Atti di venerazione verso Confucio, la famiglia imperiale e verso gli antenati in genere che i missionari gesuiti, giunti per primi in Cina all’inizio del 17° sec., approvarono, giudicandoli non inconciliabili [...] cristianesimo. Il parere opposto dei domenicani e dei francescani, arrivati in Cina nel 1631 e 1633, determinò una grave controversia, che si estese anche ad analoghe concessioni fatte in Giappone ( riti giapponesi) e in India ( riti malabarici) e fu ...
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Missionario gesuita (Piazza Armerina 1626 - Hangzhou 1696); entrato sedicenne nella Compagnia di Gesù, partì nel 1657 per la Cina e svolse la sua attività missionaria soprattutto nello Jiangxi. Imprigionato [...] sacerdote e poté tornare a Roma (1672) per difendere gli interessi della missione e soprattutto per discutere la questionedeiriticinesi. Dotto sinologo, fu autore della prima traduzione di Confucio e di una sua biografia, pubblicate nella Sinarum ...
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CLEMENTE XI, papa
Pio Paschini
Gianfrancesco Albani, nacque in Urbino il 23 luglio 1649 e morì il 19 marzo 1721. Per circa sei anni fu governatore prima a Rieti, poi in Sabina, quindi ad Orvieto. Nel [...] de la morale de l'Évangile. Un'altra celebre questione religiosa, che ebbe il suo svolgimento critico durante questo pontificato, fu quella deiriticinesi e malabatrici v. malabarici e cinesi, riti).
Quanto agli affari politici, C. rimane spettatore ...
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MEZZABARBA, Carlo Ambrogio
Giacomo Di Fiore
MEZZABARBA, Carlo Ambrogio. – Nacque il 30 apr. 1685 a Pavia, dal conte Giovanni Battista e dalla marchesa Artemisia Botta Adorno.
Figlio cadetto, fin da [...] ind.; S.M. Pagano, Barnabiti alla corte imperiale di Cina, Firenze 1982, passim; G. Di Fiore, La posizione di Matteo Ripa sulla questionedeiriticinesi, in La conoscenza dell’Asia e dell’Africa in Italia nei secoli XVIII e XIX, III, 1, a cura di A ...
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Prospero Lambertini (Bologna 1675 - Roma 1758), arcivescovo di Ancona nel 1727, cardinale nel 1728, trasferito nel 1731 all'archidiocesi di Bologna, venne eletto papa (17 agosto 1740) da un conclave assai [...] le dottrine teologiche e morali della Compagnia, condannò tuttavia (1742 e 1744) la prassi gesuitica nella questionedeiriticinesi e malabarici. Come principe temporale stabilì la libertà di commercio tra le varie parti dello Stato pontificio ...
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Erudito gesuita (Parigi 1643 - Roma 1719). Chiamato a Roma (1699) come storico della Compagnia di Gesù, continuò con stile schiettamente liviano l'Historia Societatis Jesu iniziata da N. Orlandini e F. [...] Sacchini e nel 1710 pubblicò la 5a parte della storia, per gli anni 1591-1616. L'opera fu vietata dal parlamento di Parigi (1713) e la curia ne proibì le pagine dedicate alla questionedeiriticinesi e malabarici. ...
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Missionario gesuita e sinologo (Autun 1663 - Roma 1736). In Cina dal 1699 al 1720, fu uno dei più convinti sostenitori delle posizioni assunte dalla sua Compagnia nella cosiddetta questionedeiriticinesi [...] (tolleranza del culto puramente civile a Confucio, degli onori resi alle tavolette degli antenati, ecc.); portò in Europa una discreta collezione di libri cinesi. ...
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ALENI, Giulio
Celestino Testore
Gesuita italiano e celebre missionario, nacque a Brescia nel 1582. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1600, e vi si distinse per la sua inclinazione alle scienze matematiche [...] breve tempo a fondare nel Fo-Kien circa venti centri cristiani, contando annualmente da 800 a 900 battesimi. Per la questionedeiriticinesi ebbe a soffrire l'esilio nel 1638, e la sua azione rimase paralizzata. Riuscì però a rientrare il 14 giugno ...
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BARNABITI
Orazio Premoli
. Ordine religioso fondato a Milano verso il 1530 da S. Antonio Maria Zaccaria, gentiluomo cremonese (1502-1539), e da due nobili milanesi, Bartolomeo Ferrari e Giacomo Antonio [...] alcuni barnabiti accompagnassero mons. Mezzabarba, legato apostolico, nel 1718, a Pechino per la soluzione della questionedeiriticinesi, parecchi si offersero, per desiderio di evangelizzazione, e si stabilirono nella Cina, nella Cocincina, nei ...
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MALABARICI e CINESI, RITI
. Con questi nomi sono designati, rispettivamente, taluni accomodamenti e concessioni a costumi e idee locali, che per facilitare l'opera missionaria furono adottati primamente [...] a un certo rigore, lasciava le cose come stavano fino a un nuovo giudizio della Santa Sede.
La questionedei "riticinesi" riprendeva allorché si recavano in Cina i missionarî francesi della Société des missions étrangères e Ch. Maigrot, vicario ...
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