Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] Sicilia, III, Napoli 1980, pp. 159-178.
P. Dronke, La lirica d'amore in latino nel secolo XIII, in Aspetti della letteratura latina nel secolo XIII, a cura di C. Leonardi-G. Orlandi, Perugia-Firenze 1986, pp. 29-56.
F. Bologna, 'Caesaris imperio ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] Hebdomades) in 15 libri, contenente 700 ritratti di personaggi romani e stranieri, accompagnati ognuno da un elogio in poesia e da un breve riassunto della vita in prosa. La letteratura latina fu studiata profondamente da V., in particolare la storia ...
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COCCHIA, Enrico
Filologo nato ad Avellino il 6 giugno 1859, morto a Napoli il 13 agosto 1930. Si laureò in lettere presso l'università di Napoli. Dopo avere insegnato breve tempo nelle scuole medie, [...] letteraria classica, ivi 1902; Uno storico ed un poeta nella età di Augusto, ivi 1907; Le forme romantiche nella letteraturaromana dell'Impero, ivi 1905; Il libro del dolore e delle ricordanze, ivi 1915; Introduzione storica allo studio della ...
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LISIA (Λυσίας, Lysëas)
Giorgio Pasquali
Oratore attico. Suo padre, Cefalo, cittadino siracusano, fu indotto da Pericle a stabilirsi ad Atene quale meteco; qui egli fondò e diresse per molti anni una [...] è già sopra ogni altra cosa un oratore giudiziario. Proprio questa età segna la maggiore fortuna di L. nella letteraturaromana e nella greca: morto Calvo (v. atticismo), Cicerone combatte in quei due trattati contro Bruto, il sostenitore superstite ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] nella tradizione indigena. L’unica opera organica sui problemi tecnici dell’educazione e dell’istruzione della letteraturaromana sono le Institutiones oratoriae di Quintiliano, che si propone di tracciare le linee di una sistematica educazione ...
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Originariamente iscrizione, specialmente funeraria, poi componimento poetico mirante a fermare in breve il ricordo di una vita, di una impresa, di un’offerta ecc.; il significato di «piccolo componimento [...] (➔ Antologia greca) chiude l’età ellenistica. In seguito l’e. fu largamente trattato, ma con poca originalità.
Nella letteraturaromana i più antichi e. furono iscrizioni prima in versi saturni (l’elogio degli Scipioni; l’epitaffio detto di Nevio ...
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Favolista latino (sec. 1° d. C.). Poco sappiamo della sua vita. Originario della Macedonia, fu a Roma liberto di Augusto; poi sotto il regno di Tiberio, dopo aver composto i primi due libri di favole, [...] . Talvolta inoltre appesantisce la composizione dando troppa parte alla morale. Egli ha il merito di aver creato nella letteraturaromana il genere della favolistica. La lingua di F. è semplice e corretta, il senario assai regolare. Della sua ...
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Tersite (gr. Θερσίτης) Eroe etolico figlio di Agrio; con i suoi fratelli Onchesto, Protoo, Celeutore, Licopeo e Melanippo cacciò dal trono di Calidone lo zio Eneo divenuto troppo vecchio per difendersi. [...] Zoppo, con le spalle ricurve, quasi calvo e guercio, sobilla la plebaglia dell’esercito contro i capi. Anche nella letteraturaromana è rimasto come il tipo del demagogo insolente e vigliacco. Testa di T. Malformazione congenita del cranio; lo stesso ...
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Filologo (Mondovì 1852 - Firenze 1929), prof. di letteratura latina nelle univ. di Palermo, Pavia, Firenze e Milano. Diede buoni commenti di Cesare e di Sallustio; si occupò di stilistica latina; compose [...] un manuale di Letteraturaromana e uno di Mitologia classica. Negli ultimi anni si occupò anche di letteratura latina cristiana. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] 2° sec. d.C
Concluso il periodo dei Flavi, l’epoca di Traiano (98-117) trova in Tacito la grandezza della migliore letteraturaromana. Nello storico è l’amara coscienza di un’età carica di problemi e, pur nella raggiunta potenza senza precedenti, già ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...