Romanzo (postumo, 1958) dello scrittore italiano G. Tomasi di Lampedusa (1896-1957). L'opera, cui Tomasi non poté mai dare l'ultima rifinitura, venne inizialmente pubblicata da G. Bassani e poi in edizione [...] fu immediato come pure il suo riconoscimento con la vincita del Premio Strega (1959). Dal romanzo il regista L. Visconti trasse l'omonima versione cinematografica (1963).
Per approfondire Il Gattopardo di Giorgio Gosetti (Enciclopedia del Cinema) ...
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di Fabio Magro* Gli anniversari, anche quelli meno rotondi, possono diventare occasione di riletture e ripensamenti. Sessant’anni esatti ci separano dalla morte di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e uno di meno dall’uscita della sua opera più importante ...
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Indimenticabile, il personaggio del principe Fabrizio Salina. Resta memorabile anche per la quasi inevitabile sovrimpressione, nella mente di ogni lettore del primo best seller letterario del dopoguerra, [...] Il gattopardo (1958), della persona (‘maschera ...
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TOMASI, Giuseppe, duca di Palma, principe di Lampedusa
Nunzio Zago
TOMASI, Giuseppe, duca di Palma, principe di Lampedusa.̶ – Nacque a Palermo il 23 dicembre 1896 da Giulio Maria, duca di Palma e principe [...] . 28-42; n. 4, pp. 17-32 (in volume con il titolo Il mito, la gloria, a cura di M. Staglieno, Roma 1989); Il Gattopardo, prefazione di G. Bassani, Milano 1958; I racconti, prefazione di G. Bassani, Milano 1961 (poi a cura di N. Polo, prefazione di G ...
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(o ozelot) Specie (Leopardus pardalis; v. fig.) di Carnivoro Felide, detto anche gattopardo o gatto pardino, diffuso nelle foreste e nelle zone aperte dall’Arizona all’Argentina settentrionale; lungo circa [...] 1 m, ha mantello aranciato con grandi macchie che nere ad anello distribuite in linee longitudinali lungo il corpo ...
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di Salvatore Silvano Nigro* Il 7 maggio del 1959 Roberto Bazlen, dopo aver letto Il Gattopardo, scrisse le sue impressioni di lettura. Andò oltre il romanzo. E azzardò un ritratto minimo dell’oscuro autore. [...] Si era immaginato Giuseppe Tomasi di Lampe ...
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(o servalo) Specie (Leptailurus serval) di Carnivoro Felide, ampiamente diffuso in Africa, a eccezione del Sahara e delle foreste tropicali pluviali, detto anche gattopardo (v. fig.). Snello, lungo circa [...] 1,35 m coda compresa, ha testa lunga e stretta, orecchie triangolari alte, pelame soffice, macchiato; si ciba di piccoli Mammiferi e Uccelli ...
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SERVALO (probabilmente dal nome indigeno dell'Africa meridionale; lat. scient. Felis capensis Gmelin, 1788)
Oscar De Beaux
Specie di Felini o Gatti, detta anche Gattopardo africano, assai bene caratterizzata. [...] Raggiunge l'altezza di 50 cm. alla spalla; la sua forma generale è decisamente snella, con arti singolarmente alti per un gatto e con coda che tocca appena il calcagno. La testa è lunga e stretta; gli ...
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Scrittore italiano (Palermo 1896 - Roma 1957). Di famiglia nobile, compose saggi e racconti che non diede però alle stampe. Enorme successo in Italia e all'estero ebbe un suo romanzo, Il gattopardo, pubblicato [...] . Buon conoscitore di varie lingue e letterature moderne, oltre alle classiche, lasciò inedito, tra le altre opere, anche il Il gattopardo, concepito nel corso di un lungo periodo di tempo e scritto poco prima di morire, che, per il vasto successo ...
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Scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico italiano (Melfi 1927 - Roma 1986). Dopo aver collaborato, in qualità di sceneggiatore, con registi come M. Bolognini, D. Risi, L. Visconti (Rocco e i [...] suoi fratelli, 1960; Il Gattopardo, 1963) e M. Ferreri (L'ape regina, 1963), scrisse e diresse numerosi film, tra i quali si ricordano Le voci bianche (1964) e, tratti dai suoi omonimi romanzi, Il ladrone (1980) e La ragazza di Trieste (1982), in cui ...
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gattopardo
s. m. [comp. di gatto e pardo]. – 1. Nome comune di alcune specie di felini: g. africano, il servalo; g. americano, l’ozelot. 2. Pesce cartilagineo della famiglia sciliorinidi (Scyliorhinus stellaris), detto anche gattuccio maggiore.
gattopardiano
agg. Di chi si adatta ai cambiamenti in atto, dando a vedere di apprezzarli e sostenerli, ma solo per poter conservare i propri privilegi. ◆ Era stato Palmiro Togliatti a spedire [Vittorio] Nisticò, appena ventisettenne, giù...