grottesca Termine diffuso dal 16° sec. per designare un particolare tipo di decorazione parietale, derivante da quella analoga di ambienti della Roma antica (e in particolare della Domus aurea di Nerone), ancora interrati, che furono esplorati come ‘grotte’ dagli artisti del Rinascimento. Motivo ...
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GROTTESCHE. - Con questo nome fu indicata una determinata specie di decorazione parietale, che ebbe inizio alla fine del '400 e il massimo sviluppo nel '500. Essa si ispirava al genere di decorazioni trovate in Roma, nei resti sotterranei della Domus Aurea, chiamati "le grotte". La caratteristica ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse). - Nacque a Firenze, nell'agosto [...] e dello Studiolo. Fatto è che il B. dapprima appare come decoratore di pareti in grottesche, genere molto usato dal Vasari e dai suoi collaboratori e nel quale specialmente il ... ...
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PATAIKOI (Πάτακοι, Πατάϊκοι, Παταικοί). - Divinità deformi, nane e grottesche dell'ambiente fenicio. L'etimologia del nome rimane incerta; si è pensato ad ἀπατᾶν, a πατέομαι; [...] VIII sec. ad opera dei commercianti fenici, così come gli amuleti raffiguranti l'altra divinità grottesca e nana egizia, Bes, e non è improbabile che queste figurine egizie di Ptaḥ ... ...
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Mattèo da Siena (o Matteino). - Pittore [...] (Siena 1533 - Roma 1588) di paesaggi e grottesche. Ricordiamo gli affreschi in Vaticano (Galleria Geografica e Sala Ducale); in S. Stefano Rotondo, i fondi delle scene dei martirî ...
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Bordewijk ‹bòrdëueik›, Ferdinand. - Narratore nederlandese (Amsterdam [...] 1965); i suoi racconti sono costantemente improntati alla nota fantastica con forti tinte grottesche che talora degenerano nel compiacimento mostruoso. Tra i suoi romanzi: Karakter ...
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FOLLINI, Carlo. - Pittore, nato a Domodossola il 24 agosto 1848, vivente in Torino. Autodidatta; si rese noto con piccoli paesaggi e figurine grottesche in terracotta. A 26 anni frequentò nell'accademia di Torino la scuola di A. Fontanesi; quindi divenne uno dei più notevoli paesisti piemontesi. ...
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Marchétti, Marco, detto Marco da Faenza. - Pittore (Faenza 1526 circa - ivi 1588). Allievo di Vasari, collaborò [...] attivamente con lui nella decorazione, specie in grottesche, di molte stanze e del cortile di Palazzo Vecchio (1564-66) a Firenze . Fu operoso a Rimini (affreschi del salone del ...
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ABBATI, Pietro Paolo, il Giovane. - Figlio di Ercole, nacque a Modena nel 1592. Avviato alla pittura dal padre, eseguì a Modena, secondo [...] L. Vedriani, alcune grottesche nel coro della chiesa di S. Margherita (già scomparse al tempo di G. Tiraboschi); due quadri laterali nella cappella di S. Ignazio in S. Bartolomeo ( ...
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Ligòrio, Pirro. - Architetto e pittore [...] (1534), si dedicò allo studio delle antichità. Nel 1542 si impegnò a dipingere grottesche nel palazzo d'Urbino in via Lata; ma dei suoi saggi pittorici restano soltanto ...
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grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e ...
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere ...