mìtico, pensièro Secondo alcuni filosofi e antropologi (a partire da E. Cassirer), categoria o modo di pensiero collettivo che genera i contenuti del mito, con procedimenti diversi da quelli del pensiero [...] logico. Il mito, originato da percezioni soggettive di singoli individui, si trasforma in realtà psicologica sociale, e quindi in rappresentazione storica sentita come oggettiva ...
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Storico italiano (n. Bojano, Campobasso, 1946). Allievo di Renzo De Felice, ultimati gli studi universitari ha intrapreso la carriera accademica. Nella sua prima significativa monografia ha analizzato [...] ricerche sul fascismo e ha dato alle stampe numerosi saggi sui temi della modernità, della nazione, del totalitarismo, del pensieromitico e delle religioni della politica (tra cui si ricordano Il mito dello Stato nuovo del 1982 e Le religioni della ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] della funzione storica e politica dell'utopia, conviene affrontare il problema del suo rapporto con le forme di pensieromitico e religioso nella misura in cui si rifanno a momenti anteriori o, addirittura, trascendenti rispetto al tempo e ...
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OMODEO, Adolfo
Girolamo Imbruglia
OMODEO, Adolfo. – Nacque il 18 agosto 1889 a Palermo, da Guido Omodeo Salé, ingegnere lombardo impiegato al Genio civile, che adottò una forma ristretta del cognome, [...] «educatore politico, che diventerà problema critico, storiografico nella elaborazione e definizione del concetto di “pensieromitico” come distinto dal “pensiero razionale”» (Cantimori, 1959, p. 63). Il bilancio era tragico, aveva partecipato a una ...
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Vicino Oriente antico. Introduzione
Mario Liverani
Introduzione
Il Vicino Oriente antico: le coordinate storiche
Con l'espressione 'Vicino Oriente antico' ci si riferisce a un insieme di ambiti culturali [...] retrospettivamente all'Età del Bronzo e del Ferro non hanno alcuna validità storica o funzionalità storiografica.
Pensieromitico e pensiero razionale
Se possiamo in questa sede rinunciare a un'analisi degli aspetti politici, dobbiamo invece dire ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ritorno a Kant nasce sia in reazione alle difficoltà, da parte del pensiero hegeliano, [...] sul mito. Esso è centrale già nel secondo volume della Filosofia delle forme simboliche (dall’eloquente sottotitolo “Il pensieromitico”), dove il mito è inteso come sfondo primario dal quale prendono origine le forme simboliche, e culmina nelle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il mito, cioè il racconto delle origini, che affonda le sue radici in epoche preistoriche, [...] “la figura più importante della poesia – spiega Eliot – quella che unisce tutte le altre”. Attraverso il pensieromitico, gli individui possono perdere la loro individualità ed essere riassorbiti in un movimento generale, transtorico (secondo Franco ...
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teoria
Dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός, termine che nell’antica Grecia indicava una persona inviata, di solito come parte di una delegazione (detta ϑεωρία), a consultare un oracolo o ad assistere a una [...] -categoriali della percezione pura, mentre Cassirer con la Fenomenologia delle forme simboliche ha collocato sia il pensieromitico sia il pensiero razionale, le arti e le scienze esatte, nell’ambito di una rappresentazione simbolica del mondo. Gli ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] delle vicende umane a quelle naturali ovvero l’indistinzione tra natura e cultura. Le sue radici affondano nel pensieromitico.
Si è ritenuta propria dell’antichità una visione ciclica del tempo, mentre si è attribuita alla tradizione ebraico ...
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Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). Massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la sua opera è imprescindibile per spessore cognitivo e profondità analitica, [...] acquisizione L.-S. ha indagato alcuni temi nodali dell'agire umano, quali i sistemi di parentela e il pensieromitico: attraverso lo studio dei primi ha proposto una ineguagliata lettura dell'incesto in quanto invarianza transculturale, funzionale e ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...