Principessa babilonese (sec. 6º a. C.), figlia di Nabucodonosor e moglie di Nabonide. Il figlio di lei Baldassarre è detto nella Bibbia (Daniele, 5) "figlio di Nabucodonosor", ciò che generalmente si interpreta [...] come "nipote" ...
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Generale persiano; nel 539 a. C. conquistò per Ciro il Vecchio Babilonia, catturandone l'ultimo re Nabonide. Prese poi parte alla congiura dei sette nobili contro il falso Smerdi, e fu tra i più influenti [...] consiglieri di Dario I ...
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CIRO il Grande
Antonino Pagliaro
Fondatore del primo grande impero persiano, apparteneva alla dinastia degli Achemenidi (v.), che aveva fondato nella Susiana un piccolo regno. Il nome, nelle antiche [...] C. appare nelle iscrizioni con il titolo di re di Persia, la Media è già parte dell'impero persiano.
Sicuro che, regnando Nabonide, non avrebbe avuto noie da parte babilonese, C. rivolse le sue armi contro il potente regno di Lidia; tanto più che ...
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DANIELE (ebr. Dāniyye'l "Dio è mio giudice")
Alfredo Vitti
Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi [...] v'è presso i critici uniformità di pareri, poiché alcuni lo identificano col genero di Gobria (Gubaru, Ugbaru) delle cronache di Nabonide, e spiegano il titolo di "medo" col fatto che veniva da una città messa sotto la sua prefettura, Gutium, a quel ...
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ACHEMENIDI
Antonino Pagliaro
. Nelle iscrizioni cuneiformi in antico persiano haxāmanišii̯ā, negli scrittori greci 'Αχαιμενίδαι, è il nome della grande dinastia la quale fece della Persia il forte impero [...] gran re, re della città di Anzan, pronipote di Teispe il gran re, re della città di Anzan"; e negli annali di Nabonide, Teispe, Ciro e Cambise sono citati come predecessori di Ciro il grande.
Queste due fonti e l'iscrizione di Dario hanno comune solo ...
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ECBATANA
Antonino Pagliaro
Nell'iscrizione di Bīsutūn hagmatāna (elam. agmadana; babil. aluagamatanu), negli scrittori greci (Aeschyl., Pers., 15; Aristoph., Acharn., 64, 613; Eq., 1089; Vesp., 1143, [...] più crescere fino a che la dinastia degli Achemenidi non provocò il crollo della potenza dei Medi. Gli annali di Nabonide c'informano che Ciro, dopo avere catturato Astiage, mosse su Ecbatana e la saccheggiò, inviando ricchissimo bottino nella terra ...
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BARUC (ebraico Bārūkh; i Settanta Βαρούχ; la Vulgata Baruch)
Giuseppe Ricciotti
Compagno e segretario del profeta Geremia: a lui è anche attribuita la paternità di uno dei libri deuterocanonici della [...] I, 11 si dice che il figlio di Nabuchodonosor si chiamava Baltassar, mentre si sa che Baltassar era figlio di Nabonide e che il figlio di Nabuchodonosor era Evil-Merodach. Inoltre si fanno rilevare le affinità che intercedono fra la confessione dei ...
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MARDOCHEO (ebr. Mårdĕkhay, gr. Μαρδοχαῖος)
Alfredo Vitti
Protagonista nel libro biblico di Ester (v.). Poiché egli compare nel 2° anno di Serse (485-465 a. C.), la menzionata sua pertinenza al numero [...] Mardukhiya, che si riporta alla base Mardu = mansueto, come Marduniya (Mardonius). R. Ph. Dougherty riscontra nelle cronache di Nabonide Marduka, che verrebbe da un elemento Mar = figlio; Justi dà Mard-i khurrah, come nome iranico, che, dai due ...
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