Poeta latino della prima metà del sec. 1º a. C., autore di una traduzione dell'Iliade in esametri, e di mimiambi in scazonti, ispirati a quelli di Eroda, di cui abbiamo tredici versi, citati da antichi eruditi per la novità di alcune locuzioni ...
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Ilìade (gr. 'Ιλιάς) Titolo con cui è indicato, già in Erodoto (II, 116), uno dei due grandi poemi (Iliade e Odissea) attribuiti dalla tradizione ad Omero (in origine ἰλιάς è aggettivo e significa "d'Ilo, [...] circa il sec. 8° a. C.
Le traduzioni
Il poema omerico fu tradotto più volte in latino sia nell'epoca repubblicana (da GneoMazio e da Ninnio Crasso) sia nell'età imperiale (da Azio Labeone, da Polibio liberto di Claudio e dall'ignoto autore - da ...
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Poeta greco di Coo (sec. 3º a. C.), contemporaneo di Callimaco e di Teocrito (da Ateneo chiamato ‛Ηρώνδας; it. Eronda), noto specialmente dal 1891 per la scoperta in un papiro dei suoi otto Mimiambi, poesie [...] letterarie. E. stesso si vanta di avere adattato il coliambo al mimo: e forse proprio lui inventò il titolo Mimiambi (sul quale Babrio coniò, per le sue favole, il titolo Mitiambi). Imitatori di E. furono i latini GneoMazio e Vergilio Romano. ...
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GIAMBICA, POESIA
Gino Funaioli
. Gli antichi, a cominciare da Aristotele, la definirono per poesia dell'invettiva o del vituperio personale (ψόγος), dell'ira (rabies), della maldicenza (maledicum carmen, [...] . Contemporaneamente Catone l'Uticense si scaglia contro Metello Scipione, rapitore a lui della fidanzata, e Metello lo ricambia. GneoMazio crea il mimiambo. Orazio ridà al giambo la ricca varietà di forme metriche, che con Archiloco aveva: questo ...
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