evoluzione
Antonio Fantoni
Come cambiano le generazioni dei viventi nel corso del tempo
Gli organismi viventi mutano nel corso delle generazioni e questo processo di continui cambiamenti fa sì che gli [...] su tutta la Terra, nel volgere di poche decine di secoli si sono estinte. Più vicino nel tempo, circa 30.000 anni fa, una specie chiamata Homoneanderthalensis, l'Uomo di Neandertal (Ominidi), che abitava già l'Europa prima della nostra specie ...
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Disciplina nata nella seconda metà del 19° sec., come branca autonoma dell’antropologia, per studiare l’origine e l’evoluzione dell’uomo partendo dai reperti scheletrici degli Ominini fossili, al fine [...] 5-6 milioni di anni; l’Uomo di Neandertal non è l’antenato diretto di Homo sapiens ma rappresenta un ramo divergente nell’albero evolutivo degli Ominini, la specie Homoneanderthalensis; H. sapiens è comparso in Africa intorno a 200.000 anni fa; il ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] i dati paleontologici. In primo luogo l’uomo di Neandertal non è l’antenato di Homo sapiens ma è da attribuire a una specie divergente, Homoneanderthalensis. Il confronto fra il DNA della sequenza di 378 basi nucleotidiche del DNA mitocondriale ...
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Periodo della storia delle civiltà umane contraddistinto dall’assenza di documenti scritti e studiato attraverso dati archeologici, paleontologici e antropologici.
Cenni storici
J. Boucher de Perthes [...] e Asia orientale tra 0,04 e 0,06 Ma e in Europa intorno a 0,03 Ma; qui soppianta Homoneanderthalensis. In Europa Homo sapiens introduce fondamentali novità nella cultura materiale e per la prima volta nella P. gli elementi fondanti delle moderne ...
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fig. 1(o Neandertal) Valle della Germania (Renania Settentrionale-Vestfalia), dove nel 1856 fu trovata, insieme ai resti di altre ossa dello scheletro di adulto, la calotta di un cranio maschile (fig. [...] di Saccopastore e del Circeo. Un gran numero di datazioni relative e assolute permette di comprendere l’intervallo cronologico in cui visse Homoneanderthalensis tra 0,2 e 0,03 milioni di anni fa, corrispondente al periodo glaciale Würm.
fig. 4Homo ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] , la denominazione da utilizzare dovrebbe essere H. heidelbergensis, data da O. Schoetensack nel 1908.
homoneanderthalensis
Lo specimen di H. neanderthalensis, definito da W. King nel 1864, è costituito da reperti fossili appartenenti a un singolo ...
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Evoluzione del genere Homo
Daniel E. Lieberman
(Department of Anthropology Rutgers University New Brunswick, New Jersey, USA)
Steven E. Churchill
(Department of Biological Anthropology and Anatomy Duke [...] è nuovamente tentato di definire taxa distinti filogeneticamente nell'ambito di Homo arcaico, tra cui Homo heidelbergensis, Homoneanderthalensis, Homo rhodesiensis e Homo soloensis (Tattersall, 1986). Tuttavia, non si è ancora raggiunto un accordo ...
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Evoluzione genetica dell'uomo
Sean B. Carroll
Che cosa è l'uomo, se il suo supremo bene e tutto il prezzo del suo tempo restringesi nel mangiare e nel dormire? Un bruto, e null'altro. Certo quegli che [...] il quale le dimensioni del cervello non cambiarono in modo significativo. Per quanto riguarda Homo sapiens moderno, è interessante notare che in Homoneanderthalensis le dimensioni del corpo e del cervello erano persino maggiori; non esiste alcuna ...
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La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] prime specie, come Australopithecus africanus, fino alla media di 1350 ml di Homo sapiens moderno e ai valori ancora più elevati di Homoneanderthalensis estinto più recentemente).
La nozione di 'selezione di specie' ha diverse varianti incentrate ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] scimmie attuali come il gorilla), di 640 in Homo habilis, di 940 in Homo erectus, e di 1230 in Homo sapiens.
Enigmatica resta la questione relativa alle dimensioni maggiori riscontrate in Homoneanderthalensis, dal momento che nel corso degli ultimi ...
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neandertaliano
agg. – Propr., della valle del fiume Neander (ted. Neandertal). In paleoantropologia, è termine usato con riferimento alle popolazioni umane («uomo di Neandertal») diffuse in Europa occid. e in Asia centr. (se ne sono trovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...