Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] inizio della successiva, nessuno di essi perde la propria realtà e fisionomia (un particolare tipo di iato è il cosiddetto iato prosodico: nell’incontro di sillabe finali in -m o lunghe, compresi i dittonghi, con inizio vocalico o in h di parola, non ...
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prosodia
Barbara Gili Fivela
Definizione
Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós [...] perché [pfr] non si può trovare all’inizio di una parola e [rp] non si può trovare alla fine).
Altro dominio prosodico è il piede, che corrisponde normalmente all’intervallo tra una sillaba forte (per es., portatrice di accento primario) e una o più ...
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Ricalcato sulla prosodìa greca, accento viene dal latino accentu(m), ‘intonazione’, ed è composto di ad ‘vicino’ e cantus ‘canto’. Di là da tutte le possibili variazioni giocose tra accento e accanto: [...] qualcosa che sta in un angolo, è vicino al canto ...
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Linguistica
Nella prosodia delle lingue classiche si dice b. la vocale, e quindi la sillaba, che nella pronuncia ha durata minore della vocale lunga; poiché nella metrica greco-latina è ammessa, in taluni [...] casi, la sostituzione di due b. a una lunga, si suole convenzionalmente attribuire alla b. il valore di un tempo, alla lunga il valore doppio, anche se probabilmente era un tempo e mezzo. La b. si indica ...
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Poeta ungherese (Kőszeg 1741 - Keszthely 1812). Per le sue poesie, scritte secondo la prosodia e la metrica classica (A magyar Helikonra, vezérlő kalauz "Guida all'Elicona ungherese", 1781), è considerato, [...] con D. Baróti Szabó e M. Révai, uno dei fondatori della "scuola latineggiante" del Settecento ...
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Grammatico (Palermo 1628 - ivi 1691), gesuita (dal 1644), autore tra l'altro di una Prosodia italiana (1682), dizionario di pronuncia e soprattutto di accentazione, più volte ristampato fino al sec. 19º. ...
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Monaco (sec. 12º), autore di opere grammaticali: Introductiones de notitia versificandi, con elementi di prosodia, di metrica e di ritmica; De primis syllabis, sulla quantità delle sillabe radicali; Introductiones [...] dictandi, compendio di regole per lo stile prosastico; Registrum, serie di epistole riferentisi alla Curia, redatte come esempî pratici di stile curiale ...
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accento
Barbara Gili Fivela
Definizione
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) [...] teorici si parli di accento di sintagma quando ci si riferisce a un accento in corrispondenza di un confine prosodico piuttosto che di una sillaba portatrice di accento primario; ➔ curva melodica).
In senso generico il termine accento può anche ...
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Grammatico latino (3º sec. d. C.) che in circa 3000 versi compose un trattato di prosodia e metrica (giunto a noi incompiuto) distinto in 3 libri: de litteris (in versi sotadei), de syllabis (in tetrametri [...] trocaici ed esametri), de metris (in metri varî), seguendo la teoria di Cesio Basso della derivazione di tutti i metri dal trimetro giambico e dall'esametro dattilico ...
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Poeta turco (Beşiktaş 1869 - İstanbul 1944), uno dei pionieri della poesia nazionalista moderna turca. Abbandonata la prosodia arabo-persiana, fu tra i primi a usare il verso sillabico (Canti del soldato, [...] La cetra turca, Voci dell'alba) ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...