Festival cinematografico istituito nel 1951 su iniziativa degli Stati Uniti e dell'Alleanza occidentale, per riavviare l'attività culturale diBerlino, in ripresa dopo le distruzioni della guerra. Nel [...] corso degli anni si è imposto come uno dei più importanti appuntamenti del cinema mondiale. Per la sua collocazione geografica, rappresentò un importante ponte culturale tra Est e Ovest, promuovendo i ...
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(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] R. Gluckmann, presso la sede centrale della Deutsche Bank (1997).
Cinema
Per il festival cinematografico ➔ Berlino, Festivaldi.
Filosofia
Circolo di B. Gruppo di scienziati e filosofi (i due più eminenti rappresentanti furono H. Reichenbach e C.G ...
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Festival
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Cenni storici e nascita dei festival cinematografici
Il termine festival (dal francese antico) è entrato nell'uso internazionale attraverso l'inglese. A partire [...] tra i f.: oltre alla Mostra del cinema di Venezia e al Festivaldi Cannes, che godono di un particolare rilievo a livel-lo internazionale per il loro consolidato prestigio, anche i FestivaldiBerlino, Mar del Plata, Shanghai, Mosca, Karlovy Vary ...
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Sen, Mrinal
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Faridpur (Bengala Orientale, od. Bangla Desh) il 14 maggio 1923. È una delle figure più importanti del cinema indiano, insieme [...] . Nel 1981 con Akaler sandhaney (1980, In cerea della carestia) ha vinto il Premio speciale della giuria al FestivaldiBerlino, mentre nel 1983 al Festivaldi Cannes gli è stato attribuito un premio della giuria per Kharij (1982, Respinto).
L'amore ...
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Quilici, Folco
Andrea Di Mario
Documentarista, scrittore, saggista e autore televisivo, nato a Ferrara il 9 aprile 1930. Nel porre al centro del suo lavoro il rapporto tra l'uomo e il mare e, più in [...] ai numerosi riconoscimenti ottenuti nel corso della sua carriera, nel 1957 è stato premiato con l'Orso d'argento al FestivaldiBerlino per L'ultimo paradiso (1957).
Esordì con Attorno a una scogliera (1952), ampliando Pinne e arpioni, titolo del suo ...
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Huppert ⟨üpèer⟩, Isabelle (propr. Isabelle Anne). - Attrice cinematografica francese (Parigi 1955). Interprete intensa e dai tratti profondamente inquieti, ha lavorato con i più importanti registi francesi, [...] con la Coppa Volpi nel 1988 per Une affaire de femmes e nel 1995 per La cérémonie (Il buio nella mente), al FestivaldiBerlino (con le altre attrici del cast) per 8 femmes. Inoltre, nel 2005 le è stato conferito a Venezia un Leone speciale alla ...
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Regista cinematografico georgiano (n. Tbilisi 1934). Dopo studî di musica e matematica si diplomò in regia a Mosca, come allievo di A. P. Dovženko. Dopo Aprel´ (1961), Listopad (La caduta delle foglie, [...] Venezia, e Lundi matin (2002), con il quale ottenne l'Orso d'argento per la regia al festivaldiBerlino. Il suo capolavoro resta La chasse aux papillons (1992), parabola esemplare sulla continuità dei riti e sulla fine della civiltà occidentale. La ...
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Skolimowski, Jerzy. - Regista polacco (n. Łódź 1938). Dopo aver studiato etnografia e storia all'università di Varsavia, si è diplomato in regia alla Scuola di cinematografia di Łódź. Cresciuto nell’ambito [...] (1965) e Bariera (1966; Barriera), con Le départ (1967; Il vergine) ha ottenuto l'Orso d'oro al FestivaldiBerlino. Ha inoltre ricevuto al Festivaldi Cannes il Gran premio speciale della giuria con The shout (1978; L'australiano) e il Premio per la ...
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Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, [...] Uniti: Cul-de-sac (1966) ha ricevuto l'Orso d'oro al FestivaldiBerlino e il premio della critica alla Mostra del cinema di Venezia; The pianist (2002) ha vinto la Palma d'oro al Festivaldi Cannes e nel 2003 l'Oscar per la regia.
Vita e opere
Poco ...
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Fava, Giuseppe (Pippo). – Giornalista e scrittore italiano (Palazzolo Acreide, Siracusa, 1925 - Catania 1984), vittima della mafia. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1947 presso l’Università di Catania, [...] 1983), sceneggiatore (Palermo or Wolfsburg, per la regia di W. Schroeter, vincitore nel 1980 dell'Orso d'Oro al FestivaldiBerlino) e narratore (la raccolta di racconti Pagine, 1969; i romanzi Gente di rispetto, 1975, Prima che vi uccidano, 1976, e ...
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morettizzare
v. tr. Adeguare alle caratteristiche e allo stile di Nanni Moretti. ◆ «Ragazzi, guardate che sono cose che succedono nella vita». Nanni Moretti vuol tagliar corto sulla scena del sesso in «Caos Calmo», dall’8 febbraio in 300 copie...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...