FINZIA (Φιντίας). - Ceramista attico, il cui nome, anche sotto le forme Filzia, Finti, Fizia, ricorre, seguito dalla forma verbale ἔγραψεν, su cinque vasi, tutti a figure rosse di [...] col mito di Eracle e Alcioneo adorna i lati esterni della tazza, è ripreso da Finzia in quel vaso che conosciamo come il suo capolavoro, l'anfora del Museo nazionale tarquiniese ... ...
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FINZIA (Φιντίας). - Tiranno di Agrigento, sorto nel periodo che sta fra la morte di Agatocle e la venuta di Pirro in Sicilia (289-278 a. C.). A Siracusa nello stesso tempo era salito al potere Iceta. Le rivalità fra i due stati divamparono, e ne nacque una guerra in cui F., che si era avanzato in ...
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Damóne e Fìnzia 〈...-z-〉 (gr. Δάμων καὶ Φιντίας, lat. Damon et Phintias; erronea la forma Pizia per Finzia). - Due pitagorici di [...] df="None" uri="/enciclopedia/siracusa/">Siracusa il cui nome è sinonimo di fedele amicizia. Finzia, condannato a morte dal tiranno Dionisio II, ottenne di andar libero per qualche ... ...
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FINZIADE. - Dopo la distruzione di Gela, a opera dei Mamertini, nel 282 a. C., Finzia, divenuto tiranno d'Agrigento, compì la devastazione della città perché i nemici [...] dal tiranno ebbe il nome e che è ricordata più volte dalle fonti. Secondo Diodoro, Finzia avrebbe cinto di mura la città, la quale ebbe anche un foro considerevole e templi insigni ... ...
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Ìceta II tiranno di Siracusa. - Governò dopo la morte di Agatocle (289 a. C.). Resisté ai mercenarî di Menone di [...] type="tag" score="2.5" df="None" uri="/enciclopedia/segesta/">Segesta (i Mamertini), combatté Finzia tiranno di Agrigento e (278) fu cacciato dai Siracusani, che si diedero a Pirro ...
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(v. vol. IV, p. 6ι6). - La storiografia topografica di L. ha come punto di partenza la notizia di Diodoro (XXII, 2,2; 7,1) secondo cui Finzia, tiranno di Agrigento, fonda una città, Finziade, e vi insedia i Geloi scampati alla distruzione del 286 a.C. Nel XVI sec. Fazello e Arezzo sostengono che L ...
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Gela Comune della prov. di Caltanissetta [...] una breve interruzione, fino alla morte (289). Nel 282 i Mamertini la distrussero e Finzia, tiranno di Agrigento, trasferì gli abitanti nella nuova città di Finziade (280), oggi ...
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AGIRA (A. T., 27-28-29). - Sino al 1860 S. Filippo Argirò, città della Sicilia centrale (Enna), posta su di un'altura che chiude a S. la valle del Salso (Simeto), dominata da un castello [...] a lotti il territorio agirese. Vel 279 era da alcuni anni sotto la tirannide di Finzia, signore di Agrigento, del quale peraltro riuscì a liberarsi (Diod., XXII, 2, 3). Durante il ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29). - È la maggiore isola del Mediterraneo. Sommario. - Geografia: Generalità (p. 654); Rilievo (p. 655); Geologia [...] dallo Stretto. Agrigento venne in potere di Finzia, che prese titolo di re, allargò circa il 280 a. C. il tiranno di Agrigento Finzia fonda una città alla quale dà il suo nome e ...
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PANNILINI, Barnaba (Barnaba Senese). – Figlio di Nanni di Barna, nacque a Siena, dove fu battezzato il 15 ottobre 1399. Il padre, imprenditore tessile, ricoprì importanti uffici [...] al punto che i due letterati si paragonavano agli eroi antichi dell’amicizia Damone e Finzia. Il legame si rafforzò nel 1436, quando Barnaba sposò Taddea, figlia di Andrea di ...
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cyberbullo s. m. Bullo virtuale, che agisce servendosi della rete telematica. ◆ Al bullo, il cyberbullo sta come, nel caso della peste, stavano al virus gli untori. Diffonde, restando incappucciato. S’insinua, ...
autocomprensione s. f. Comprensione di sé stessi. ◆ Se, come è stato detto da molti e come mi sembra ragionevole credere, [Sigmund] Freud si è posto un problema simile a quello di Socrate, «conosci te ...