Mimo romano di origine antiochena (seconda metà sec. 1º a. C.). Si affrancò dalla schiavitù grazie alla fama ottenuta per la sua abilità di mimo e di compositore di mimi (improvvisati e scritti). Chiamato a Roma da Giulio Cesare, gareggiò col mimografo Decimo Laberio su cui riportò una celebre vittoria. I suoi mimi sono perduti (ne rimangono pochi frammenti), ma ci è pervenuta una collezione di circa ...
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Scrittore romano di mimi (probabilmente 106 a. C. - 43 a. C.). Di famiglia equestre, fu costretto da Cesare, offeso per la sua mordacità, a calcare già anziano le scene come attore in un suo mimo, in competizione [...] , come istrione, la dignità equestre). Pare che neppure in quell'occasione L. abbia risparmiato Cesare, che dichiarò vincitore PublilioSiro, ma restituì a L., con una grossa somma di denaro, l'anello distintivo dell'ordine equestre. Ci sono giunti ...
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Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] di Marco Antonio). Il m. ebbe dignità letteraria al tempo di Cesare per opera di Decimo Laberio e di PublilioSiro; durante l’Impero trionfò sugli altri generi comici. Molti componimenti medievali provano che nel Medioevo sopravvivessero certe forme ...
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Sentenza (gr. γνώμη), espressione brevemente concettosa di una norma morale, caratteristica della letteratura greca in genere e propria, in particolare, della cosiddetta poesia gnomica, genere di poesia [...] di Menandro ordinate alfabeticamente.
Della poesia gnomica romana è stata conservata una raccolta di 700 sentenze tratte dai mimi di PublilioSiro in senari giambici o settenari trocaici. A Catone si deve una raccolta di sentenze, dalla quale va però ...
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L’attività letteraria tesa alla raccolta di proverbi.
Il termine compare tardi (sembra per la prima volta nel sofista Zenobio), ma raccolte di proverbi furono fatte in Grecia fino dal 4° sec. a.C. (per [...] le raccolte, nel 13° sec., di Gregorio di Cipro e di Massimo Planude. Nel 1500 Erasmo da Rotterdam fece una raccolta complessiva, con commento, di Adagia. Per Roma furono fatte raccolte di proverbi dagli scritti di PublilioSiro, Plauto e Terenzio. ...
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SENECA, L. Anneo
Achille BELTRAMI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Secondogenito di L. Anneo Seneca il Vecchio, nato a Cordova alcuni anni a. C. (verso il 4 a. C. secondo l'opinione comune, ma forse [...] di 149 sentenze in prosa, in ordine alfabetico, provenienti in massima parte dal liber de moribus e aggiunte a completare le sentenze di PublilioSiro da N a Z in una redazione che conteneva solo quelle da A a N.
Poco per volta, lungo la tradizione ...
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PROVERBIO (dal lat., secondo alcuni, probatum verbum, secondo āltri pro e verbum; ted. Sprichwort)
Raffaele CORSO
Camillo CESSI
Sotto questo nome si comprendono comunemente detti di varia forma e origine, [...] Grecia il loro influsso sulla letteratura dotta, benché molti proverbî popolari si debbano trovare di certo nelle Sentenze di PublilioSiro, così come si risentono nelle commedie di Plauto e di Terenzio.
Medioevo ed età moderna. - La popolarità è si ...
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MIMO
F. Ber.
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. La voce mimo, mentre genericamente indica l'imitazione (μιμεῖσϑαι, "imitare"), vuol designare in modo specifico quelle forme comiche minori che, nella letteratura d'ogni paese, meno [...] di Marco Antonio.
Ma anche il mimo ebbe sua dignità letteraria ai tempi di Cesare: da Decimo Laberio e da PublilioSiro (v. laberio; publiliosiro). Il primo, cavaliere romano, fu costretto a recitar un suo lavoro, dal dittatore che non gli perdonava ...
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GELLIO, Aulo (A. Gellius)
Vincenzo Ussani
Scrittore latino del sec. II d. C. Della sua vita sappiamo quel poco che ci dicono le sue Notti Attiche. V'è chi l'ha supposto africano, ma era certo a Roma [...] e i primi scrittori latini di epigrammi. Così, a lui dobbiamo la prima e più autentica collezione delle sentenze di PublilioSiro (XVII, 14). Ma anche di autori sufficientemente noti a noi per altra via, egli ci ha conservato preziose reliquie: l ...
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BENTLEY, Richard
Guido Martellotti
Filologo inglese. Nacque a Oulton nel Yorkshire, nel 1662; nel 1700 fu nominato Master del Trinity College, nel quale ufficio rimase fino alla morte (1742).
Nella [...] corrente al tempo del concilio di Nicea (325). L'edizione di Terenzio (1726) che contiene anche le sentenze di PublilioSiro e le favole di Fedro, è particolarmente notevole per una breve trattazione sulla metrica antica latina e sulle sue differenze ...
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bis dat qui cito dat
(lat. «dà due volte chi dà presto»). – Noto aforisma latino che deriva forse da un verso di Publilio Siro, mimografo latino del 1° sec. a.C.
mimo1
mimo1 s. m. [dal lat. mimus, gr. μῖμος dal tema di μιμέομαι «imitare, rappresentare imitando»]. – 1. a. Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale...