Prisciano (lat. Priscianus) di Cesarea. - Grammatico latino (sec. 5º-6º d. C.) di Cesarea in Mauritania; visse a Bisanzio , dove insegnò lingua latina sotto l'imperatore Anastasio. Compose la maggiore opera di grammatica latina a noi pervenuta, la Institutio de arte grammatica, in 18 libri: i primi ...
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Prisciano (gr. Πρισκιανός, lat. Priscianus). - Filosofo neoplatonico (sec. 6º d. C.), appartenente alla scuola di Atene . Dopo la chiusura della scuola (529) si recò in Persia, alla corte di Cosroe I. Di lui rimangono gli scritti Solutiones eorum de quibus dubitavit Chosroes Persarum rex (solo in ...
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PRISCIANO (Πρισκιανός, Prisciànus). - Filosofo neoplatonico del sec. VI d. C., appartenente alla scuola d'Atene (v. neoplatonismo). Dopo che, nel 529, l'editto dell'imperatore Giustiniano proibente l'insegnamento della filosofia ad Atene ebbe costretto alla chiusura anche quella scuola, P., insieme ...
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Prisciano Filosofo neoplatonico (6° sec. d.C.). Appartenente alla scuola di Atene, dopo la chiusura di questa scuola in seguito all’editto di Giustiniano (529) si recò in Persia, [...] di quest’ultima opera con posizioni espresse nel commento al De anima aristotelico attribuito a Simplicio, hanno fatto ritenere che anche quest’ultimo potesse risalire a Prisciano. ... ...
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Teodòro Prisciano. - Medico (sec. 5º d. C.); vissuto a Roma , fu scolaro del medico Vindiciano Afro; autore di una Medicina praesentanea, scritta in greco e tradotta da lui stesso in latino, che comprende ricette pratiche e un trattato di terapia; ne sono rimasti 3 libri sulle malattie esterne, ...
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CONDIZIONALE (dal lat. condicionalis). - Le congiunzioni condizionali (Prisciano parla di continuativae coniunctiones, dal greco συναπτικοὶ σύνδεσμοι) reggono proposizioni sub0rdinate ed esprimono una condizione dalla quale dipende l'affermazione della proposizione principale. Le proposizioni ...
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PRISCIANI, Pellegrino. – Nacque a Ferrara, unico figlio di Prisciano e di una Caterina di casato ignoto. Antonio Rotondò (1960) lo ritiene nato prima del 1435, in base a un [...] moderno», sottolineando la fortuna recente della famiglia e indicandone l’artefice nel padre Prisciano, che «soleva esser poverissimo et era stato facto richo per el […] duca Borso ... ...
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HERMODOROS (῾Ερμόδωρος). - Architetto greco, di Salamina, attivo in Roma. Da Cornelio Nepote (fr. 13 Halm, da Prisciano) sappiamo che egli aveva costruito il tempio di Marte al Circo Flaminio per incarico di Bruto Calleco, console nel 138 a. C.; Vitruvio (iii, 2, 5), dice che era opera sua il tempio ...
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, Francesco. – Nacque nel 1494, presumibilmente a Pieve di Presciano (Arezzo), da cui derivò il cognome umanistico, evocante il grammatico latino Prisciano. Benché di probabili umili origini, ricevette una solida formazione, in parte ad Arezzo. Qui cominciò a insegnare le lettere latine, prima di ...
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Fòca (lat. Phocas). - Grammatico latino (5º sec. d. C.), autore di un'Ars de nomine et verbo per uso scolastico, somigliante all'Ars di Prisciano e derivante forse dalla stessa fonte di quella. Scrisse anche una Vita di Virgilio in esametri con introduzione in strofe saffiche, derivata da Elio ...
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prisco agg. [dal lat. priscus, affine a prior e primus (v. priore e primo)] (pl. m. -chi), poet. – Che appartiene a età antichissima, che risale a tempi remoti: le p. genti; la p. nobiltà, la nobiltà degli antichi, o dei progenitori; un mio...
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi secoli dell’era cristiana e successivamente in...