Prassìtele (gr. Πραξιτέλης, lat. Praxitĕles). - Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Tra i massimi artisti [...] ritenersi sia una base con un Dioniso e due Nìkai che era sulla via dei Tripodi (prassitelica per ritmo e per panneggio), sia le lastre con Apollo e Marsia e le muse provenienti ... ...
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Prassìtele. - Oltre al precedente P., si conoscono cinque scultori greci di questo nome: 1. Ateniese del demo di Eiresìdai; avrebbe lavorato nella seconda metà del sec. 5º a. C., ma la sua esistenza rimane una ipotesi fondata su una notizia di Plinio, che attribuisce a un P. una statua bronzea posta ...
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PRASSITELE (v. vol. VI, p. 423). - Gli studi più recenti permettono di delineare con una certa probabilità la dinamica storica della formazione e dello sviluppo della bottega, poi [...] dell'immagine ritmica e stilistica che lega quest'opera alle altre note della maturità di Prassitele. Il Satiro in riposo (v. vol. VI, fig. 464), che deve essere riferito al Satiro ... ...
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PRASSITELE (Πραξιτελης, Praxiteles). - Scultore nato ad Atene, forse alla fine del V o nei primissimi anni del IV sec. a. C., da Kephisodotos, di cui fu forse anche allievo. Ebbe [...] fig. 11), nel tempio di Hera, proprio dove Pausania (v, 17, 3) ricorda un Hermes di Prassitele. Raffigura il dio giovanile nudo, che ha gettato la clamide su un tronco d'albero su ... ...
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TIMARCHOS (Τίμαρχος, Timarchus). - 1°. - Figlio di Prassitele, ateniese, scultore attivo tra il IV ed il III sec. a. C. Plinio ne pone l'acmé alla cxxi Olimpiade [...] da un mimo di Eronda, dove si ha l'impressione che si parli dei figli di Prassitele come di persone ancora viventi: il che sarebbe un elemento cronologico di notevole interesse, se ... ...
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KEPHISODOTOS (Κηϕισόδοτος, Cephisodotus). - 2°. - K. il giovane fu figlio e discepolo di Prassitele, e la sua attività si svolse dal 345 al 280 a. C.; Plinio (Nat. hist., xxxvi, [...] 24, p. 41 ss.; L. Curtius, in Jahrbuch, XLIII, 1928, p. 281 ss.; G. E. Rizzo, Prassitele, Milano 1932, pp. 4 ss., 112 ss.; Ch. Picard, Manuel, La Sculpture, III, Parigi 1948, p. 77 ... ...
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Frine (gr. Φρύνη, lat. Phryne). - Cortigiana greca del 4º sec. a. C. Prassitele la ritrasse in due statue, una a Delfi , l'altra a Tespie, patria di Frine. Accusata verso il 347 di aver costituito un'associazione per il culto di una nuova divinità, fu difesa da Iperide che, secondo la tradizione, ...
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PAPYLOS (Πάπυλος, Papylus). - Scultore greco noto solo attraverso Plinio (Nat. hist., xxxvi, 34), che lo dice scolaro di Prassitele e autore di uno Iuppiter hospitalis [...] (Zeus Xènios) che era nella collezione di Asinio Pollione. Trattandosi certamente del grande Prassitele e non di un omonimo più tardo, si può fissare l'attività di P. alla metà del ... ...
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PRAXITELES (Πραξιτέλης). - 2°. - Supposto scultore ateniese, che si è pensato padre di Kephisodotos (1°) e nonno del grande Prassitele. Gli si attribuisce la statua bronzea di [...] 470, ricordata da Plinio (Nat. hist., xxxiv, 71) che la dice per altro del grande, Prassitele. Poiché sembra strano che nel IV sec. si sia completata una quadriga del V, dedicata ... ...
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Cefisòdoto ‹-ʃ-› (gr. Kηϕισόδοτος, lat. Cephisodŏtus). - Nome di due scultori greci: 1. Ateniese (sec. 5º-4º a. C.), [...] opera in bronzo, un Ermete con in braccio il piccolo Dioniso . 2. C. il giovane, figlio di Prassitele, attivo tra il 345 e il 280 a. C., lavorò con il fratello Timarco. Le fonti ...
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prassitèlico agg. (pl. m. -ci). – Relativo a Prassìtele, celebre scultore ateniese del sec. 4° a. C.; che è caratteristico della sua arte, o ne ricorda lo stile, la morbidezza: con un’ombra di prassitelico ...
prassitelèo agg., letter. – Di Prassìtele (lo stesso che prassitèlico): non esiste ricamo che non sia ricamato su qualche canovaccio, e non esiste statua prassitelea se non nel marmo (C. E. Gadda).