Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] , in quanto figli di un medesimo Padre), l'idea che gli uomini siano eguali tra loro ha giocato un ruolo decisivo nelle vicende sociali e politiche soltanto a partire dal Seicento. I principali pensatori politici del 17° e 18° sec. (da T. Hobbes a J ...
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Giustizia e Libertà Movimento politico antifascista clandestino, fondato nel 1929. Facevano parte del gruppo fondatore, all’estero C. Rosselli, E. Lussu, A. Tarchiani, A. Cianca, F. Nitti; in Italia, [...] , pose sempre più netta l’istanza non di una restaurazione della vita democratica prefascista, bensì di una nuova democrazia sociale. Disperso nel 1940 con l’occupazione della Francia, il movimento confluì poi nel Partito d’Azione, che intitolò a ...
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SOCIALE, LEGISLAZIONE
Bruno Biagi
. La legislazione sociale, nel suo moderno significato, è, dal punto di vista storico, la conseguenza nel campo legislativo del fenomeno che si accompagna al nascere [...] più ancora la Carta del lavoro, promulgata il 21 aprile 1927, introducono i nuovi principî e i nuovi istituti della giustiziasociale in regime fascista. In particolare la Carta del lavoro definisce (dichiarazioni XI a XXI) la "garanzia del lavoro" e ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] da ragione è arbitrio e può giustificare la legalità, non la giustizia. Dio stesso non può non volere cose giuste e una causa la g. fondata su considerazioni di utilità e di convenienza sociale è la forma imperfetta della g. eterna, aspetto dell’ ...
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Giustizia, teorie della
OOtfried Höffe
sommario: 1. Introduzione. 2. La concezione della giustizia. a) La giustizia come retaggio dell'umanità. b) La giustizia formale. c) La semantica della giustizia. [...] 'è una società giusta?" (v. Rawls, 1971; v. Barry, 1989). In un senso specifico, invece, la giustiziasociale si occupa della ‛questione sociale' e, quindi, di fenomeni come la disoccupazione, la mancanza di assistenza in caso di malattia e anzianità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] i criteri ai quali deve ispirarsi l’azione politica perché si possa affermare che la società giusta o la giustiziasociale sia effettivamente realizzata. In quest’ambito si può fare riferimento in primo luogo a impostazioni filosofiche di portata ...
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giustizia ambientale
giustìzia ambientale locuz. sost. f. – Principio al quale si ispirano movimenti ambientalisti e gruppi organizzati per la difesa dei diritti civili che riconoscono l’ambiente come [...] già nel Summit del 1992 a Rio de Janeiro, pone al centro del dibattito sullo sviluppo la questione della giustiziasociale: viene reso esplicito come nel mondo l’inquinamento e il degrado delle risorse naturali interessino soprattutto le popolazioni ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] (2005) con la nascita di una nuova formazione alla sua sinistra, il Partito del lavoro e della giustiziasociale (WASG). Schröder ottenne viceversa importanti consensi interni con la decisione di opporsi all’intervento statunitense in Iraq.
All ...
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papa, santo. - Karol Wojtyła (Wadowice, Cracovia, 1920 - Roma 2005). Primo papa non italiano dell’epoca moderna dopo Adriano VI (1522-23) e primo papa slavo della storia.
Nato da modesta famiglia, fu studente [...] vita (contro l’aborto, l’eutanasia e ogni forma di violenza), la protezione della famiglia, la pace e la giustiziasociale. Il pontificato è stato anche contrassegnato dal sostegno ad alcuni movimenti ecclesiali (tra questi, l’Opus Dei), dal rigore ...
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Filosofo statunitense (Baltimora 1921 - Lexington, Massachusetts, 2002). Ha svolto un ruolo importante nel dibattito filosofico-politico degli anni Settanta del Novecento. In contrasto con le dottrine [...]
Tra i maggiori filosofi della politica della seconda metà del Novecento, R. propose una teoria neocontrattualistica della giustiziasociale, elaborata in innumerevoli articoli e nella sua opera fondamentale A theory of justice (1971; trad. it. 1982 ...
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giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...