Diritto
G. amministrativa Relazione giuridica che intercorre tra un organo sovraordinato e un organo subordinato.
Tra le relazioni interorganiche, la g. presenta il massimo grado di intensità, ragion per [...] da tutti gli altri. Esempio tipico di g. lineare è l’ordine di beccata del gallo domestico, in cui lo status gerarchico viene determinato e mantenuto mediante le beccate (α becca tutti gli altri membri del gruppo e non viene beccato, ω può essere ...
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GERARCHIA (dal gr. γέρανος "governo, comando nelle cose sacre")
Umberto FRACASSINI
Guido ZANOBINI
La parola fu usata in origine dai canonisti per designare il complesso delle persone investite di comando [...] , il vincolo che passa fra queste autorità supreme e i singoli ministri non può essere considerato di natura gerarchica, così la gerarchia ha inizio dai ministri e si estende, traverso un numero di gradi che varia secondo le amministrazioni, fino ...
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gerarchia angelica (gerarcia)
Attilio Mellone
Nella tradizione cristiana l'ordinamento degli angeli comportava il raggruppamento in g. e in ordini o cori. D., oltre a vari accenni, se ne occupò di proposito [...] A. Vacant, Angélologie dans l'Eglise latine depuis le temps des Pères, ibid. 1226 e 1241-1243). Anche D. raggruppa gli angeli in tre gerarchie, che è a dire tre principati santi o vero divini (Cv II V 5; cfr. Dionigi Coel. hier. III 1, in Patrol. Gr ...
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gerarchia linneana
Mauro Capocci
Metodo di classificazione introdotto a partire dal 1735 da Carl von Linné (italianizzato in Linneo). Prevede che sulla base di alcuni caratteri guida (Linneo scelse [...] per le piante il sistema riproduttivo) si possano raggruppare gli organismi per similitudine, così da creare una gerarchia di insiemi via via più vasti. Le categorie tassonomiche create da Linneo erano in origine cinque: specie, genere, ordine, ...
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Relazione giuridica che intercorre tra un organo sovraordinato e un organo subordinato.
Tra le relazioni interorganiche, la gerarchia presenta il massimo grado di intensità, ragion per cui vengono riconosciuti [...] gli atti inopportuni eventualmente adottati da questo, di delegargli l’esercizio di funzioni, di avocarne le competenze.
La gerarchia si esprime, inoltre, nella possibilità di esercitare veri e propri poteri sostitutivi in caso di inerzia dell’organo ...
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sergente Grado della gerarchia militare. Nelle forze armate italiane è il primo dei gradi di sottufficiale. Il secondo grado di tale gerarchia è quello di s. maggiore (‘secondo capo’ per la marina). Al [...] tecnico-specialistici di appropriato livello. Il d.l. 196/1995 ha istituito il ruolo dei s., introducendo nella loro gerarchia un terzo grado, quello di s. maggiore capo.
Il reclutamento dei s. avviene esclusivamente attraverso un concorso riservato ...
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tenente Grado della gerarchia militare cui compete il comando di un plotone o di unità equivalente; è il secondo grado della gerarchia degli ufficiali e con il sottotenente costituisce la categoria degli [...] ufficiali subalterni. Primo tenente Qualifica concessa ai t. delle varie armi, dopo la Prima guerra mondiale, allorché compivano 12 anni di grado; la carica comportava la corresponsione di tutte le indennità ...
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Grado della gerarchia militare dei sottufficiali. Nell’esercito italiano a esso corrisponde organicamente il comando di un plotone o particolari mansioni d’ufficio; vi sono tre gradi di m.: m. ordinario, [...] fu mantenuto (1688) solo il m. di corte.
In molti eserciti il titolo di m. o di feld-m. designò il supremo grado della gerarchia militare. Il titolo e il grado di m. d’Italia risalgono al 1925, il grado di m. dell’esercito al 1926, il grado di m ...
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Religione
Adunanza della gerarchia di una comunità religiosa e in particolare l’adunanza dei vescovi della Chiesa cattolica.
Riunioni del genere dei c. ricorrono nella storia di religioni come la buddhista [...] nella comunità, l’osservanza o meno della legge mosaica ecc.). Con l’ampliarsi della Chiesa e la costituzione della gerarchia ecclesiastica, ogni deliberazione passò progressivamente in mano al clero. Dai primi del 3° sec., i c. furono non più ...
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Nella gerarchia feudale etiopica, il grado che segue a quello di ras. La carica, se di investitura reale, comportava la signoria su vasti territori, dai cui abitanti il d. traeva gli armati per le spedizioni [...] belliche. Come simbolo e espressione concreta del suo grado, aveva diritto a un certo numero di negarit ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
gerarca
s. m. [dal gr. tardo ἱεράρχης, comp. di ἱερός «sacro» e ἄρχω «essere a capo»; propr. «capo delle funzioni sacre»] (pl. -chi). – 1. In origine, persona che occupava una posizione preminente in un àmbito sacro; in partic., il sommo sacerdote,...