Poeta (Napoli 1570 circa - ivi 1646 circa); si può considerare il padre della letteratura dialettale napoletana d'arte. Le sue opere principali sono La vajasseide (1612), cioè poema delle serve ("vajasse"); Micco Passaro 'nnamorato (1619), poema sulle imprese di un guappo; Viaggio in Parnaso (1621), poema in 7 canti, in ottave, che descrive un ideale viaggio dell'autore nel mondo dei poeti; Lo cerriglio ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] a Napoli, come del resto nelle altre parti d'Italia, se non durante l'età barocca. Età non solo di GiulioCesareCortese, di Giambattista Basile e del più giovane poeta che si nascose sotto lo pseudonimo di "Felippo Sgruttendio de Scafato", ma ...
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PULCINELLA (in dialetto napoletano Pullecenella o Pulleceniello)
Fausto Nicolini
Anche di Pulcinella, alla stessa guisa di Arlecchino (v.), si sono fantasticate genealogie favolose; e, come nel "tipo" [...] più antica rappresentazione letteraria oggi nota di Pulcinella è quella che s'incontra nel Viaggio di Parnaso di GiulioCesareCortese (1621); la più antica riproduzione grafica, quella data nel 1622 da J. Callot nei Balli di Sfessania (Pulliciniello ...
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età barocca, lingua dell’
Gabriella Alfieri
L’età barocca
La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e [...] Peresio, o il Meo Patacca, 1695, del romano Giuseppe Berneri, la Vaiasseide, 1615, e il Micco Passaro, del napoletano GiulioCesareCortese). In prosa si coltivavano il genere favolistico, con Lo cunto de li cunti del napoletano Basile (1634), e la ...
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SARNELLI, Pompeo.
Marco Leone
– Nacque a Polignano il 16 gennaio 1649 da Francesco, ufficiale dell’esercito napoletano, e da Maddalena Lepore. Fu battezzato il 28 gennaio; ebbe un solo fratello, Giuseppe, [...] . 598 s.; Cronologia de’ vescovi et arcivescovi sipontini, Bologna 1986, ad ind.; G. Fulco, La letteratura dialettale napoletana. GiulioCesareCortese e Giovan Battista Basile, P. S., in Storia della letteratura italiana, V, Roma 1997, pp. 861 s.; P ...
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SGRUTTENDIO, Felippo
Fausto Nicolini
Nel 1646 il tipografo napoletano Camillo Cavallo pubblicava un canzoniere dialettale prevalentemente burlesco, nel cui frontespizio era scritto: "La tiorba a taccone [...] de Scafato".
Tutte le congetture fatte a tale riguardo, e particolarmente quella che lo pseudo Sgruttendio fosse GiulioCesareCortese, sono risultate non solo cervellotiche, ma cronologicamente insostenibili. Due sole cose sono sicure. L'una, che ...
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BASILE, Giambattista
Fausto Nicolini
Nato a Napoli nel 1575, fu soldato a Venezia (1604-1607 circa); tornò poi a Napoli (1608), donde si recò a Mantova alla corte di Ferdinando Gonzaga (1612-13), da [...] di lingua o, ch'è più probabile, invogliato dall'esempio del suo antico compagno di scuola e quasi fratello GiulioCesareCortese, che aveva preso a innalzare il dialetto napoletano a dignità d'arte, gli venne desiderio (ma nascondendosi sotto lo ...
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meridionali, dialetti
Francesco Avolio
Il territorio
L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte [...] precocemente una sua relativa stabilità. La grafia seicentesca, siglata da autori prestigiosi come Giambattista Basile e GiulioCesareCortese, giungerà più o meno inalterata fin quasi alla fine dell’Ottocento, senza accogliere praticamente nessuna ...
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mistilinguismo
Bruno Moretti
Ivano Paccagnella
Definizione
di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono [...] Napolitane e soprattutto Lo Cunto de li Cunti, o vero Lo trattenemiento de li peccerille (il Pentamerone), da GiulioCesareCortese con La Vaiasseide e Micco Passaro ’nnamurato, e dallo sconosciuto Filippo Sgruttendio di Scafati con De la Tiorba a ...
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dialetto, usi letterari del
Nicola De Blasi
Introduzione
L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto [...] talvolta lo stesso sdoppiamento con pseudonimo degli autori o perfino una doppia vita, visto per esempio che l’attività di GiulioCesareCortese si colloca in parte dopo la data della sua presunta morte (Fulco 1997: 844-850): per l’autore dunque il ...
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