Archeologo ed epigrafista (Roma 1822 - Castel Gandolfo 1894), fondatore dello studio scientifico delle antichità cristiane. Allievo di G. Marchi, iniziò lo studio delle iscrizioni cristiane di Roma fissando nuovi criterî paleografici e cronologici. Collaborò anche al Corpus Inscriptionum Latinarum. Esplorò le catacombe romane, chiarendone la topografia e la storia, diresse gli scavi di quelle di Callisto, ...
Leggi Tutto
DEROSSI, GiovanniBattista
P. Pelagatti
Erudito ed archeologo (Roma 1822 - Castelgandolfo 1894). Fu il primo ad occuparsi di archeologia cristiana da un punto di vista scientifico, e non esclusivamente [...] apologetico-religioso; dopo la morte del Bosio, nessuno studioso, difatti, aveva tentato di risolvere i problemi di questa disciplina, e di porre fine alle confusioni che in questo campo si facevano tra ...
Leggi Tutto
Sacerdote (Voltaggio 1698 - Roma 1764). Allievo a Roma del Collegio romano, si addottorò in filosofia e fu ordinato sacerdote nel 1721, facendo voto di non ricercare mai o accettare, se non per obbedienza, cariche o benefici ecclesiastici. Fondò l'ospizio di S. Luigi Gonzaga per le derelitte, e per 40 anni predicò tra le classi più umili, prodigandosi nell'assistenza dei malati e dei corrigendi. Fu ...
Leggi Tutto
DE SANCTIS, Francesco
Nina A. Mallory
Nato a Roma il 19 nov. 1679 da Pietro Paolo ed Elena Arpini (Settimi, 1989, p. 113), registrato come architetto negli Stati d'anime della parrocchia di S. Lorenzo [...] (1603-16) e di affidarne il progetto al D. risale agli inizi del 1722. L'opera, finanziata dal mercante di tessuti GiovanniBattistaDe' Rossi, fu iniziata nello stesso anno e portata a termine sotto la direzione di G. Sardi nel giugno del 1723, ad ...
Leggi Tutto
DEROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia DeRossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] di Roma incisa durante il pontificato di Alessandro VII. Nello stesso anno l'officina di piazza Navona, tenuta da GiovanniBattistaDeRossi, probabilmente parente del D., mise in commercio una pianta di Roma di Lievin Cruyl, incisore fiammingo, che ...
Leggi Tutto
PANVINIO, Onofrio
Stefan Bauer
– Nacque a Verona il 20 febbraio 1530 da Onofrio Panvino e Bartolomea Campagna; al battesimo ricevette il nome di Giacomo, che mutò in quello paterno al momento del suo [...] . Sono state apprezzate da studiosi di varie epoche e molteplici discipline come Joseph Scaliger (cronologia), GiovanniBattistaDeRossi (archeologia) e Paul Fridolin Kehr (diplomatica). Più di recente sono state riscoperte e utilizzate anche ...
Leggi Tutto
ROMA - Musei e collezioni
P. Rossi
G. Cornini
Il panorama delle collezioni medievali romane è estremamente variegato e frammentato, per la presenza puntiforme di materiale in quasi tutte le raccolte [...] e alla fondazione, due anni più tardi, del Mus. Pio Cristiano, allestito da Giuseppe Marchi (1795-1860) e GiovanniBattistaDeRossi (1822-1894) nella nuova sede del palazzo Lateranense (ora ai Mus. Vaticani). La collezione, inaugurata dal pontefice ...
Leggi Tutto
VALENTINELLI, Giuseppe. –
Eleonora De Longis
Nacque a Ferrara il 22 maggio 1805 da Francesco, avvocato e giurista di fama, e da Maddalena Caccianiga, milanese. Oltre a Giuseppe, i coniugi Valentinelli [...] a lui indirizzate; VI. Prima bibliografia sul Valentinelli; VII. Iconografia; L. Calvelli, Il carteggio GiovanniBattistaDeRossi-Giuseppe Valentinelli (1853-1872), in Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae, XIV (2007) pp. 127-213 ...
Leggi Tutto
padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo p. (Dante), di Firenze di cui fu prima...