Fatìmidi (o Fatìmiti). - Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della [...] la Tunisia ai vassalli ziriti. L'apogeo della potenza fatimida in Egitto sta tra la fine del 10º e nel 1171 pose fine al califfato fatimida d'Egitto, restituendo questo paese all ... ...
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al-Mustànṣir. - Califfo fatimida d'Egitto (n. 1029 - m. 1094), salito al trono nel 1036. [...] Il suo lungo regno parve segnare l'apogeo della potenza fatimida (nel 1059 fu per un momento riconosciuto califfo persino a Baghdād ) e della corrente religiosa ismailita, ma ... ...
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al-Musta‛lī ⟨... -à῾lii⟩. - Califfo fatimida d'Egitto (n. 1074 - m. 1101). Successe (1094) al padre [...] Nizār, ciò che dette origine a una grave scissione all'interno del movimento ismailita. Sotto di lui l'impero fatimida perdette Gerusalemme , conquistata dai crociati (1099). ... ...
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al-Mu‛izz ‹al mù῾iʃ›. - Califfo fatimida d'Egitto ( Mahdia [...] 931 - Il Cairo 975). Salì al trono nel 952. Sotto di lui la dinastia fatimida si spostò dalla Tunisia , dove aveva avuto origine col Mahdī ῾Ubaid Allāh , all'Egitto, conquistato ... ...
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al-Ḥā´kim bi Amr Allāh. - Califfo fatimida d'Egitto, regnò dal 996 al 1021 d. C. Figura assai complessa, favorì lo sviluppo delle scienze e delle lettere, con la fondazione/">fondazione al Cairo della prima università musulmana (1005), cui era annessa una considerevole biblioteca, ma fu nello stesso ...
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al-῾Azīz bi-llāh 〈al ῾aʃìiʃ bi llàah〉. - Califfo fatimida (955- [...] più illuminati sovrani della dinastia, per tolleranza religiosa, saggia amministrazione e abile politica estera, per cui lo stato fatimida raggiunse con lui la massima estensione. ... ...
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al-Qā'im bi-Amr Allāh ‹al ḳàaim bi amr allàah›. - Califfo fatimida, regnò [...] , e che doveva riuscire solo al suo successore al-Mu῾izz: sotto al-Q. l'impero fatimida giunse alla Cirenaica, e lanciò scorrerie navali contro la Francia , Genova e le coste della ... ...
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al-Mustàngid. - Califfo abbaside (n. 1116 - m. 1170), succeduto al padre al-Muqtafī (1160). L'estinzione del [...] rivale califfato fatimida in Egitto sembrò rialzare sotto di lui le sorti e il prestigio del califfato di Baghdād , ma solo il suo successore al-Mustaḍī fu riconosciuto in Egitto. ...
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al-Azhar Moschea e scuola superiore di studi musulmani del Cairo. [...] Fondata come luogo di culto nel 970 dal generale fatimida Giawhar, cominciò presto a servire da luogo d’istruzione per le discipline religiose e giuridiche, comprese le scienze ...
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Shīrkūh ‹šiirkùuh›. - Generale curdo (m. 1169), dapprima ufficiale di Nūr ad-Dīn (Norandino), [...] principe di Aleppo e Damasco, poi visir del sultano fatimida d'Egitto al-῾Āḍid. Morì in Egitto, aprendo la carriera a suo nipote Saladino. ...
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fatimita agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la ...
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia ...