116, 212-215; T. Chirico, Il fondo musicale della ...
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EUNUCHISMO (XIV, p. 569). La condizione dell'eunuco nel diritto romano. - Per tutta l'epoca nazionale del diritto romano la condizione degli eunuchi fu presa in considerazione soltanto [...] dal diritto penale, che puniva l'evirazione e anche colui che spontaneamente si fosse lasciato evirare; tali disposizioni furono mantenute nei primi tre secoli dell'Impero e vi si ...
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GUADAGNI, Gaetano. - Nato a Lodi o a Vicenza l'11 dic. 1729, non si hanno notizie sulla sua prima formazione musicale; fu fratello di Lavinia e Angiola, anch'esse [...] . Nel 1753 fu a Lisbona, dove sarebbe stato per qualche tempo allievo del celebre evirato Gioacchino Conti, detto Gizziello, quindi nel 1754 cantò al Concert spirituel di Parigi e ...
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Origene Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). La vita. Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all’insegnamento [...] Demetrio gli affidò la preparazione dei catecumeni. A questo momento risale la sua evirazione, che può essere conseguenza del desiderio da parte del giovane maestro, che insegnava ...
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MAJORANO, Gaetano, detto Caffarelli (Caffarello, Caffariello, Caffarellino, Gaffarello). - Nacque a Bitonto il 12 apr. 1710, da Vito e Anna Fornella. Un maestro [...] in seguito dal M.) si incaricò di seguirne i progressi musicali, di provvedere all'evirazione e di indirizzarlo dodicenne a Napoli. Si tratta probabilmente di Domenico Cafaro che ...
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evirare v. tr. [dal lat. evirare, der. di vir «uomo, maschio», col pref. e-1]. – Privare degli orga-
ni della virilità mediante castrazione. In senso fig., letter., rendere fiacco, debole, privare di energia: fan dello stile una faccenda separata...