nominalismo In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, [...] infatti nella diversità e nella convenienza tra i termini. Nella filosofia moderna una posizione nominalista è espressa da T. Hobbes per il quale gli universali sono nomi che ... ...
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MARSILIO d'Ingen. - Teologo del sec. XIV, rettore dell'università di Parigi a più riprese e organizzatore dell'università di Heidelberg. Fu sovente presso la corte [...] papale ad Avignone e Roma. Morì nel 1396. Fu nominalista, e di lui ci restano varî scritti. ...
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Buridano (fr. Buridan), Giovanni. - Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, [...] alla Politica di Aristotele. Accoglie, in logica, il linguaggio della tradizione nominalista pur conservando un realismo di stampo più nettamente aristotelico. Assai più importante ...
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GREGORIO da Rimini. - Discendente della famiglia dei Tortoricci, dell'ordine degli eremitani di S. Agostino, nel 1322 studente a Parigi, poi baccelliere nel 1332, [...] . Insigne per pietà e dottrina, fu molto celebre ai suoi giorni e discusso. Nominalista e scrupoloso seguace di S. Agostino anche in teorie non accolte dalla Chiesa, appartenne ...
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Gregorio da Rimini Teologo e filosofo (m. Vienna 1358). Nato in Italia, prob. a Rimini, entrò nell’ordine degli eremitani di s. Agostino e trascorse a Parigi un periodo di studio, tra [...] di teologia (1345); dal 1357 fu priore generale dell’ordine. Tradizionalmente definito ‘nominalista’ e ‘occamista’, in filosofia mostra, in realtà, un’attitudine sincretistica, in ...
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Adamo Wodeham (o Woodham; anche Godham, Goddam) Teologo e filosofo (n. presso Southampton, 1298 ca. - m. 1358). Francescano, studiò a Londra (1320-24) e a Oxford (1325-29), dove fu allievo [...] in rilievo le possibili implicazioni scettiche. Tentò di ampliare l’ontologia nominalista con la concezione, poi ripresa da Gregorio da Rimini, del complexe significabile ...
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GOCH, Johannes von. - Teologo cattolico, nato sul principio del sec. XV a Goch (Cleve), in Germania, da una famiglia di nome Pupper, o Capupper. [...] è quella di S. Agostino e della scolastica medievale. In filosofia egli è un nominalista estremo, e ritiene di difficile accordo la cognizione teologica e quella filosofica. Nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] aveva una bottega di libri, lo mandò a scuola dai gesuiti dove seguì il filosofo nominalista Antonio Del Balzo. Dopo poco si ritirò e studiò da autodidatta sui testi del gesuita ...
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GREGORIO da Rimini. - Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] e cioè che non c'è motivo di ritenere che tutti i teologi del secolo XIV siano nominalisti, e che G. su diverse questioni gnoseologiche e teologiche polemizzò con autori di sicura ...
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Leviatano, o la materia, la forma e il potere di uno Stato ecclesiastico e civile, Il (Leviathan, or the matter, form and power of a Commonwealth, ecclesiastical and civil) [...] dai sensi e in base a un modello meccanicistico, da cui derivano una concezione nominalista in cui il linguaggio è definito come calcolo e lo statuto della scienza è convenzionale ...
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nominalista s. m. e f. e agg. [der. di nominalismo e, nel sign. 2, di nominale] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Sostenitore o seguace del nominalismo in filosofia, con partic. riferimento ai filosofi (detti ...
nominale agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi nominale, quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione nominale, ...