Fatìmidi (o Fatìmiti). - Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della [...] la Tunisia ai vassalli ziriti. L'apogeo della potenza fatimida in Egitto sta tra la fine del 10º e nel 1171 pose fine al califfato fatimida d'Egitto, restituendo questo paese all ... ...
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Jawhar al-Siqilli Generale fatimide (m. 991). Probabilmente liberto di origine non araba, J. conquistò, per conto del califfo al-Mu’izz, il Nord Africa e, nel 969, l’Egitto, [...] governatore. Nel corso della guerra mossa ai carmati, nel 976, annesse all’impero lo Hijaz, a seguito di ciò la khutba della Mecca fu letta nel nome del califfo fatimide. ... ...
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al-Hakim Sesto califfo fatimide (n. 985-m. 1021). Famoso per la gestione stravagante e crudele del suo governo, per la repressione dei sudditi ebrei e cristiani – contraria alla tolleranza della propria tradizione dinastica –, per l’eccentricità della sua condotta personale e la pretesa di essere ...
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d’Egitto (n. 1029-m. 1094). Salito al trono nel 1036, il suo lungo regno segnò l’apogeo della potenza fatimide (nel 1059 fu per un momento riconosciuto califfo persino a Baghdad) e dell’ismailismo, ma conobbe anche gravissime crisi interne causate dallo strapotere dei mercenari turchi e berberi ...
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al-Mu‛izz Quarto califfo fatimide (al-Mahdiyia 931-Il Cairo 975). Salito al trono nel 952, si dedicò a rafforzare il dominio nordafricano contro i ribelli berberi e contro il [...] il dominio nordafricano nelle mani di signori vassalli. L’ulteriore conquista di Palestina e Siria e del Hijaz portò l’impero fatimide sotto al-M. alla sua massima estensione. ... ...
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Mahdia (o Mehdia; arabo al-Mahdiyya) Cittadina della [...] omonimo. Villaggio fenicio, poi romano, la città fu costruita nel 916 dal primo califfo fatimide ‛Ubaid Allāh al-Mahdī. In posizione strategica sul mare, ebbe un ruolo nelle ...
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al-Musta‛li, Abu al-Qasim Califfo fatimide d’Egitto (n. 1074-m. 1101). Succedette nel 1094 al padre al-Mustansir, che lo aveva preferito al fratello maggiore Nizar, fatto che fu all’origine di una grave scissione all’interno del movimento ismailita (➔ nizaridi). Gli affari del suo regno furono ...
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in Nordafrica (m. 911). Propagandista sciita ismailita, si alleò con il mahdi ‛Ubayd Allah, futuro califfo fatimide, per diffonderne il credo fra le tribù berbere, combattendo vittoriosamente gli Aghlabidi in nome del nuovo potere. Lo stesso mahdi, che egli aveva fatto riconoscere sovrano, lo ...
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L'Africa islamica: Egitto di Maria Antonietta Marino INQUADRAMENTO STORICO Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva dal termine usato per indicare gli accampamenti militari dei primi conquistatori [...] 1100 e il 1110. Come in questo caso, molti dei mausolei di A. vengono comparati ai mausolei fatimidi del Cairo. Il X e l'XI secolo vedono la nascita e la diffusione in varie parti ...
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Bulujjin ibn Ziri Primo emiro ziride d’Ifriqiya (m. 984). Nominato governatore dell’Ifriqiya dal fatimide al-Mu‛izz per i successi riportati contro le tribù berbere del Nord Africa, fondò Algeri. Morì nel corso di una spedizione militare. ...
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-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia ...
fatimita agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la ...