Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] o extramentali, cioè di avere un intrinseco contenuto (➔ intenzionalità). L’intenzionalità è al centro dell’attenzione di numerosi filosofianalitici, da Searle e D.C. Dennett a J. Fodor, e costituisce probabilmente l’argomento che più di ogni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il saggio On Denoting di Bertrand Russell del 1905 è un testo epocale. Sia per il metodo [...] 1905. Questo non toglie che nei contenuti non esista probabilmente nessun nucleo di tesi che sia comune a tutti i filosofianalitici. Anche un compito semplicissimo, come quello di proseguire nello stesso modo la serie di questi numeri: 2, 4, 6, 8 ...
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Ambito di ricerca filosofica, sviluppatosi soprattutto nella filosofiaanalitica, che verte sulle teorie etiche (➔ etica). La m. studia il linguaggio etico al fine di analizzare le condizioni di validità [...] dei suoi enunciati e la possibilità di parlare sensatamente in etica di fatto, verità, oggettività, universalità ...
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Oxford, Scuola analitica di
Indirizzo della filosofiaanalitica (detto anche filosofia di O. o filosofia del linguaggio ordinario) sviluppatosi nel Novecento, tra le due guerre mondiali e nell’immediato [...] ’univ. di Oxford, i quali, riallacciandosi particolarmente alla filosofia del «senso comune» di Moore e alle tecniche analitiche del ‘secondo’ Wittgenstein, hanno teorizzato la filosofia come «analisi del linguaggio ordinario». Nella concezione di ...
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filosofìa della ménte Area di studio sviluppatasi nel contesto della filosofiaanalitica che dibatte questioni come il rapporto tra mente e cervello, l'intenzionalità, i modelli neurobiologici della coscienza, [...] la concezione computazionale o modulare della mente. I principali esponenti sono D.C. Dennett (n. 1942), J.R. Searle, H. Putnam, J.A. Fodor (n. 1935). (➔ anche filosofiaanalitica) ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] e analisi
L’antica idea della f. come analisi e come liberatrice da fattori di confusione concettuale si ritrova nella filosofiaanalitica. Tale idea viene per es. espressa da B. Russell quando afferma che solo attraverso rigorosi metodi di analisi è ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] .
Il Novecento
Con il Novecento, soprattutto in area anglosassone, la ricerca filosofica sulla m. raggiunge i risultati più significativi.
Neopositivismo e filosofiaanalitica. - La fase fisicalistica del neopositivismo, soprattutto per opera di R ...
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Filosofo statunitense (Chicago 1926 - Boston 2016). Filosofo dai molteplici interessi e dalla vasta produzione, P. è collocabile all'interno della corrente analitica così come questa si è venuta configurando [...] scienza, intervenendo successivamente nella maggior parte dei settori oggetto di studio in filosofiaanalitica, dalla filosofia della matematica e della logica alla filosofia del linguaggio, della mente e della morale, nei quali ha fornito originali ...
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Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] delle m. post-kantiane d’individuare una struttura immutabile del pensiero umano. La m. descrittiva, che vari esponenti della filosofiaanalitica (S. Hampshire, D.F.S. Pears) hanno cercato di elaborare, recupera in parte il programma kantiano d ...
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Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro. Con questo termine si suole rendere in italiano quello tedesco di [...] re-enactment di R.G. Collingwood in Gran Bretagna), il rinnovato dibattito ha preso le mosse da alcuni sviluppi della filosofiaanalitica del linguaggio e della mente, in particolare da una celebre tesi di W.V. Quine secondo la quale l’attribuzione ...
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analitica
analìtica s. f. [dall’agg. analitico, attrav. il titolo di due opere di logica di Aristotele, ᾿Αναλυτικὰ πρότερα «Analitici primi» e ᾿Αναλυτικὰ ὕστερα «Analitici secondi»]. – Nella filosofia aristotelica, la ricerca delle forme elementari...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...