Economista e uomo politico (Frascati 1857 - Milano 1924), figlio di Diomede. Rielaboratore geniale della scuola marginalistica austriaca, nella sua prosa, economica e politica, breve, nuda, tagliente, [...] teorica e applicata, di sociologia e di finanza, raccolti in gran parte in Scritti vari di economia (3 voll., 1904-1910) e in Erotemi di economia (2 voll., 1925), che meglio di tutti forse permettono di apprezzare il poliedrico ingegno di Pantaleoni. ...
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Pantaleoni, Diomede
Patriota e uomo politico (Macerata 1810 - Roma 1885). Laureatosi in medicina all’università di Roma, si segnalò per il suo impegno durante il colera del 1837. Di tendenze moderate [...] legislatura, fu senatore dal 1873. Tra i suoi scritti: L’idea italiana nella soppressione del potere temporale dei Papi (1884) e L’ultimo tentativo del Cavour per la liberazione di Roma nel 1861 (1885). Fu padre dell’economista MaffeoPantaleoni. ...
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Economista (Parigi 1848 - Céligny, Ginevra, 1923), figlio di Raffaele e di madre francese. Dal 1893 professore di economia politica presso l'univ. di Losanna. È noto per la definizione, divenuta fondamentale [...] (in Giornale degli economisti, 1897); Le mythe vertuiste et la littérature immorale (1911). Sono state pubblicate le Lettere a MaffeoPantaleoni 1890-1923 (a cura di G. de Rosa, 3 voll., 1960, con 1 vol. di complemento, Carteggi paretiani, 1962 ...
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AGRICOLTURA
Giovanni NEGRI
* Enrico FILENI Fabio LUZZATTO Carlo MANETTI *
(dal lat. agricultura; fr. agriculture; sp. agritultura; ted. Ackerbau; ingl. agriculture).
Con questo nome si designa [...] italiano di studî, nel quale si distinse fra gli altri, per il contributo originale di ricerche e di consigli, MaffeoPantaleoni.
Una solenne adunanza di rappresentanti di stati, convocata a Roma alla fine del maggio 1905, sottoscrisse il 7 giugno ...
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COOPERAZIONE
Giovanni LORENZONI
Ernesto LAMA
Romeo Vuoli
In economia, cooperazione significa propriamente ogni azione svolta in comune per raggiungere il fine economico propostosi dai consociati. [...] puro è ugualmente insufficiente a una netta distinzione fra associazione e cooperazione: è merito infatti di MaffeoPantaleoni aver mostrato che nessuna differenza economica può sussistere fra cooperazione e associazione, entrambi proponendosi di ...
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FINANZA (da finis usato nel basso latino, come il gr. τέλος, nel significato di "pagamento", attraverso il fr. finer "definire pagando" [un conto]; fr. e ingl. finances; sp. finanza; ted. Finanzen)
Alberto [...] finanziaria, alla quale più rivolsero la mente e gli studî gli economisti italiani - e fra essi in grado eminente MaffeoPantaleoni, Antonio de Viti De Marco, Luigi Einaudi, - e che più importa allo statista e al legislatore di conoscere, poiché ...
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SPIRITO, Ugo
Alessandra Tarquini
– Nacque ad Arezzo il 9 settembre 1896, da Prospero, ingegnere, e da Rosa Leone.
Trascorse l’adolescenza tra Caserta e Chieti; in quest’ultima città frequentò il liceo [...] , si iscrisse all’Università di Roma dove frequentò le lezioni di diritto penale di Enrico Ferri e di economia politica di MaffeoPantaleoni e si laureò in legge nel dicembre del 1918 (con la tesi I doveri inerenti al diritto di patria potestà). Meno ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] perché i classici dell'economia e della politica da lui maggiormente amati furono John Stuart Mill, Alfred Marshall e MaffeoPantaleoni, ma perché il suo riferimento costante, il suo modello, fu l'ordine economico precedente al 194, e implicitamente ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] perché l'economia aveva a oggetto l'uomo e non la natura. Il suo misoneismo giunse al punto che, quando il giovane MaffeoPantaleoni venne a Venezia per insegnare, il F. lo ammoni a dar prova "delle sue doti, quando si trattasse, non più di speciali ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] poi nell'acquisto, da parte dei tre amici, del Giornale degli economisti, del quale il D., insieme con Ugo Mazzola e MaffeoPantaleoni, assunse la direzione, che tenne sino al 1912. Al gruppo si unì ben presto Vilfredo Pareto, conosciuto dal D. al ...
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