Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] (v. Fiammetta), anche quando, probabilmente nel 1340, Giovanni fu richiamato a Firenze dal padre, coinvolto nel fallimento è parte integrante e caratterizzante dello stesso realismo del Boccaccio. Il quale guarda la realtà con occhio lucidissimo e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capolavoro di GiovanniBoccaccio è il Decameron – scritto tra il 1349 e il 1351 [...] messer Torello fu tolto via, e il Saladino co’ suoi baroni di lui ragionando si rimase.
GiovanniBoccaccio, Decameron
GiovanniBoccaccio
Conclusione
Decameron
Conviene nella moltitudine delle cose, diverse qualità di cose trovarsi. Niun campo fu mai ...
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GiovanniBoccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] ) a Certaldo, o forse a Firenze, da una relazione illegittima del mercante Boccaccio di Chellino. Trascorse l'infanzia nella casa del padre, dove ebbe primo maestro Giovanni da Strada. Adolescente ancora, fu inviato a far pratica mercantile a Napoli ...
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GiovanniBoccaccio: Opere in versi - Corbaccio Trattatello in laude di Dante, Prose Latine, Epistole - Introduzione
Pier Giorgio Ricci
Il presente volume continua e completa quello delle opere del [...] di moralità non v'è più luogo per il volgare: solamente piegando al bisogno di farsi intendere da uo mini senza lettere il Boccaccio s'acconcerà d'ora in poi a scrivere qualche rara volta in italiano.
In una natura come la sua, fantastica e pregna d ...
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CONSERVAZIONE.
Giovanni Carbonara
– Nuove prospettive storiche. Fra conservatorismo e ricostruzione. Terminologia. Questioni e considerazioni attuali. Il dibattito sulla tutela dei beni culturali. La [...] incomprensibili e inquietanti presenze, ma come documenti leggibili di storia (dalle anticipazioni di Francesco Petrarca e GiovanniBoccaccio alle mature acquisizioni di Poggio Bracciolini e Biondo Flavio). In ambiente francescano, sulla base del ...
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Pisa
Giovanni Cherubini
Eugenio Ragni
Pier Vincenzo Mengaldo
Isa Barsali Belli
Comune ghibellino della Toscana, le cui vicende politiche, sociali e culturali sono strettamente legate alla storia [...] al seguito di Enrico VII nel 1312: questa tesi trova un'indiretta conferma in un passo petrarchesco. In un'epistola a GiovanniBoccaccio il Petrarca infatti, difendendosi dall'accusa d'invidia nei confronti di D. che gli era da più parti mossa, così ...
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FORTINI, Bartolomeo
Giovanni Ciappelli
Nacque a Firenze il 24 ag. 1402 da ser Benedetto, che fu per pochi mesi primo cancelliere della Repubblica dopo la morte di Coluccio Salutati, e da una Margherita, [...] codici Riccardiano 1035 e 485, contenenti rispettivamente il testo della Divina Commedia copiato e illustrato con disegni a penna, da GiovanniBoccaccio, e la prima Deca di Tito Livio.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze, Balie, 30, cc. 20v-22v ...
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GIOVANNI di Bonandrea
Franco Lucio Schiavetto
Nacque a Bologna, come affermato da lui stesso nel primo dei tre esametri posti a prologo della sua opera Brevis introductio ad dictamen. Si ignora la data [...] il primo testo letterario italiano che presenta la forma metrica dell'ottava rima, la cui paternità è tradizionalmente attribuita a GiovanniBoccaccio. La canzone è stata pubblicata in G. Zaccagnini, G. di B. dettatore e rimatore e altri grammatici e ...
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GIOVANNI di Lorenzo (detto Giovanni delle Corniole)
Davide Gasparotto
Assai scarse sono le notizie biografiche su questo intagliatore di gemme, in gran parte raccolte da Gaetano Milanesi alla fine dell'Ottocento [...] il Magnifico (Firenze, Museo degli argenti, Inventario delle gemme 1921, n. 111) e un intaglio in sardonica col ritratto di GiovanniBoccaccio (Hill, 1912). Le placchette firmate IO.F.F., che tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento sono ...
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«De Livence al Timâf» e «tra la mont e il mar» recita il detto che si sente comunemente pronunciare in Friuli riguardo ai confini del Friuli storico. Un territorio che, quindi, si estende dalla città di [...] diventare venetofona.
G. Papanti, in I parlari italiani in Certaldo, alla festa del V centenario di messer GiovanniBoccaccio, presenta tre varietà diverse di pordenonese nella sua traduzione della novella nona della prima giornata del Decamerone ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...