Storico (m. 1491 circa); fratello di Cicco, fu con questo segretario e intimo di Francesco Sforza e ne condivise feudi e onori finché fu in auge; dopo l'uccisione di Cicco, fu bandito a Vercelli (1480). Scrisse Rerum gestarum Francisci Sfortiae libri XXXI, nei quali l'intento apologetico è riscattato da una realistica obiettività e dalla costante cura di realizzare una pagina viva di storia generale ...
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BARACCO, GiovanniSimonetta Gori Savellini
Nacque a Torino nel 1801 e, rimasto molto presto orfano del padre, venne dalla madre indirizzato agli studi superiori che concluse addottorandosi in "leggi [...] canoniche e civili". Poco dopo la laurea fu consacrato sacerdote, e appartenne a quel gruppo di ecclesiastici piemontesi, amici di V. Gioberti e allievi del teologo G. M. Dettori che rappresentavano in ...
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SIMONETTA, Ludovico
Paolo Sachet
– Nacque a Milano intorno al 1500, da Alessandro di Giovanni e da Antonietta Castiglioni, figlia del conte palatino Gianantonio, consignore di Garlasco (e non rampolla [...] a Pavia, dove già avevano studiato legge Giacomo stesso e due dei figli di Cicco e dove un altro Simonetta, Giovanni Battista (probabilmente figlio di Filippo e dunque cugino di Ludovico), veniva eletto rettore dell’Università giuridica nel dicembre ...
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SIMONETTA, Francesco, detto Cicco
Giovanni Battista Picotti
Nato nel 1410 a Caccuri (Catanzaro), fu per opera dello zio Angelo (v. simonetta) ammesso ai servigi di Francesco Sforza, e nel 1448 ebbe [...] da Renato d'Angiò il titolo onorario di presidente della Camera della Sommaria nel Regno di Napoli. Si distinse nella guerra di Lombardia e già nel 1449 era governatore di Lodi; nel 1451 ebbe la signoria ...
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SIMONETTA, Giacomo
Paolo Sachet
– Nacque intorno al 1475, verosimilmente a Milano, dall’unione in seconde nozze di Giovanni, già segretario del duca Francesco Sforza accanto al fratello Cicco (si vedano [...] le voci dedicate a Cicco e a GiovanniSimonetta in questo Dizionario), con Caterina Barbavara, figlia del segretario visconteo Marcolino, poi eletto conte di Gravellona per intercessione del genero nel 1467.
Il matrimonio aveva rappresentato un ...
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SIMONETTA, Scipione
Andrea Terreni
– Nacque a Milano, presumibilmente verso la fine del 1524, da Alessandro, collaterale generale del Ducato, e da Antonia Castiglioni.
Appartenne alla terza generazione [...] giunta con l’aggravante «de la prima evaginatione» (Archivio di Stato di Milano, Famiglie, cart. 176, f. Simonetta, supplica di GiovanniSimonetta a Ferrante Gonzaga, 29 giugno 1552, Milano), espulso dall’ateneo e, poco dopo, condannato in contumacia ...
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IVANI (Hyvanus), Antonio
Marcello Simonetta
Nacque nel 1430 a Brugnato, piccola località nei pressi di Sarzana, da Nicola, notaio attivo in questa città.
La regione era all'epoca sotto l'egemonia dei [...] cerchia ristretta di collaboratori e consiglieri.
Quello stesso anno l'I. si rivolse allo storico sforzesco GiovanniSimonetta richiedendo materiali per la composizione degli Annali italiani, un'idea che prendeva spunto dalla tradizione liviana oltre ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] (catal., Firenze), a cura di A. Lenzuni, Milano 1992, ad ind.; R.M. Comanducci, Nota sulla versione landiniana della Sforziade di GiovanniSimonetta, in Interpres, XII (1992), pp. 309-316; B.G. Mc Nair, C. L.'s "De anima" and his Platonic source, in ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] e sesto dal Cavalcanti, dal Biondo, dal Capponi nuovamente, e in più dai Rerum gestarum Francisci Sfortiae l. XXXI, di GiovanniSimonetta. Invece per la congiura dei Pazzi, descritta nel l. VIII, si avvale anche di una fonte diretta, cioè della ...
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GIAN GALEAZZO Sforza, duca di Milano
Ettore Verga
Nato nel Castello di Abbiategrasso il 10 giugno 1469 da Galeazzo Maria e da Bona di Savoia; quando fu ucciso il padre fu, a otto anni, riconosciuto [...] duca, sotto la reggenza della madre, assistita da Cicco Simonetta. Ma lo zio Lodovico il Moro riuscì a sostituirsi nella (1888); A. Dina, Lodovico Sforza detto il Moro e Giovanni Galeazzo Sforza nel canzoniere di Bernardo Bellincioni, ibid. (1884); ...
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flaianite
s. f. Tendenza a citare o attribuire, talvolta anche a sproposito, battute e aforismi dello scrittore e giornalista Ennio Flaiano (1910-1972). ◆ Ennio Flaiano ha saputo dare all’arte una misura giornalistica, adattando al giornale...
velinaro
agg. (iron.) Che richiama lo stile di vita, il mondo dello spettacolo e delle veline; da rotocalco, da cronaca rosa. ◆ Anche voi, stavolta ci mettete dentro la tv: solo che mentre [Gabriele] Muccino attacca la televisione velinara,...