Regista, sceneggiatore e attore cinematografico danese (n. Copenaghen 1956). Diplomato nel 1983 alla Danish Film School, si mise in luce con Forbrydelsens element (L'elemento del crimine, 1984). Tra gli autori più interessanti del cinema europeo contemporaneo, ha diretto Medea (1988, per la televisione), Europa (1991), Riget (Il regno, 1994; seguito da Riget II, due serie per la televisione), Breaking ...
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DANIMARCA.
Michele Castelnovi
Ilenia Rossini
Paola Gregory
Giulio Sangiorgio
– Demografia e geografia economica. Storia. Architettura. Bibliografia. Cinema. Bibliografia
Demografia e geografia [...] i giovani e un lavoro continuo sulle coproduzioni. Nella favorevole congiuntura resiste come principale riferimento autoriale LarsVonTrier (v.): la propensione per un cinema prossimo ai gesti provocatori dell’arte contemporanea, l’irrisione del ...
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REGIA.
Bruno Roberti
Rodolfo Sacchettini
Marco Stacca
– Cinema. La regia ‘digitale’. Teatro. La parabola del teatro di regia. Regia e teatro postdrammatico. Ai confini del teatro: la regia degli anni [...] e scarnifica, anche programmaticamente, le forme (nel cinema europeo sono indicativi gli esempi dei fratelli Dardenne, v., e di LarsvonTrier, v.).
Esemplare in tal senso l’uso che i registi contemporanei hanno fatto della tecnologia 3D (v. cinema ...
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MUSICA E CINEMA.
Renata Scognamiglio
– Problematicità di una definizione univoca. Comporre per il cinema fra la fine del 20° secolo e il nuovo millennio. Il rapporto fra popular music e cinema attuale. [...] rinascita del musical cinematografico come spettacolo di massa, sia su soggetto originale (Dancer in the dark, 2000, r. LarsVonTrier, m. Björk; Moulin Rouge!, 2001, r. Baz Luhrmann, m. Craig Armstrong), sia a partire da lavori teatrali preesistenti ...
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Deneuve, Catherine
Alessandra De Luca
Nome d'arte di Catherine Dorléac (Deneuve è il cognome della madre), attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 23 ottobre 1943. Sin dagli esordi ha rappresentato [...] , da Claude Chabrol, Roger Vadim, Jacques Demy, Agnès Varda, a Marco Ferreri, Manoel de Oliveira, Leos Carax e LarsvonTrier, in film che ne hanno confermato la popolarità rendendola una delle grandi 'signore' del cinema francese. È stata premiata ...
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Cinema
Gianni Rondolino
sommario: 1. Le nuove scuole nazionali degli anni sessanta. 2. La fine di Hollywood e la rinascita del cinema americano. 3. Il cinema europeo dell'ultimo trentennio. 4. Il cinema [...] tyttö, La fiammiferaia, 1989; La vie de bohème, 1991; Kaus pilvet karkaavat, Nuvole in viaggio, 1997), del danese LarsvonTrier (Europa, 1991; Breaking the waves, 1996).
4. Il cinema dei paesi extraeuropei
Mentre in Europa le varie cinematografie ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] nel manifesto di Dogme 95, propugnatori di un cinema provocatorio e depurato da ogni effetto. L'iniziatore del movimento LarsvonTrier, ammirato per il suo gusto dell'irriverenza sino al delirio, ha vinto nel 1991 un premio con l'angoscioso ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] ), il musical (v.), il rock movie (v.), l'opera-rock, le biografie filmate di musicisti ecc. Qualcuno (come LarsvonTrier e altri cineasti danesi, estensori del manifesto Dogme 95) nega la legittimità della musica di commento, salvando solo quella ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] ne sono stati esempi i film del polacco Krzysztof Kieślowski, del francese Eric Rohmer, del russo Andrej Tarkovskij, del danese LarsvonTrier e quelli dei cineasti che si sono richiamati al suo stile codificato nel manifesto di Dogme 95, o ancora i ...
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SANGUINETI, Edoardo
Niva Lorenzini
SANGUINETI, Edoardo. – Nacque a Genova il 9 dicembre 1930, figlio unico di Giuseppina Cocchi, torinese, e di Giovanni, nativo di Chiavari, impiegato di banca.
Dopo [...] ascoltate), oltre a una videoteca comprendente un migliaio di videocassette e DVD, dal cinema muto di Charlie Chaplin a LarsvonTrier, una ricca collezione di musica classica e di opere d’arte. Alcuni materiali sono consultabili nel sito della ...
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