SPAGNA, Arcangelo. - Poeta, autore d'oratorî per musica, nato intorno al 1636, morto dopo il 1720. Fu canonico maestro di cori in Roma. Pubblicò due libri di Oratorî [...] preposti ai suddetti libri contengono importanti notizie intorno alle origini e allo sviluppo dell'oratorio sia volgare sia latino. Lo S., con le riforme che introdusse nella parte ... ...
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All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre più paventati ‘guasti’ prodotti dalla ‘rivoluzione liberale’, la preoccupazione [...] , I, 2, pp. 84-96. 3 Cfr. G. Barzaghi, Tre secoli di storia e di pastorale degli Oratori milanesi, Torino 1985, pp. 41-59. 4 Cfr. P. Guerrini, La Congregazione dei Padri della Pace ...
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A dispetto delle apparenze, le scimmie sono in realtà oratori piuttosto sofisticati, in grado di utilizzare un vocabolario ben specifico composto da oltre 450 “parole” (ma sarebbe meglio dire “versi”) per comunicare informazioni o segnalare pericoli ...
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ORATORIA. - Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico [...] e di odî. Di lì a non molto, nella pienezza dei tempi fiorisce in Atene l'oratoria di Pericle, che noi non siamo in grado di valutare se non attraverso pochi spunti rimasti dalla ... ...
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RICONCILIAZIONE. - Liturgia. - È l'atto rituale con cui i luoghi sacri (chiese, oratorî, cimiteri) che siano stati profanati o violati con una [...] uso di culto o di sepoltura ecclesiastica. Prima di tale riconciliazione nella chiesa od oratorio non si possono celebrare funzioni sacre, e nel cimitero non si possono seppellire ... ...
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Musso, Cornelio. - Minore conventuale (Piacenza 1511 - [...] uri="/enciclopedia/roma/">Roma 1574), fu uno dei più grandi oratori sacri del suo tempo in Italia , tanto che fu incaricato di tenere il discorso inaugurale al Concilio di Trento . ...
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gr. βῆμα "tribuna"). - Nell'antica Grecia, era il gradino elevato sul quale montavano gli oratori nelle assemblee e nei tribunali, come pure talvolta i magistrati e anche i rapsodi [...] i gradini di un altare. Questo uso non era suggerito solo dall'opportunità che gli oratori fossero ben visti e si distinguessero dalla folla, il che già avveniva in parte per ... ...
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Giovanni Crisòstomo (gr. Χρυσόστομος "bocca d'oro"), santo/">santo. - Padre della Chiesa, il più celebre degli [...] verginità, Contro coloro che tengono vergini coabitatrici, ecc.); i discorsi (la fama di oratore gli procurò il soprannome "bocca d'oro") esegetici (sulle epistole di s. Paolo ...
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DINARCO (Δείναρχος, Dinarchus). - Nato circa il 360 a Corinto, è l'ultimo dei dieci oratori compresi nel canone alessandrino, e il meno originale. Visse ad Atene (dove studiò retorica e fu discepolo di Teofrasto) in condizione di meteco, e perciò non poteva essere che un logografo. La sua maggiore ...
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Cossóni, Carlo Donato. - Musicista (Gravedona [...] 1623 - ivi 1700). Organista e compositore, scrisse molta musica sacra e gli oratorî L'Adamo (1663) e Dina rapita (1668). ...
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oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico ...
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto ...