linfòma Neoplasia, con prevalente carattere di malignità, del tessuto linfatico. I l. differiscono dalle leucemie in quanto nel sangue non vengono riscontrate particolari alterazioni della morfologia cellulare. Sono patologie ad ampia eterogeneità clinica e istologica, di solito distinti in l. di ...
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linfoma Tumore che deriva dai linfociti del sistema immunitario e si manifesta con l’ingrossamento dei linfonodi. Classificazione. Il l. è una neoplasia molto [...] alto grado di malignità deve sempre essere rapidamente instaurata una polichemioterapia. Nei linfomi a cellule B, indolenti o aggressivi, alla chemioterapia si associa il rituximab ... ...
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linfoma cerebrale Neoplasia del sistema linfatico che, primitivamente o per localizzazione secondaria da altri distretti, insorge e si sviluppa nel cervello. Il l. c. primitivo è [...] probabilmente legato alla maggior sopravvivenza dei soggetti con AIDS (malattia predisponente ai linfomi). Il l. c. tende a diffondersi, per via liquorale, nel sistema ventricolare ... ...
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paragranuloma Rara variante di linfoma di Hodgkin istologicamente caratterizzata dalla proliferazione di linfociti B; secondo alcuni autori costituisce invece una entità nosologica [...] dal linfoma di Hodgkin. La malattia interessa prevalentemente la popolazione pediatrica. Il trattamento è chemioterapico. ... ...
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tricoleucemia In medicina, tipo di linfoma costituito dalla proliferazione di particolari cellule abnormi, i tricoleucociti o cellule capellute, così chiamati per la presenza di numerose estroflessioni citoplasmatiche. Di rara osservazione, è caratterizzata da esordio insidioso e da un decorso ...
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ibritumomab Farmaco appartenente alla classe degli anticorpi monoclonali, usato nel linfoma non Hodgkin follicolare a cellule B, ove altri farmaci non abbiano prodotto risultati [...] , consentendo così all’i. di portare in modo più specifico la radiazione a livello del linfoma. L’isotopo ittrio-90 ha una penetrazione media della radiazione nei tessuti di ca. 5 ... ...
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clorambucile Farmaco ad azione citostatica, impiegato nella terapia di leucemia linfatica cronica, linfoma di Hodgkin, macroglobulinemia di Waldenstrom, alcuni adenocarcinomi ovarici in stato avanzato. Il meccanismo d’azione è legato alla sua funzione alchi lant e che gl i permet t e di legar s i , ...
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Si aprono anche in Europa nuove prospettive terapeutiche per due gravi forme tumorali, il linfoma diffuso a grandi cellule B, la forma più comune di linfoma non-Hodgkin, e la leucemia linfoblastica acuta, un tumore particolarmente frequente nei bambi ...
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Burkitt, Denis Parsons Patologo inglese (Enniskillen, Belfast, 1911 - Londra 1993). Chirurgo nella Royal Army, si trasferì in Uganda nel 1946, dove fu professore all’Univ. di Makerere. [...] digerente, più diffuse nei paesi sviluppati, e la carenza di fibre nella dieta. Linfoma di Burkitt Linfoma a cellule B descritto da B. nel 1958 soprattutto nei bambini in alcune ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474; App. II, 11, p. 1030; III, 11, p. 990). Agenti cancerogeni: Agenti cancerogeni chimici, p. 693; Agenti cancerogeni virali, p. 693. [...] il più probabile candidato alla qualifica di t. a etiologia virale è il linfoma di Burkitt, t. prevalentemente infantile e diffuso soprattutto nell'Africa centrale, che sarebbe ...
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linfomatòṡi s. f. [der. di linfoma, col suff. -osi]. – In medicina, condizione morbosa caratterizzata dalla presenza di linfoma a localizzazioni multiple.