Liutaio (Salò 1540 - Brescia 1609). Studiò probabilmente dapprima col padre (anch'egli liutaio), poi a Brescia (dal 1563) con G. Virchi e P. Micheli. Dai pochi esemplari rimasti dei suoi strumenti, s'avverte [...] la trasformazione e il trapasso dalle antiche viole al violino, della cui forma definitiva egli è ritenuto, da molti, inventore. L'arte del B. sembra dimenticare la finezza della fattura, ma ottiene una bella sonorità. ...
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Liutaio (Botticino Sera 1580 - Brescia 1632 circa). Studiò con GasparodaSalò. Lavorò a Brescia. Influì sull'arte dei liutai cremonesi, ricevendone poi a sua volta concreti suggerimenti. I suoi strumenti [...] (piuttosto rari ormai) hanno grandi pregi di fattura e un suono dolce, poco squillante. Furono usati, nell'Ottocento, da Ch. Bériot, O. Bull, H. Léonard, H. Vieuxtemps. Tra i suoi numerosi allievi, emerse Pietro Santo, già ritenuto, erroneamente, suo ...
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DRAGONETTI, Domenico
Francesco Vatielli
Contrabbassista, nato a Venezia il 7 aprile 1763, morto a Londra il 16 aprile 1846. Pressoché autodidatta, iniziò la sua carriera in vari teatri e nei pubblici [...] grande collezionista di quadri, d'incisioni, di strumenti musicali e di tabacchiere. Il suo favorito strumento (un contrabbasso di GasparodaSalò) si conserva ancora al museo di San Marco a Venezia: alcune sue partiture si trovano al British Museum. ...
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STRADIVARI, Antonio
Michelangelo Abbadò
Liutaio, nato verso la fine del 1643 probabilmente in un villaggio prossimo a Cremona. A Cremona lo S. venne giovinetto, e fu allievo di Nicola Amati, nel laboratorio [...] del timbro cupo che distingue le viole di GasparodaSalò, del Maggini e degli Amati.
L'abilità A. e A. E. Hill, A. S. sa vie et son øuvre, tradotta in francese da M. Reynold con la collaborazione di L. Cézard, Londra 1907. Altri scritti sullo S.: W. ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] delle pendici nord e ovest del colle del Castello che, dopo aver alimentato l'impianto termale in casa Cavadini (via GasparodaSalò), portava l'acqua girando poi sul lato sud, fino al monastero di S. Giulia, con derivazioni che rifornivano quasi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella vita musicale il Seicento segna un momento cruciale e apparentemente [...] e di suonare. Tre modi di comporre, di eseguire e, quindi, da parte del nuovo pubblico, di “ricevere” la musica.
Parola e “ Italia il primato della liuteria, con centro prima a Brescia (GasparodaSalò e Maggini), poi a Cremona (la famiglia Amati, la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Seicento segna l’affermazione del violino che diviene lo strumento principale [...] Jambe de Fer nell’Epithome musicale.
I primi violini giunti fino a noi sono quelli costruiti daGasparo Bertolotti, detto GasparodaSalò, nato appunto a Salò ma poi trasferitosi a Brescia, verso il 1562. La sua opera verrà continuata dal suo allievo ...
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liuterìa Arte di costruire strumenti musicali a corde, sia ad arco sia pizzicate; per estensione, bottega o laboratorio in cui si costruiscono viole, violini, violoncelli, contrabbassi, chitarre, tiorbe, [...] : P. Dardelli a Mantova, G. Brensi, G. Della Corna, Zanetto e Pellegrino da Montechiari, G.B. Doneda e G. Virchi a Brescia. Con G. Bertolotti detto GasparodaSalò (1540-1609), figlio di Francesco «Violì» liutaio «in contrada Violinorum», nacque il ...
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GUARNERI (non Guarnieri)
Michelangelo Abbadò
Celebri liutai, discendenti da nobile famiglia di Cremona. Quivi nacque verso il 1626 e morì nel 1698 Andrea. Allievo di Nicola Amati e forse anche di Antonio [...] varietà di modelli, non rivela nulla di originale, in quanto si mostra continuatore di GasparodaSalò e del Maggini nel contorno, e alla maniera di Gasparo disegna a punta gli esse, talvolta paralleli alla venatura, altre volte obliqui, oppure d ...
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